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Mahmud Raif Efendi

Planisferi celesti in Cedid Atlas Tercümesi, Istanbul 1803

Mahmud Raif Efendi

Planisferi celesti in Cedid Atlas Tercümesi, Istanbul 1803

La tavola a doppia pagina, cm 53 per 72, riproducente le volte celesti boreale ed australe, è la prima delle 25 tavole dell’atlante mondiale in lingua ottomana stampato da lastre in rame nel 1803 in sole 50 copie. L'autore ripropone in lingua ottomana le volte celesti di Andrea Cellario in Atlas coelestis seu harmonia macrocosmica.

Le volte celesti di Andrea Cellario:

http://www.atlascoelestis.com/Cell%2030.htm http://www.atlascoelestis.com/Cell%2027.htm

http://www.atlascoelestis.com/5.htm

Descrizione dell’atlante in

https://it.wikipedia.org/wiki/Atlante_Cedid

https://en.wikipedia.org/wiki/Cedid_Atlas

Saggio sull'autore di Mehmet Alaaddin YALÇINKAYA

https://dergipark.org.tr/tr/download/article-file/114356

Riproduzione completa dell’atlante in

https://www.loc.gov/item/2004626120/

https://www.loc.gov/resource/g3200m.gct00235/?sp=42&st=image&r=-0.248,-0.052,1.407,0.888,0

https://www.loc.gov/resource/g3200m.gct00235/?sp=2&st=gallery

I due planisferi celesti sono proposti in visione convessa ed in proiezione polare eclittica.

Virgo e Leo nel planisfero boreale in visione convessa

Nei centri sono posti i poli eclittici. Per entrambi gli emisferi il cerchio perimetrale esterno supera di circa 25° il cerchio dell’eclittica in modo che una fascia celeste identica di tale misura è duplicata in ognuna delle due volte.

Poli eclittici

Fascia celeste ripetuta nei due emisferi

Le latitudini e le longitudini stellari sono misurabili al passo di un grado tramite scale graduate poste sugli assi , sul perimetro della tavola e sul cerchio dell’eclittica.

Scala delle latitudini e delle longitudini

Le stelle riportate sono quelle visibili ad occhio nudo e sono disegnate diversificando la loro magnitudine benché manchi la relativa scala di riferimento.

Tutti i nomi sono proposti in lingua ottomana.

Le stelle in Antinoo, Aquila e Delfino

Le stelle in Orione e nel Toro

Le caratteristiche stilistiche del disegno delle costellazioni e delle stelle ( di queste anche il numero) sono differenti nei due emisferi, tanto da pensare che siano stati realizzati da due diversi incisori.