Francesco Bianchini |
De
Kalendario et cyclo Caesaris ac de Paschali canone S. Hippolyti martyris
dissertationes duae ad SS. D. Nostrum Clementem XI Pont. Max., Romae 1703 La Meridiana di F. Bianchini della Basilica di Santa Maria degli Angeli e dei Martiri in Roma, 1702 |
Francesco Bianchini
De Kalendario et cyclo Caesaris ac de Paschali canone S. Hippolyti martyris dissertationes duae ad SS. D. Nostrum Clementem XI Pont. Max., Romae 1703
La Meridiana di F. Bianchini della Basilica di Santa Maria degli Angeli e dei Martiri in Roma, 1702
Il
volume di Bianchini è diviso distintamente in due parti, soltanto la seconda,
scritta in forma di lettera ed intitolata His
accessit enarratio per epistolam ad amicum De nummo et gnomone Clementino
auctore Francisco Blanchino Verone , si occupa della descrizione della
doppia meridiana che l’autore progettò e fece costruire nella Basilica di
Roma.
La
prima parte, De Kalendario, è una
disamina, anche attraverso la descrizione di alcuni manufatti archeologici presenti
a Roma, dei calendari giuliano e gregoriano e della loro efficacia.
Lo
scopo complessivo del volume, e della costruzione dello strumento della
basilica, fu quello di rispondere all’esigenza di verificare l’esattezza
della riforma gregoriana del calendario onde potesse prevedere al meglio la
variazione annuale della data della Pasqua cattolica e delle altre date
canoniche.
https://archive.org/details/bub_gb_IYtGjIE_X64C
Lo strumento astronomico predisposto nella basilica da Bianchini, pur presentandosi come un unico progetto, risponde a due diverse funzioni. La prima, comune a tutte le meridiane conosciute, ha le funzioni di calendario del ciclo annuale, la seconda, caso rarissimo o meglio unico, è quella innanzitutto di determinare le ore notturne tramite la proiezione della luce della Stella Polare su di un grafico determinato. Questo secondo strumento tiene conto della precessione degli equinozi, cioè del variare ciclico di circa 25.800 anni della proiezione dell’asse terrestre sulla volta celeste. Le due parti dello strumento vengono definite formalmente Meridiana Australe (foro gnomonico rivolto a sud) e Meridiana Boreale (foro gnomonico rivolto a nord).
Il complesso della meridiana con gli schemi per quella australe e quella boreale
Pianta delle navate a croce dove si sviluppa lo strumento astronomico
Pianta e alzato dello strumento con la dislocazione delle dodici immagini zodiacali
Da De nummo et gnomone Clementino auctore Francisco Blanchino Verone la visione completa del doppio strumento e la didascalia esplicativa
La
Meridiana Australe è costituita
- Dal foro gnomonico posto ad una altezza di m 20,34 dal quale entra la luce del Sole proiettando la sua immagine capovolta sul pavimento della chiesa.
Foro gnomonico della Meridiana Australe
Particolare
L'immagine del Sole sulla Linea Meridionale durante un equinozio
L'immagine del Sole parzialmente eclissato sul pavimento ai margini della Linea Meridionale
- Dalla Linea Meridiana lunga m 38,11, che raccoglie l’immagine del Sole nel momento del Mezzogiorno Locale Vero. Immagine che si sposta lungo la linea giorno per giorno in funzione della posizione del Sole lungo la sua orbita, l’eclittica, permettendoci di determinare tra l’altro i momenti estremi dei due solstizi e quelli dei due equinozi.
Linea Meridiana dall'equinozio al solstizio estivo
Linea Meridiana, particolare
Essendo pertanto la linea meridiana l’intera proiezione annuale dell’eclittica (orbita del Sole intorno alla Terra in visione tolemaica) al momento del mezzogiorno, troviamo lungo la stessa i dodici disegni delle costellazioni zodiacali percorse dal nostro astro: agli estremi le due costellazione dei solstizi: Capricorno per quello invernale e Cancro per quello estivo, e lungo di essa e in coppia le altre a causa della risalita e della discesa del Sole rispetto alla proiezione celeste dell’equatore terrestre.
Linea Meridiana, particolare con le immagini delle costellazioni zodiacali disposte in coppia
Particolare
Particolare del punto relativo agli equinozi con i regoli per determinarne l'ora
Le dodici immagini sul marmo delle costellazioni furono operate da Carlo Maratti su disegno di Domenico Paradisi ed hanno per riferimento quelle riprodotte dal Bayer nella sua Uranometria del 1603. Su quasi tutte le costellazioni ( ad esclusione di Toro e Vergine perché malamente restaurate e Scorpione perché disegnato a ridosso di una colonna della navata)) si trovano incastonate in bronzo dorato le stelle che le compongono. I bronzi sono dimensionati alle relative magnitudini, dalla prima alla sesta, con tondini ancora più piccoli vengono indicate alcune nebulose.
