Charles Dien |
[Globe céleste] Dressé par Ch. Dien, Paris Rue Hautefeuille, 13. Parigi 1842
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Charles Dien
[Globe céleste] Dressé par Ch. Dien, Paris Rue Hautefeuille, 13. Parigi 1842
Continua dalla pagina principale dedicata a Charles Dien:
http://www.atlascoelestis.com/Dien%201870.htm
La tavola di cm 62 per 46 ci presenta l’intera volta celeste in visione convessa suddivisa in dodici fusi e due calotte polari che opportunamente incollati sopra un supporto sferico formerebbero un globo celeste di circa 24 cm di diametro.
La carta viene presentata per cortesia di
che la presente alla seguente pagina:
https://gallica.bnf.fr/ark:/12148/btv1b8490506r
Il reticolo utilizzato è quello polare equatoriale. I dodici fusi, suddivisi in due gruppi e tangenti tra loro sull’equatore celeste, hanno ognuno un’ampiezza di 30° (due ore) in A. R. con in evidenza al loro centro un ulteriore raggio di A. R. Nominati sono i coluri equinoziale e solstiziale. Sull’equatore è posta una scala graduata che misura l’A. R. al passo di un grado, numerati progressivamente ogni 15 e ad ogni ora. Inoltre, sempre sull’equatore, è indicato e nominato il punto di intersezione con il meridiano passante per Parigi ogni 15 giorni e alle ore dieci serali.
Con dei segmenti puntinati paralleli all’equatore sono messi in evidenza i cerchi del tropico del Cancro, quello del Capricorno e quelli dei due circoli polari.
Eclittica ed equatore si incontrano sul coluro equinoziale autunnale
Eclittica ed equatore si incontrano sul coluro equinoziale primaverile, punto gamma dell'Ariete
Eclittica ed equatore sul coluro solstiziale estivo
Eclittica ed equatore sul coluro solstiziale invernale
Il reticolo eclittico, oltre ai due poli, mette in evidenza la sola eclittica sulla quale è sovrapposta una scala graduata al passo di un grado di longitudine che segnala anche il giorno ed il mese nel quale è attraversata dal Sole.
Polo eclittico e segmento puntinato del cerchio tropicale del Cancro
Eclittica con la posizione del Sole in gennaio e febbraio
Le zone celesti superiori ai 70° di declinazione positiva e negativa sono rappresentate nelle due calotte polari.
Manca nella tavola la scala delle magnitudini stellari ma gli astri rappresentati, distinti in grandezze, sono tutti quelli distinguibili ad occhio nudo. Le stelle, posizionate all’incirca per il 1840, sono nominate per ogni costellazione da lettere dell’alfabeto greco e latino, solo le più luminose o famose riportano il nome proprio. Le costellazioni, prive del disegno del relativo personaggio mitologico, sono riconoscibili dal nome in francese posto all’interno della rispettiva area puntinata, con le stelle più luminose unite tra loro da segmenti. Sono tutte quelle definite alla metà del secolo XIX comprendendone anche numerose oggi giorno non più utilizzate.
Alcune delle costellazioni oggi giorno non più utilizzate: Taureau de Poniatovski, Ecu de Sobieski, Antinous
Cerchio del Tropique du Cancer (puntinato) nella costellazione del Taureau con le Hyades e le Pleiades
Gemeaux con Castor e Pollux
Le calotte polari
I fusi
La tavola è stata utilizzata anche qualche decennio dopo da E. Bertaux Editeur, 25 Rue Serpente Paris, probabilmente verso il 1890, per realizzare il globo che di seguito possiamo ammirare:
https://www.lofty.com/products/french-celestial-table-globe-by-charles-dien-1-52m8d
http://www.la-rose-des-vents.com/Globes-2009.html
Sempre di E. Bertaux Editeur, 25 Rue Serpente Paris eccone un'altro esemplare, leggermente più piccolo (23 cm di diametro), per cortesia di BNF:
Charles Dien, Parigi 1870
https://gallica.bnf.fr/ark:/12148/btv1b550104155.r=ciel%20carte?rk=6630934;0
https://gallica.bnf.fr/ark:/12148/btv1b550104155/f1.item.r=ciel%20carte.zoom
https://gallica.bnf.fr/ark:/12148/btv1b550104155/f2.item.r=ciel%20carte.zoom
https://gallica.bnf.fr/ark:/12148/btv1b550104155/f3.item.r=ciel%20carte.zoom
https://gallica.bnf.fr/ark:/12148/btv1b550104155/f4.item.r=ciel%20carte.zoom
di FELICE STOPPA
APRILE 2020