Autore da identificare

 

Betrachtung und Bedencken Uber den Im Monath Decemb. des verwichenen/ und im Januario dieses 1681. Jahrs/ erschienenen, recht entsetzlichen Cometen , Darinnen Dessen Ursprung/ Erscheinung/ Figur/ Farbe/ Schweif/ Höhe/ Grösse/ sein sonderbahrer Lauf/ Würckung und Bedeutung/ unvorgreifflich zu ferneren Nachdencken/ Wolmeinend zu bußfertigen Andencken/ auf Begehren vorgestellet worden, Luogo di pubblicazione non determinabile 1681

 

 

 

 

Autore da identificare

 

Betrachtung und Bedencken Uber den Im Monath Decemb. des verwichenen/ und im Januario dieses 1681. Jahrs/ erschienenen, recht entsetzlichen Cometen , Darinnen Dessen Ursprung/ Erscheinung/ Figur/ Farbe/ Schweif/ Höhe/ Grösse/ sein sonderbahrer Lauf/ Würckung und Bedeutung/ unvorgreifflich zu ferneren Nachdencken/ Wolmeinend zu bußfertigen Andencken/ auf Begehren vorgestellet worden, Luogo di pubblicazione non determinabile 1681

 

 

 

 

Il sito di e-rara nella seguente pagina

http://www.e-rara.ch/zuz/doi/10.3931/e-rara-50999

 

ci presenta una ampia relazione-saggio sulla grande cometa del 1680-81, illustrata da una bella incisione della zona celeste dove fu possibile vederla, il cui autore ed il luogo preciso di pubblicazione sono ancora sconosciuti. Il raro documento è conservato presso la Zentralbibliothek Zürich.

 

La cometa oggetto del testo del nostro autore anonimo venne scoperta da Kirch al telescopio il 14 novembre 1680 (giorno 4 nelle tavole, dove tutte le date anticipano di 10 giorni conformandosi ancora al calendario giuliano). Rimase visibile fino alla notte del 19 marzo 1681. Per la sua luminosità e l’estensione della coda viene ricordata come la Grande Cometa del 1680 o cometa di Kirch. E’ classificata con il codice C/1680 V1 e riporta inoltre il primato di essere il primo astro chiomato scoperto con l’ausilio di un telescopio. 

C/1680 V1 è uno degli astri chiomati più appariscenti che siano mai stati visti, al massimo della estensione la sua coda si estendeva per oltre 90°, venne riprodotta da diversi artisti, apparve su moltissimi fogli di informazione volante e venne studiata in tutta Europa da diversi astronomi: Friedrich Büttner da Danzica,  Jean de Fontaney da Parigi, Johann Heinrich Voigt da Amburgo, Jakob Honold da Ulm…  Venne studiata indipendentemente dal Padre Gesuita Eusebio Francesco Chini (Eusebius Franz Kühn) di Segno in Val di Non, che la osservò da Cadice durante il suo viaggio che lo avrebbe portato in missione nel nuovo mondo in California dove pubblicò il suo saggio scientifico firmandolo con il nome di Eusebio Francisco Kino.

Nella pagina che di seguito indico propongo un antologia di osservazioni storiche effettuate da tutto il mondo durante il suo passaggio prima nel cielo mattutino e poi in quello vespertino:

 

C/1680 V1

Antologia delle osservazioni di C/1680 V1, la grande cometa del  1680-1681, la cometa di Kirch e del Padre Gesuita Eusebio Francesco Chini.

 

http://www.atlascoelestis.com/Cometa%201680%20base.htm

 

La tavola che accompagna il testo, 23 cm circa per 14,5, è costruita in proiezione polare eclittica ed in visione concava ed illustra lo scenario celeste dove fu possibile vedere l’astro chiomato per il periodo dal 16 dicembre 1680 al 31 gennaio 1681 (le date seguono il calendario giuliano).

La sua traiettoria viene ricostruita   dalla curva che unisce i punti occupati durante le osservazioni.  

Nel capitolo XXII del testo, dalla pagina 18 alla 21, l’autore commenta, per ogni giorno in cui la cometa viene disegnata nella tavola, le caratteristiche che presentava all’osservazione aggiungendo inoltre accanto alla data giuliana quella corrispondente del calendario riformato gregoriano.

 

 

 

 

Capitolo XXII, decrizione della traiettoria della cometa 

 

 

Nella tavola il reticolo eclittico è rappresentato da un arco di eclittica posto nella costellazione dell’Ariete,  dal polo posto nella costellazione del Drago, da raggi di longitudine che vi si dipartono ogni 30° e da scale graduate, che la misurano al passo di un grado, poste sui lati della tavola. Un unico semicerchio di latitudine è quello che raggiunge il polo equatoriale presso la Stella Polare.

 

Parte di eclittica in Aries

 

 

Polo equatoriale presso la Stella Polare e Polo eclittico nel Drago

 

Il reticolo equatoriale comprende il polo, l’arco di competenza del circolo del tropico del Cancro, il semicerchio del circolo artico. Inoltre, tratteggiato, troviamo un  arco di cerchio di declinazione posto a circa 50° dal polo e passante poco a nord di Vega nella Lyra  che potrebbe essere la proiezione celeste del cerchio di latitudine del luogo dove sono state effettuate le osservazioni della cometa. 

 

Arco di cerchio di declinazione posto a circa 50° dal polo

 

Le stelle sono posizionate con precisione e, pur mancando una scala delle grandezze, sono distinte in luminosità secondo cinque classi. Le costellazioni riportate sono quelle tolemaiche della zona alle quali vanno aggiunte quelle oggi non più utilizzate di Antinous, Tigris Flu e, non nominate ma disegnate, di Musca Borealis (definita anche Apes o Vespa) e Caput Medusae. 

 

 

Antinous, Tigris Flu e, non nominate ma disegnate,  Musca Borealis (definita anche Apes o Vespa) e Caput Medusae.

 

 

La tavola è attraversata longitudinalmente dalla fascia punteggiata della Via Lattea.

 

Via Lattea

 

 

 

 

 

TITOLO

 

 

 

TAVOLA

 

 

 

 

 

 

 

www.atlascoelestis.com

di  FELICE STOPPA

OTTOBRE 2017