Chrétien-Louis Joseph De Guignes |
Planisphère céleste chinois. Partie Septentrionale. Partie Meridionale, Paris 1785 e in Planisphère céleste chinois, Paris 1782
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Chrétien-Louis Joseph De Guignes
Planisphère céleste chinois. Partie Septentrionale. Paris 1785
Planisphère céleste chinois. Partie Meridionale, Paris 1785
I due grandi planisferi, 42 centimetri di diametro, illustrano l'ampia relazione sull'astronomia cinese che l'orientalista francese Chrétien-Louis Joseph De Guignes (1759-1849) presentò all'Académie Royal des Sciences nel 1781 e che l'accademia decise di pubblicare nel 1785 in Mèmoires de Mathematique et de Physique, Présentés a l'Académie Royal des Sciences, Par Divers Savans (Etrangers), Vol 10 :
Saggio identico a quello impresso dallo stesso editore Imprimeur- Libraire Moutard nel 1782 all'indomani della relazione tenuta da Chrétien-Louis Joseph De Guignes all'Académie Royal des Sciences e che all'indirizzo di seguito può essere letto per cortesia di BnF:
Planisphère céleste chinois, Paris 1782
https://gallica.bnf.fr/ark:/12148/bpt6k5852086f/f4.item.r=ciel%20carte
https://gallica.bnf.fr/ark:/12148/bpt6k5852086f/f82.item.r=ciel%20carte.zoom
https://gallica.bnf.fr/ark:/12148/bpt6k5852086f/f84.item.r=ciel%20carte.zoom
Planisphère céleste chinois. Partie Septentrionale. Partie Meridionale, Paris 1785
Alle due tavole, in proiezione concava, sono sovrapposti due reticoli incentrati sui poli equatoriali ed eclittici, le linee di longitudine e i cerchi di latitudine sono distanziati di 10 gradi, le linee di ascensione retta sono disegnate ogni 30 gradi. La circonferenza esterna permette di leggere la longitudine attraverso delle tacche ampie un grado. Sono inoltre evidenziati i cerchi dei tropici dei coluri e dell'equatore.
Le stelle sono suddivise in sei magnitudini e nominate con lettere dell'alfabeto greco, secondo Bayer. Sono riportate le nebulose e la Via Lattea. Le costellazioni sono tutte quelle tolemaiche. Inoltre, per l'emisfero boreale troviamo Antinous, Chevelure de Berenice, Giraffe, Cor Caroli, Fleur de Lys, Levriers, Petit Lion, Lynx, Lacerta e Reene, per l'emisfero australe invece la Colombe, Croix, Licorne e le dodici costellazioni di Keiser e Houtman.
Le stelle sono inoltre suddivise e raggruppate in costellazioni secondo la classificazione cinese: di ognuna di queste costellazioni, le cui stelle sono unite da segmenti, viene riportato il nome cinese. Anche le stelle più luminose ricevono il loro nome nella stessa lingua.
Le ventotto costellazioni dello zodiaco cinese, che occupano una fascia in latitudine molto maggiore di quella occidentale, si distinguono dalle altre per il doppio segmento che unisce le stelle che le compongono.
Anche le costellazioni intorno al polo australe ricevono il loro nome cinese, in questo caso si tratta della semplice traduzione, operata dal Padre Verbiest, di quelle occidentali, infatti dalle latitudini della Cina non è possibile osservare la zona più australe del cielo.
Un'altra copia della carta celeste per cortesia di
https://gallica.bnf.fr/ark:/12148/btv1b53032696h/f1.item.r=ciel%20carte.zoom
L'autore ha ricavato le informazioni sulla cartografia celeste cinese dall'opera pubblicata a Pechino da Grimaldi nel 1711, Explication de la Table de toutes les etoiles ( Fang-sing-tou-kiai):
https://gallica.bnf.fr/ark:/12148/bpt6k5852086f/f6.item.r=ciel%20carte
Claudio Filippo Grimaldi, Min Mingwo Dexian
Fang-sing-tou-kiai: Explication de les Tables de toutes les étoiles, Pechino 1711
http://www.atlascoelestis.com/grimaldi%201711.htm
e, per ottenere le due tavole, ha sovrapposto le costellazioni cinesi a quelle occidentali tratte dai planisferi di La Hire.
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La seconda parte è un catalogo completo dei nomi delle stelle e delle costellazioni, in ordine alfabetico.
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La terza parte è un elenco di tutte le comete osservate in Cina
dal
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Mémoires de Mathématique et de Physique
Sull'astronomia cinese, le costellazioni e la rappresentazione del cielo leggi anche:
Huang Shang
Wang Chih-Yuan
T'ien wên t'u, La mappa delle stelle di Suchow, Cina 1193-1247
http://www.atlascoelestis.com/Wang%201193-1247.htm
e
The Dunhuang Chinese Sky, VII Sec. d. C., Cina
(Journal of Astronomical History and Heritage 12:39-59,2009)
http://www.atlascoelestis.com/Dunhuang%20VII%20sec%20base.htm
e
Tae-Tsen-Hsun
Carta celeste e del Sistema Solare, Cina 1723 circa
http://www.atlascoelestis.com/Thetsen%201723.htm
e
Yunyou Sanren 雲遊散人 e Huang Shang 黃裳
Huntian yitong xingxiang quantu 渾天壹統星象全圖 [Complete Celestial Chart] , China 1822
http://www.atlascoelestis.com/Yunyou%201822.htm
e
Claudio Filippo Grimaldi, Min Mingwo Dexian
Fang-sing-tou-kiai: Explication de les Tables de toutes les étoiles, Pechino 1711
http://www.atlascoelestis.com/grimaldi%201711.htm
e
Jean-François Foucquet
Pro confirmatione systematis temporum propheticorum, hoc planispherium est in duplici, nempe in recto et in verso situ contemplandum. Hémisphère céleste boréal avec légende en chinois et annotations manuscrites en latin, Francia 1722 circa
http://www.atlascoelestis.com/Foucquet%201822.htm
e
Gustav Schlegel
Uranographie Chinoise, Atlas Céleste Chinois et Grec d’après le Tien-Youen Li-Li, La Haye e Leyde 1875
http://www.atlascoelestis.com/Schlegel%201875.htm
di
FELICE STOPPA