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Thomas Digges

Alae seu scalae mathematicae..., Londra 1573

Thomas Digges

Alae seu scalae mathematicae, quibus visibilium remotissima coelorum theatra conscendi ... tum hujus portentosi syderis in mundi Boreali plaga ... coruscanti distantia et magnitudo immensa ... cognosci liquidissime possit, Londra 1573

La tavola dedicata alla costellazione di Cassiopea, dove risalta per luminosità la Stella Nova apparsa nel 1572 e poi passata alla storia come la Nova di Tycho Brahe, è la pagina di apertura dell’esemplare testo che l’astronomo inglese dedicò al fenomeno celeste.

Convinto sostenitore del copernicanesimo, T. Digges fu tra i primi ad osservare il fenomeno della Nova in Cassiopea e a determinarne il valore della parallasse che la collocava al di là dell’orbita lunare. Consapevole dell’importanza di questa scoperta che invalidava uno dei principi fondamentali della cosmologia aristotelica, quello dell’impossibilità dell’esistenza di fenomeni corruttibili fuori dall’ atmosfera terrestre, e che quindi apriva la strada ad ipotesi alternative quali quella copernicana, l’autore concentra la maggior parte del suo lavoro nel corroborare e validare dal punto di vista teorico, cioè matematico e geometrico, il metodo da lui utilizzato per il calcolo della parallasse: il testo può infatti essere considerato un vero e proprio trattato matematico su questo tema.

La tavola, rettangolare di 17 X 13 cm di lato, riproduce la costellazione di Cassiopea, in proiezione concava, con tredici delle sue stelle principali, distinte per magnitudine e identificate da numeri arabici. Tra queste rifulge la Nova. Il reticolo di riferimento è rappresentato dalla linea di longitudine partente dal primo punto del Toro, da una frazione del circolo artico e da un segmento del coluro equinoziale. Nel testo l'autore propone una tabella delle tredici stelle che riporta il loro nome (nomina), la longitudine, la latitudine e la magnitudine: La posizione della nova è stimata in funzione delle parti anatomiche del personaggio mitologico della costellazione.

Di seguito, per cortesia di

e-rara

è possibile leggere l’intero saggio di Digges