Charles Dien

 

Carte Céleste dressée d'après les dernières Observations pour l'usage de la marine, Parigi 1843

 

 

 

 

Charles Dien

 

Carte Céleste dressée d'après les dernières Observations pour l'usage de la marine, Parigi 1843

 

 

 

 

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Astronomo e cosmografo, Parigi 1809-1870

 

http://www.atlascoelestis.com/Dien%201870.htm

 

 

 

La presente tavola, suddivisa nei due emisferi e nella fascia zodiacale,  riprende l’impostazione propria di altre carte celesti dello stesso periodo quali quelle di J. Andriveau-Goujon del 1837

http://www.atlascoelestis.com/andriveau%20pagina.htm

https://gallica.bnf.fr/ark:/12148/btv1b8491508w/f1.item.r=ciel%20carte.zoom

 

e quelle del padre di Dien (Charles Dien, 1762-1822)  ripubblicate o aggiornate con il contributo di Bouvard

 

- nel 1831

 

https://gallica.bnf.fr/ark:/12148/btv1b530835872/f1.item.r=ciel%20carte.zoom

http://www.atlascoelestis.com/Dien%201831%20uranog.base.htm

 

 

- nel 1837

 

https://gallica.bnf.fr/ark:/12148/btv1b531194476

 

- nel 1876  con dati aggiornati al 1865

  http://www.atlascoelestis.com/Dien%201831%20uranog.base.htm

 

 

 

 

La tavola, che ha un formato di cm 79 per 58, viene presentata per cortesia di

 

BNF

 

https://gallica.bnf.fr/ark:/12148/btv1b53093586x/f1.item.zoom

 

 Il cielo stellato, con stelle riconoscibili fino alla sesta grandezza e classificate su osservazione diretta dagli autori per quelle visibili da Parigi e utilizzando i cataloghi di J. Herschel per le zone più australi, viene proposto in proiezione polare equatoriale ed in visione concava attraverso  due planisferi celesti aventi un raggio di 60° di declinazione e una fascia equatoriale completa di 360° di ascensione retta che ha per limite nord e sud i cerchi di declinazione di +49°  e di -44°.

 

 

Oltre alle opportune scale graduate al passo di un grado che misurano la declinazione e l’ascensione retta delle stelle sono presenti, sui bordi di ognuna delle tre carte, delle scale suddivise nei vari mesi dell’anno e al passo di un giorno  che indicano il meridiano di Parigi per la mezzanotte locale: nella  nota didascalica posta di fianco al planisfero boreale si ricorda al fruitore della tavola di come deve tener conto degli anni bisestili.

  

 

Le stelle, posizionate per il quarto decennio dell’ottocento (vedi la posizione di Eta Virginis pari a circa 183° di A. R., http://www.atlascoelestis.com/introd.precessione.htm) , sono in parte indicate da lettere dell’alfabeto greco o da quello latino, quelle più luminose e più note riportano anche il nome proprio.

Eta Virginis e la Vierge

 

 

Le costellazioni, prive come abitudine di Dien del disegno del relativo personaggio mitologico, sono ognuna confinate entro una curva irregolare punteggiata e riconoscibili dal nome proprio in francese e dal reticolo di segmenti che collega in esse le stelle principali. Sono riportate tutte quelle riconosciute nel periodo tra le quali alcune attualmente cadute in disuso.

 

 

 Orion

 

 

 Grande Ourse

 

 Costellazioni intorno a la Croix nell'emisfero australe

 

 

 Petit Cheval, Dauphin, Aigle et Antinous, Ecu de Sobieski, Taureau de Poniatowsky in Ophiuchus

vedi

Breve storia della cartografia celeste occidentale

http://www.atlascoelestis.com/introduzione2.htm

http://www.eanweb.com/2011/breve-storia-della-cartografia-celeste-occidentale/

 

 

 

La tavola

 

 

 

 

 

 

 

 

www.atlascoelestis.com

di  FELICE STOPPA

MAGGIO 2021