Charles Dien |
Planisphère mobile simplifié donnant immédiatement l'aspect du ciel et dressé / par Ch. Dien, Parigi 1839
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Charles Dien
Planisphère mobile simplifié donnant immédiatement l'aspect du ciel et dressé / par Ch. Dien, Parigi 1839
Continua dalla pagina principale dedicata a Charles Dien:
http://www.atlascoelestis.com/Dien%201870.htm
Con le due incisioni di 43 per 40 cm C. Dien ci presenta uno degli strumenti descritti nella nuova edizione del suo libro Usage des globes et de la Sphéres, pubblicata sempre a Parigi dall' Editeur E. Bertaux qualche decennio dopo con il titolo De l’ usage des globes et des Sphéres .
Nuova edizione: https://babel.hathitrust.org/cgi/pt?id=mdp.39015064482477&view=thumb&seq=225
Edizione del 1839: https://books.google.it/books? id=PvxVI7kBTRoC&printsec=frontcover&hl=it&source=gbs_ge_summary_r&cad=0#v=onepage&q&f=false
In questo saggio didattico, basato sulla formula “Esposizione teorica-Esercizi applicativi svolti”, dopo aver svolto la prima parte dedicandola al globo terrestre, l’autore ci propone quello celeste secondo questo indice:
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In modo molto semplice ed in poche pagine, a partire da pag. 127, troviamo la seguente descrizione del Planisphère mobil :
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Le due carte vengono proposte per cortesia di
che le presente alle seguenti pagine:
https://gallica.bnf.fr/ark:/12148/btv1b84913531
https://gallica.bnf.fr/ark:/12148/btv1b84913531/f1.item
https://gallica.bnf.fr/ark:/12148/btv1b84913531/f2.item
La prima tavola
La prima tavola ha la funzione equivalente a quella di una rete di un astrolabio. Si compone di due cerchi. Quello esterno corrisponde a quello della tavola celeste. Il cerchio più piccolo rappresenta l’orizzonte di una zona terrestre di latitudine equivalente a quella di Parigi ed è perimetrato da una scala delle 24 ore di rivoluzione giornaliera terrestre costruita al passo di 10 minuti primi. All’interno del cerchio, rotando l’altra tavola delle costellazioni in modo opportuno posta sotto di esso, appariranno le stelle visibili per un dato giorno e una data ora. I punti cardinali indicano come posizionare lo strumento ponendolo sopra la testa dell’osservatore in direzione del cielo.
Direzione del cielo nord
La seconda tavola
La seconda tavola presenta tutto il cielo stellato visibile nell’arco di un anno da una latitudine equivalente a Parigi. È costruita in proiezione polare equatoriale ed è in visione concava.
Abbinandola tramite un perno centrale alla prima tavola svolge con questa, e ad un eventuale filo mobile partente dal centro, le funzioni base di un astrolabio.
Il reticolo principale è quello equatoriale e comprende, oltre al polo nord celeste, il cerchio dell’equatore, quello di declinazione massima visibile dalla latitudine di Parigi, i coluri, il cerchio dello Zenit di Parigi ed un cerchio di declinazione posto a 42° Nord che rappresenta la zona di cielo che non tramonta mai da Parigi, Perpétuelle apparitions, orientabile giorno per giorno e per ogni mese dell’anno tramite una opportuna scala graduata.
Polo nord celeste e cerchio di declinazione posto a 42° Nord delle Perpétuelle apparitions per Parigi
Cerchio dello Zénith di Parigi con Cassiopée al culmine
L’ascensione retta delle stelle è stimabile dalla scala suddivisa sia in ore che in gradi posta sul cerchio esterno, mentre la declinazione si rileva dalla scala al passo di un grado sistemata sul coluro solstiziale invernale
Coluro solstiziale invernale
Il reticolo eclittico è rappresentato dal solo cerchio dell’eclittica.
La scala delle magnitudini stellari indica che gli astri rappresentati, distinti in grandezze, sono limitati alla quinta grandezza. Le stelle sono posizionate all’incirca per il 1840 e solo le più luminose sono nominate per ogni costellazione da lettere dell’alfabeto greco , le più famose riportano anche il nome proprio.
La scala delle magnitudini
Le costellazioni, prive del disegno del relativo personaggio mitologico, sono riconoscibili dal nome in francese posto all’interno della rispettiva area puntinata, con le stelle più luminose unite tra loro da segmenti. Sono tutte quelle definite alla metà del secolo XIX comprendendone anche numerose oggi giorno non più utilizzate.
Andromède e Pégase
Couronne, Bouvier, Chevelure de Bérénice, Levriers, Lion
Voie Lactée
L’autore completa la tavola con una nota sintetica posta alla sua base che ci propone la sua descrizione ed il suo uso.
La prima tavola
La seconda tavola
di FELICE STOPPA
APRILE 2020