Eliza A. Bowen |
Astronomy by Observation, an elementary text-book for high-schools and accademies, New York 1888
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Eliza A. Bowen
Astronomy
by Observation, an elementary text-book for high-schools and accademies,
New York 1888
L’ottimo
testo divulgativo di Eliza A. Bowen può essere letto nella sua
completezza al seguente indirizzo https://archive.org/details/astronomybyobser00bowerich dove
viene pubblicato con il permesso dell’
University
of California Libraires,
https://archive.org/details/university_of_california_libraries&tab=collection?and[]=astronomy Gli
ingrandimenti utilizzati in questa pagina sono invece dovuti alla infinita
cortesia dell’Ing. Zadorov di Kharkov che mi ha fornito le fotografie
della copia originale in suo possesso. Il
testo contiene quattro tavole a pagina intera dedicate alla volta celeste,
una per ogni stagione, e una grande tavola a doppia pagina, Celestial Chart, che propone i due emisferi celesti. Le
cinque tavole si aggiungono alle numerosissime immagini che corredano il
volume, tutte incise ad alto livello artistico: a titolo esemplificativo
riproduco di seguito l’intero capitolo dedicato al Sole e alle sue
manifestazioni fenomeniche. Conclude l’opera un elenco descrittivo delle costellazioni. L’autrice si limita ad enunciare quelle di origine tolemaica nonostante nella tavola degli emisferi riproponga decine di costellazioni formulate successivamente, molte delle quali oggi cadute in disuso. Tra queste ultime la Linea Nautica, posta tra Navis Argo, Machina Pneumatica, Felis e Pixis Nautica, costellazione che non ho mai incontrato in altri autori.
Le
prime quattro tavole hanno lo scopo di orientare il lettore al
riconoscimento delle costellazioni principali. Sono costruite in
proiezione concava mantenendo al loro centro la proiezione dello zenit di
un ipotetico osservatore posto sul globo terrestre ad una latitudine di 40°
nord. Dei reticoli di riferimento sono riportati soltanto le proiezioni
dei coluri, dell’eclittica e dell’equatore. Mancano le riproduzioni
dei personaggi mitologici delle costellazioni che vengono identificate
unendo con delle linee punteggiate le loro principali stelle, queste sono
distinte in cinque diverse magnitudini. Molto
più ricchi di informazioni i due planisferi. Costruiti in proiezione
polare equatoriale ed in visione concava
riportano del reticolo equatoriale 24 raggi, uno per ogni ora di
ascensione retta, e sei cerchi di declinazione posti tra loro alla
distanza di 15°. Opportune scale graduate, poste sulla circonferenza
delle mappe e sopra la linea dei coluri,
permettono di leggere la misura della A. R. e della declinazione al
passo di un grado. Del
reticolo eclittico è riportata soltanto la porzione di pertinenza della
proiezione dell’eclittica. Infine, per ogni emisfero, un cerchio tangente alla proiezione dei poli descrive lo slittamento della proiezione del polo terrestre per un ciclo determinato in 25870 anni. Tale fenomeno è approfondito e descritto in un ricco schema posto alla pagina 29 di un capitolo del testo dedicato dall’autrice all’esame della precessione degli equinozi.
Le
stelle sono distinte in sei diversi simboli relativi alla loro magnitudine
e sono nominate secondo il metodo di Bayer . In copertina un’altra tavola, costruita in proiezione polare eclittica ed in visione concava, riporta una porzione di volta celeste che rappresenta le costellazioni boreali centrate sulla proiezione del polo eclittico nella costellazione del Drago.
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di FELICE STOPPA MARZO 2017
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