Joannes Hevelius |
Uranographia, Danzica 1690 |
Joannes Hevelius
Firmamentum Sobiescianum
sive Uranographia
Il
Firmamentum Sobiescianum, sive
uranographia, in Prodromus
astronomiae, viene stampato a Danzica nel 1690. Hevelius, possedendo
una tipografia, lo progetta in proprio, preoccupandosi di incidere
personalmente le tavole in rame. Non vedrà però l'opera conclusa che
verrà data alle stampe dalla moglie a tre anni dalla sua morte.
Degli atlanti dell’epoca d’oro, il Firmamentum è senzaltro il più raro e il più bello.
L'atlante comprende cinquantasei tavole dove sono distribuite 1564
stelle; alle costellazioni tolemaiche ne vengono affiancate undici
nuove,
amplificando notevolmente la tendenza, che si stava affermando in quei
tempi, di affollare il firmamento con personaggi nuovi, spesso creati per
godere del favore del
personaggio politico al quale la costellazione veniva dedicata.
Attualmente, di queste nuove undici costellazioni, ne
rimangono sette, tra le quali anche lo Scudo, che Hevelius aveva
però denominato Scutum Sobiescianum in onore di Giovanni III Sobieski, re
di Polonia.
L'autore colloca le stelle seguendo i dati prodotti da proprie osservazioni integrati da quelli tratti dalle Tabulae Rudolphinae, pubblicate da Keplero nel 1627 utilizzando le osservazioni effettuate da Ticho Brahe. Il loro numero però non è molto maggiore di quello degli atlanti precedenti e anche la precisione della loro posizione avrebbe potuto essere migliorata se Hevelius avesse adottato il telescopio per determinarla. Per le stelle del cielo australe, l'autore utilizzò i dati osservativi prodotti da Halley nel 1679 in seguito alla sua spedizione scientifica all'isola di Sant'Elena. Un'altra scelta operata dall'autore, e che Flamsteed gli contesterà fortemente, fu quella di rappresentare le costellazioni viste dall'esterno della sfera ideale dove queste si collocano, scelta che porta al risultato di ribaltarne specularmente la posizione e di perdere la corrispondenza con il cielo reale.
Esamina la copia di proprietà di ETH- Bibliothek Zürich Johannis Hevelii prodromus astronomiae exhibens fundamenta quae tam ad novum pla[1].pdf
Esamina la copia colorata a mano in https://searchworks.stanford.edu/view/11856233
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Tavole
Tavole delle costellazioni boreali
Bootes, Coma, Berenices et Mons Maenalus
Sagitta, Delphinus et Equuleus
Triangulum Majus, Minus et Musca
Tavole delle costellazioni zodiacali
Tavole delle costellazioni australi
Polus Antarcticus (Che contiene inoltre Musca, Apus, Chamaeleon, Indus, Piscis Volans, Xiphias, Hydrus, Nubec. Minor et Nubec. Major)
di FELICE STOPPA
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