Jean-François Foucquet |
Pro confirmatione systematis temporum propheticorum, hoc planispherium est in duplici, nempe in recto et in verso situ contemplandum. Hémisphère céleste boréal avec légende en chinois et annotations manuscrites en latin, Francia 1722 circa
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Jean-François Foucquet
Pro confirmatione systematis temporum propheticorum, hoc planispherium est in duplici, nempe in recto et in verso situ contemplandum. Hémisphère céleste boréal avec légende en chinois et annotations manuscrites en latin, Francia 1722 circa
La xilografia illustrata in questa pagina è presentata per cortesia della Bibliothèque nationale de France che la conserva presso il Département Cartes et plans con la seguente segnatura: GE C-16348 (RES)
https://gallica.bnf.fr/ark:/12148/btv1b55000038h/f1.item.r=ciel%20carte.zoom
L’incisione xilografica è a due colori, il nero ed il rosso. Dopo la sua stampa sia le stelle che il fondo di alcune costellazioni furono evidenziate a mano in acquerello giallo.
La tavola non riporta alcun riferimento al nome dell’autore e dell’incisore che, secondo gli esperti della Bnf, che si rifanno in particolare ai testi di A. de Backer et Ch. Sommervogel, Bibliothèque des écrivains de la Compagnie de Jésus, nouv. ed. Paris, tome I, 1869, col. 1927-1928 ; H. Cordier Bibliotheca Sinica, 2e ed., Paris, tome II, 1906, col. 1068-1070 et Supplément, 1922, col. 3653. , è da identificare con Padre Jean- François Foucquet (Vézelay 1665 - Roma 1741), sinologo gesuita missionario in Cina e chiamato a Pechino dall’imperatore K’ang’hi nel 1711 per insegnarvi matematica ed astronomia.
https://catalogue.bnf.fr/ark:/12148/cb153215890
https://catalogue.bnf.fr/ark:/12148/cb40704851r
https://data.bnf.fr/fr/15321589/jean-francois_foucquet/
Jean-François Foucquet fu un convinto appartenente al movimento del Figurismo, movimento intellettuale dei missionari gesuiti propostosi alla fine del 17 ° e all'inizio del 18 ° secolo, i cui partecipanti vedevano l' I Ching (Il libro dei cambiamenti), uno dei testi classici cinesi considerato da Confucio il libro della saggezza, come un libro profetico contenente anche i misteri del cristianesimo e che preannunciava la venuta di Gesù Cristo.
Il gesuita Joachim Bouvet, il principale membro del Movimento Figurista, pensava anche che Fu Xi, il presunto autore dell’ I Ching, così come Zoroastro e Hermes Trismegisto , fossero la stessa persona: il patriarca biblico Enoch.
Rotolo di seta raffigurante Fu Xi con il fratello Nüwa
https://commons.wikimedia.org/wiki/File:Anonymous-Fuxi_and_N%C3%BCwa.jpg
Diagramma in esagrammi regalato da Bouvet a Leibniz: un diagramma I Ching di proprietà del matematico e filosofo tedesco Gottfried Wilhelm Leibniz che gli fu inviato dal gesuita francese Joachim Bouvet (Appartenente al Movimento Figurista) . I numeri arabi scritti sul diagramma sono stati aggiunti da Leibniz. La griglia al centro presenta gli esagrammi in Fuxi o sequenza binaria
E’ probabilmente in base a questa visione che tendeva a formare un programma di integrazione del cristianesimo con le tradizioni cinesi che il Padre gesuita Jean-François Foucquet realizza questa carta celeste che in una unica visione ci presenta il cielo classico occidentale, fortemente però sottolineato dalle integrazioni mistiche cristiane, fuso con quello cinese.
Mystica ye Kim
Le tesi di Foucquet tendenti all’obiettivo sopra descritto sono enunciate negli otto testi teorici che completano e circondano la mappa celeste dove l’autore divide in gruppi le varie costellazioni e ne illustra ognuno secondo un disegno unitario passando dalle origini babilonesi, poi greche, poi arabe, poi cinesi e poi occidentali alla luce di un unico filo conduttore biblico, profetico e cristiano.
Nota 1
Nota 2
Nota 3
Nota 4
Nota 5
Nota 6
Nota 7
Nota 8
Oltre ai testi manoscritti sopra citati l’autore nella tavola ci presenta tutti il cielo boreale classico in proiezione polare equatoriale stereografica ed in visione concava. Al centro è posto il polo nord equatoriale celeste, sulla circonferenza perimetrale troviamo il cerchio di declinazione di 41° sud.
I poli Nord equatoriale ed eclittico
Nella tavola del planisfero sono disegnate 47 delle 48 costellazioni tolemaiche, manca Ara troppo meridionale per apparire. Sono inoltre aggiunte le nuove costellazioni di Columba, Grus e Coma Berenices. Vi sono anche due costellazioni attualmente desuete: Antinous e Lilium o Fleur de Lys, una costellazione ideata da Pardies e Royer tra il 1674 ed il 1679.
Antinous portato dall'Aquila
Lilium o Fleur de Lys
Il reticolo equatoriale si compone del relativo polo, del cerchio polare boreale, di quelli dei due tropici, dell’equatore celeste, sono infine evidenziati i coluri.
