Eduard Heis

Atlas Coelestis Eclipticus, Coloniae ad Rhenum, 1878

 

 

 

Eduard Heis

 

 

 

Atlas Coelestis Eclipticus

 

Octo continens tabulas ad deliniandum

 

LUMEN ZODIACALE

 

Coloniae Ad Rhenum

MDCCCLXXVIII

 

 

Heis, che per circa trent'anni studiò il manifestarsi della  luce zodiacale,  realizzò l' Atlas Coelestis Eclipticus, octo continens tabulas ad delineandum Lumen Zodiacale, Coloniae ad Rhenum 1878, predisposto per l' osservazione e la registrazione di questo delicatissimo e sfuggente fenomeno e di quello ancora più delicato del lumen oppositum o Gegenschein.

L’Atlas Coelestis Eclipticus, stampato a Colonia sul Reno nel 1878, consta di otto tavole che contengono soltanto quelle costellazioni, poste intorno alla linea dell’eclittica, dove di solito è possibile osservare il fenomeno della luce zodiacale, sono in proiezione di Mercatore e le stelle, suddivise in cinque magnitudini e prese dal catalogo allegato all’Atlas Coelestis Novus del 1872, vi sono posizionate per l’equinozio del 1855. La Via Lattea è ben evidenziata da un fondino grigio. L’atlante è costruito su un reticolo che ha per riferimento il polo equatoriale,  le linee di ascensione retta e di declinazione sono distanziate da intervalli di dieci gradi. Mancano le figure mitologiche, mentre sono evidenziati, con una linea punteggiata, i confini delle costellazioni.

L' Atlante è preceduto da una prefazione dove in una tabella Heis riassume, per mesi e per periodi, le tavole da utilizzare per poter registrare, sia al mattino che alla sera, il Lumen zodiacale e il Lumen oppositionis (Gegenschein).

 

Nel 1872 Heis aveva già pubblicato il più importante dei suoi atlanti, l'Atlas Coelestis Novus, dove riporta in dodici tavole (30,3 x 40 cm)  tutte le stelle visibili alle latitudini dell'Europa centrale fino alla sesta magnitudine ed un certo numero della settima , segnala con simboli diversificati le stelle variabili e, caso unico per un atlante celeste indirizzato anche ai non professionisti,  disegna la Via Lattea sottolineandone la variabilità dell'intensità luminosa che viene colta con una scala di cinque diversi grigi. 

Ogni tavola presenta sul margine alto sinistro le coordinate equatoriali del centro della mappa. Le costellazioni, che ad eccezione di Antinous, sono solo quelle che verranno prese in considerazione da E. Delporte nel suo Délimitation scientifique des constellations, cartes, Cambridge University Press, London 1930 , sono disegnate sopra un reticolo che ha come centro la proiezione in cielo del polo terrestre. La declinazione e la ascensione retta delle stelle può essere apprezzata con notevole precisione sebbene le linee tracciate abbiano un intervallo di soli dieci gradi e non appaiano altre tacche di ulteriore suddivisione.

L'ascensione retta è nelle tavole descritta in gradi e non in ore. 

Le dodici carte litografate sono accompagnate da un catalogo con la posizione di 5.421 stelle. 

Heis si ispira all'Uranometria nova, Berlin 1843, di D. F. Argelander, dal quale prende in prestito anche  lo stile classico e delicato con il quale vengono disegnate, con un colore rosso sangue, le costellazioni. Nel catalogo che accompagna l'atlante vengono elencate, suddivise per magnitudine e costellazione, 5.421 stelle delle quali ben 2.153 non appaiono nel catalogo di Argelander.

Confronta con le tavole di Argelander Uranometria nova, Berlin 1843

 

 

 

 

 

 

Di Eduard Heis leggi anche

Eduard Heis

Comet III 1874- Coggia- beobachtet zu Münster Juli 1874 12h u. eingetragen nach gnomonischer Proiection von prof. Dr. E. Heis, Münster 1874

 

http://www.atlascoelestis.com/Heis%20cometa%201874.htm

 

 

 

 

Neuer Himmels-Atlas, Coeln 1872, Atlas Coelestis Novus, Coloniae ad Rhenum 1872

 

 

 

Eduard Heis

 Der im October 1835 sichtbare halley'sche Komet in seiner wahren und scheinbaren Bahn während der Jahre 1835

 und 1836 : gemeinfaßlich dargestellt Koln  1835

 

 

http://www.atlascoelestis.com/Heis%20cometa%20base.htm

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

TITOLO

PRAEFATIO

 

 

 

 

 

TAVOLA I

 

 

 

TAVOLA II

 

 

 

TAVOLA III

 

 

 

TAVOLA IV

 

 

 

TAVOLA V

 

 

 

TAVOLA VI

 

 

 

TAVOLA VII

 

 

 

TAVOLA VIII

 

 

 

 

 

 

 

 

Per cortesia di 

 

Heis (Eduard), astronome né à Cologne en 1806, m . à Münster (Westphalie) en 1877. Encore étudiant, il travaillé à la reconstitution du texte latin d'Apollonius de Perge (De sectione determinata), et à celle d'un texte sur l'éclipse d'Ennius (Soli luna obstitit et nox), signalée par Cicéron (De Republica,, I, 16). Il a ensuite enseigné les mathématiques et l'astronomie dans diverses universités. Comme observateur, il s'est intéressé à l'étude de la Voie lactée, de la lumière zodiacale, des taches solaires,des aurores polaires  des étoiles filantes et des étoiles variables.

On a de lui : Atlas Coelestis (Cologne, 1872), avec 12 cartes et un catalogne de 5.421 étoiles. Zodiakal-Beobachtungen (1847-75); Sternschnuppen-Beobachtungen (1833-75), Atlas Coelestis Eclipticus (Cologne 1878), ainsi que diverses études sur les éclipses durant la Guerre du Péloponèse (1834), sur la comète de Halley (1835).

 

 

Di

Gian Domenico Cassini

Leggi

 D'une Lumiere Celeste qui a paru au commencement du Printemps de cette annèe 1683, Paris 1730

 

 

 

www.atlascoelestis.com

di Felice Stoppa