Franc Mignien |
Jeu des constellations ou voyage dans les régions célestes, Parigi 1876
|
Franc Mignien
Jeu des constellations ou voyage dans les régions célestes, Parigi 1876
La grande tavola che presento in questa pagina, cm 63 per 49, proposta a Parigi nel 1876 da Franc Mignien, esperto produttore di giochi istruttivi, è costruita per soddisfare le regole di alcuni giochi di società quali les jeux du loto, de l’oie e du voyageur, il cui scopo è quello di superare un percorso a tappe numerate per raggiungere, passo dopo passo, una destinazione finale che, in questo caso, è rappresentata da le Soleil con il numero 62. Le tappe del gioco consistono in 58 costellazioni (Ophiucus e le Serpent sono accomunate nel numero 6), alle quali si aggiungono i pianeti Saturne (13), Vénus (30), Mars (43) e lo stesso Soleil (62).
Finalità della tavola
Le 62 tappe del gioco
Lo scenario del gioco è rappresentato dal planisfero celeste contenente tutte le costellazioni visibili nell’arco di un anno da un luogo di latitudine coincidente con quella di Parigi.
Il planisfero è costruito in proiezione polare equatoriale stereografica, la visione è concava. Il reticolo di riferimento è composto dalla proiezione del polo nord equatoriale, del circolo dell’equatore, da raggi di A. R. posti ogni 45° e dal cerchio di declinazione coincidente con il Cercle de perpétuelle apparition che racchiude tutte le stelle che non tramontano mai per un osservatore posto sulla Terra ad una latitudine corrispondente a quella di Parigi.
Cercle de perpétuelle apparition
Le costellazioni sono rappresentate dal relativo personaggio mitologico accompagnato dal proprio nome in lingua francese; occupano esattamente la loro posizione celeste anche se gli astri, suddivisi grossolanamente per grandezza, vi sono posizionati con approssimazione. Alcune delle stelle più luminose sono accompagnate dal nome proprio e nella Baleine, anche se non proprio nell’esatta posizione, è indicata Mira Ceti con l’appellativo di Variant.
Mira Ceti, Variant
Lo scopo della tavola è pertanto ludico ma si pone comunque l’obiettivo di far riconoscere e posizionare nel cielo le costellazioni.
Oltre a quelle di origine tolemaica e a quelle ideate fino all’ultima parte del diciannovesimo secolo ne sono presenti altre ora non più utilizzate: due confermate anche nell’elenco numerato che correda la mappa Antinous e la Mouche (boreale), mentre soltanto disegnate nel planisfero Le coeur de Charles II, Tète de Méduse e Cerbere. La Navire appare ancora completa e non suddivisa nelle sue componenti, vedi:
http://www.atlascoelestis.com/desuete%20Argo.htm
Antinous
Le coeur de Charles II
Cerbere
Tète de Méduse e la Mouche (boreale)
La tavola viene proposta per cortesia della Bibliothèque nationale de France e può essere consultata al seguente indirizzo:
http://gallica.bnf.fr/ark:/12148/btv1b84919281
TAVOLA
Un'altra copia a portafoglio, misura 23,3 per 19,7 pollici
di FELICE STOPPA
MAGGIO 2018