Le costellazioni zodiacali
Il Cancer di Bianchini e quello del Bayer dove con la lettera epsilon si identifica la nebulosa (ammasso) del Praesepe
http://www.atlascoelestis.com/baj%2027.htm
Lungo la linea meridiana il Bianchini fece inoltre disegnare, oltre che la scala graduata del Gradus Distantiae A Vertice e quella definita Radii partes Centesimae, il nome di 22 tra le stelle principali seguite dal valore della loro Ascensione Retta calcolata per il 1701.
Radii partes Centesimae
Gradus Distantiae A Vertice e Radii partes Centesimae e posizione di Rigel e altre stelle
Percorrendo il pavimento anche in punti distanti dalla linea meridiana è possibile trovare altre stelle bronzee dorate incastonate in esso ed associabili in curve: si tratta della proiezione sul pavimento del moto apparente diurno delle stelle Arturo e Sirio, del percorso parziale del Sole in corrispondenza degli equinozi e dello stesso astro per il 20 Agosto 1702, giorno che vide la presenza nella chiesa di Papa Clemente XI, committente dell’opera. Questi dati sono ben segnalati nella tavola rappresentante lo schema generale della Meridiana che correda la lettera del Bianchini. Bianchini ricorda nel suo saggio che attraverso i fori praticati nei due gnomoni è possibile osservare le immagini delle stelle prospettiche anche in pieno giorno con l'ausilio del telescopio.
La
Meridiana Boreale è costituita:
- Dal foro gnomonico inserito in una croce metallica posta ad una altezza di m 24,41 entro il quale, da adeguata posizione, può essere osservata la Stella Polare.
Foro gnomonico della Meridiana Boreale
- Da una serie di 17 ellissi, poste all’inizio della Linea della Meridiana Australe, che rappresentano la proiezione del moto annuale della Stella Polare intorno alla proiezione celeste dell’asse terrestre. Sono 17 ellissi perché si deve tener conto della precessione degli equinozi che sposta sulla volta celeste la proiezione del nostro asse modificando da esso la distanza della Stella Polare. L’intervallo di tempo contemplato da questo diagramma è di ottocento anni e va dal 1700 al 2500.
17 ellissi della Meridiana Boreale
Grafico dello slittamento periodico della proiezione dell'asse terrestre nel cielo boreale
Nel
pavimento, in corrispondenza della tredicesima ellisse, troviamo la scritta che
contraddistingue lo schema: Stellae
Polaris orbitae ad annos octingentos.
Stellae Polaris orbitae ad annos octingentos
Le date per le quali viene tracciata l’ellisse
Sull’asse
maggiore opposto a questa scritta troviamo le date per le quali viene tracciata
l’ellisse.
Quella
esterna è la più grande ed ha
l’asse maggiore e quello minore rispettivamente di m 4,40 e m 3. Quella
interna è la più piccola e gli assi misurano m 0,80 e m 0,56. Ogni ellisse è
divisa in 24 archi separati da stelline di bronzo. Ogni arco corrisponde al
movimento della stella per una ora siderale. A
loro volta gli archi sono divisi in segmenti di 5° corrispondenti a 20 minuti.
La Basilica di Santa Maria degli Angeli e dei Martiri di Roma, che ospita la Meridiana del Bianchini, incorpora ed è costruita su una parte delle Terme Romane di Diocleziano.
Le Terme Romane di Diocleziano con in primo piano la Basilica
Entrata della Basilica
La Basilica e parte delle terme
Bibliografia:
Mario
Catamo, Cesare Lucarini, Il cielo in
basilica, La Meridiana della Basilica di Santa Maria degli Angeli e dei Martiri
in Roma, Edizioni Agami, 2002
LA LINEA DELLA MERIDIANA AUSTRALE
LA MERIDIANA BOREALE
CAPRICORNO
ACQUARIO E SAGITTARIO
SCORPIONE E PESCI
ARIETE E BILANCIA
VERGINE E TORO
LEONE E GEMELLI
CANCRO
Di Francesco Bianchini leggi anche:
COMETES Anno 1684 MENSE JUNIO Julioque Romae observatus, UBERIOR RELATIO DE COMETA… in ACTA ERUDITORUM, Lipsia 1685
http://www.atlascoelestis.com/Bianchini%201684%20base.htm
Chemin
de
http://www.atlascoelestis.com/Bianchini%20Cometa%201702%20base.htm
Planisphère céleste Egiptien et Grec 1705, Paris 1709
http://www.atlascoelestis.com/Bianch%20egizio.htm
di FELICE STOPPA
DICEMBRE 2016