Il reticolo eclittico è rappresentato dal polo nord, dall' eclittica e dal cerchio centrato sul polo eclittico e tangente sul polo equatoriale che rappresenta l’intero percorso di slittamento del polo equatoriale causato dalla precessione degli equinozi.
Mancano sia la scala delle grandezze stellari che quelle relative alle declinazioni, A. R., latitudini e longitudini. Soltanto il cerchio dell’equatore risulta diviso nelle 28 mansioni celesti cinesi accompagnate dal relativo nome, mansioni che sono suddivise in quattro sezioni il cui titolo in lingua latina ed in rosso è riportato sul cerchio del tropico del Capricorno e indica quei gruppi di costellazioni che sono accomunate sia dalle diverse tradizioni culturali che dal disegno mistico religioso che l'autore ci ha presentato nelle note teoriche.
Le 28 mansioni celesti cinesi dividono il cerchio dell'equatore
Le quattro sezioni delle 28 mansioni
Altre indicazioni in cinese le troviamo sul cerchio perimetrale della mappa che indicano scansioni temporali, mentre quelle distribuite all’interno del planisfero riportano il nome delle costellazioni, traslitterate anche in caratteri latini.
Carrus caeli domini in Ursa Major
Lyra
Particolare non spiegato nelle note lo troviamo nella costellazione della Corona Meridionale sulla quale è sovrapposto e nominato sia in cinese che in latino un cartiglio contenente il disegno di un animale a due teste racchiuso in un carapace e definito in latino Testudo.
Testudo
La tavola, sia per i reticoli utilizzati che per il numero ed il disegno classico delle costellazioni è praticamente identica ad un planisfero celeste boreale databile 1699-1700 di autore anonimo. Anche questo esistente in una unica copia e di proprietà della BnF:
https://gallica.bnf.fr/ark:/12148/btv1b53006760d
Planisfero che ho analizzato nella seguente pagina:
http://www.atlascoelestis.com/anon%20gallica03.htm
La nostra rispetto a quella di autore anonimo che ho indicato è soltanto leggermente semplificata nel numero di stelle che riporta e presenta con una maggiore stilizzazione il disegno dei personaggi mitologici ma possiamo concludere che Jean-François Foucquet l’abbia riproposta in toto integrandola con le informazioni sulla cartografia celeste cinese e sulla visione mistica a lui cara.
La Tavola
Le costellazioni dei due planisferi a confronto:
Anonimo 1699-1700 e Jean-François Foucquet 1722
Erroneamente chiamato Delphinus
Antinous Arion
Cartografia celeste cinese: Tavole esaminate in Atlas Coelestis
Huang Shang
Wang Chih-Yuan
T'ien wên t'u, La mappa delle stelle di Suchow, Cina 1193-1247
http://www.atlascoelestis.com/Wang%201193-1247.htm
e
Yunyou Sanren 雲遊散人 e Huang Shang 黃裳
Huntian yitong xingxiang quantu 渾天壹統星象全圖 [Complete Celestial Chart] , China 1822
http://www.atlascoelestis.com/Yunyou%201822.htm
e
Claudio Filippo Grimaldi, Min Mingwo Dexian
Fang-sing-tou-kiai: Explication de les Tables de toutes les étoiles, Pechino 1711
http://www.atlascoelestis.com/grimaldi%201711.htm
e
Tae-Tsen-Hsun
Carta celeste e del Sistema Solare, Cina 1723 circa
http://www.atlascoelestis.com/Thetsen%201723.htm
e
Gustav Schlegel
Uranographie Chinoise, Atlas Céleste Chinois et Grec d’après le Tien-Youen Li-Li, La Haye e Leyde 1875
http://www.atlascoelestis.com/Schlegel%201875.htm
e
The Dunhuang Chinese Sky, VII Sec. d. C., Cina
(Journal of Astronomical History and Heritage 12:39-59,2009)
http://www.atlascoelestis.com/Dunhuang%20VII%20sec%20base.htm
Sull'astronomia cinese, le costellazioni e la rappresentazione del cielo confrontati con il sistema occidentale puoi leggere:
Chrétien-Louis Joseph De Guignes
Planisphère céleste chinois. Partie Septentrionale. Paris 1785
Planisphère céleste chinois. Partie Meridionale, Paris 1785
in
Mèmoires de Mathematique et de Physique, Présentés a l'Académie Royal des Sciences, Par Divers Savans (Etrangers), Vol 10, Paris 1785
http://www.atlascoelestis.com/Deguignes%20home.htm
Elenco di alcune voci in Wikipedia che trattano la
cartografia celeste orientale
http://www.wikiwand.com/en/Chinese_star_maps#
http://en.wikipedia.org/wiki/Traditional_Chinese_star_names
http://en.wikipedia.org/wiki/Chinese_constellations
http://en.wikipedia.org/wiki/Chinese_star_maps
http://en.wikipedia.org/wiki/Nakshatra
http://www.asahi-net.or.jp/~nr8c-ab/kttyokoseizu1.htm
Ian Ridpath, Charting the Chinese sky
http://www.ianridpath.com/startales/chinese.htm
e
a cura di IDP, International Dunhuang Project
History of Astronomy in China
http://idp.bl.uk/education/astronomy/history.html
di FELICE STOPPA
GIUGNO 2020