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Johann Elert Bode

Anleitung zur Kenntniss des Gestirnten Himmels

Berlin 1788

L’opera che presento è una delle numerose nuove edizioni del volume che Bode diede alle stampe per la prima volta ad Hamburg nel 1768. Come per la prima edizione, l’autore allega 15 tavole ed un planisfero, aggiornate però alle ultime scoperte astronomiche e alle numerose nuove costellazioni.

L'opera vide, tra quelle di Berlino e di Amburgo, 15 edizioni, venne pubblicata anche a Vienna nel 1804 e nel 1857, fu tradotta in olandese nel 1779, Handleiding tot de kenniss van den sterrehemel (Haarlem) e in danese nel 1792, Guds godhed og viisdom i det hele skabningswerk (Kjobenhavn).

Le prime tre tavole riguardano il Sistema Solare e La Luna , seguono 12 tavole di medio formato,16x20 cm, dedicate alle stelle e alle costellazioni: una tavola per ogni mese, in proiezione geocentrica, dove gli astri sono graduati in sei magnitudini, vi vengono riportati numerosi oggetti del cielo profondo ed indicati in particolare M13 in Hercules, M31 in Andromeda, “ 1572” in Cassiopeia, “1596 Mira” in Cetus, “ 1600” e ” 1686” in Cygnus, “ 1604” in Serpentarius e “ 1670” in Vulpecula.

Il Planisfero, di grande formato, 60 cm di diametro, “Gestochen von C.C. Glassbach” è lo stesso che Bode aveva fatto realizzare l’anno precedente, il 1787, a Vienna da I. Alberti.

E’ ricchissimo di nuove costellazioni: Antinous, Haupthar der Berenice, Die Taube, Das Cameeleopard, Die Flieges, Das Einhorn, Der Brandenburgische Scepter, Die Jagdhunde, Cerberus u. Zweig, Die Eidexe, Der Kl. Lowe, Der Linx, Das Sobieskische Schild, Der Sextant, Der Triangel, Der Fuchs Die Gans, Reene, Die Bildhauer Werkstadt, Der Chimiche Ofen, Der Grabstichel, Der Kompas, Die Luftpumpe, Das Lineal, Das Teleskop, Das Mikroskop, il Poniatowskische Stier...

Nelle edizioni successive al 1800 le dodici carte stellari vennero tolte, infatti Bode aveva ormai già prodotto i suoi fondamentali atlanti: Il Vorstellung der Gestirne, edizione del 1782 e del 1805, e l’insuperato Uranographia del 1801.