Andreas Luchtenburg |
Nieuwe
Hemels Spiegel waer door den hemel, aerde en zee dadelik |
Andreas Luchtenburg
Nieuwe
Hemels Spiegel waer door den hemel, aerde en zee dadelik
Andreas Luchtenburg ( Tholen , 1643, Rotterdam, 1709), scienziato secentesco a tutto campo si occupò di astronomia, matematica, geografia, cartografia, insegnò contabilità secondo il metodo italiano; partendo da una analisi critica dei calendari giuliano e gregoriano propose una sua ipotesi di riforma nota con il nome di "Luchtenburgse Kalender", stimò delle efemeridi che prevedevano l’eclissi di Sole del 6 dicembre 1695.
Opere
Nieuw Hemels-pleyn, waer op den loop des Hemels levendig wort vertoont, en byna van eeen yder kan geleert worden, Rotterdam, 1681
Verklaringe van de nieuwe aerds en hemel-spiegel, zijnde een plat hemels en aerds globus, Goddaeus, Rotterdam, 1684
Platte globus op alle polushooghten seer dienstigh voor Stuerlieden, J. Robijn, Amsterdam, 1684
Onderwyser van de nieuwe-wereld ofte plat hemels en aards-globus, weduwe van Henricus Goddaeus, Rotterdam, 1685
Kort Begryp van een Astronomische, Geometrische, Arithmetische en Navicularische Quadrant en Astrolabium Universale, 1688
De loop van de Rhijn en de Maes, door het vereenigde Nederland, 1691
Den opregten en noyt bekenden almanach, 1696
Nieuwe hemels spiegel waer door den hemel, aerde, en zee dadelik kan afgemeten werden, Cornelis Danckerts, Amsterdam, circa 1700
Noytbekende wonderlijke en al-overklimmende prognosticatie en tydwyser, 1701
Zon- en hemel-klaare, 1707
Da: Den opregten en
noyt bekenden almanachvoor 1696
La
tavola, realizzata nel periodo tra il 1688 e il 1700, misura cm 60 per 53,
riporta in proiezione polare equidistante equatoriale una mappa circolare di
Caso raro per le mappe del periodo mancano completamente i disegni dei personaggi mitologici pertanto le costellazioni vengono richiamate soltanto dal nome espresso in lingua latina. Sempre negli stessi anni e con lo stesso incisore, Jacobus Robyn di Amsterdam, presso il laboratorio di C. Danckerts, l’autore produsse un’altra mappa quasi identica alla presente dove però i disegni dei personaggi mitologici sono presenti. E’ possibile ipotizzare che la prima mappa, mancante anche del testo relativo alla dedica il cui cartiglio rimane vuoto e dell’intestazione riportante il Cum Privilegio, sia un modello di prova sul quale vennero poi definite le caratteristiche della seconda e definitiva tavola stampata da C. Danckerts.
I poli artici nelle due tavole
Cartigli senza e con dedica
Il reticolo di riferimento principale è quello avente come centro il polo nord equatoriale e comprende il circolo polare artico, il tropico del Cancro e quello del Capricorno, il cerchio dell’equatore ed i coluri. L’ascensione retta viene scandita sul circolo esterno di declinazione 40° con tacche ampie un grado, la declinazione è leggibile sul coluro equinoziale sempre con tacche di un grado ma limitatamente ad un segmento di 60° partente dal Polo Arcticus in direzione Occidens denominato Vjstien Duydsche Mylen. Partente dal centro di questo segmento e con raggio corrispondente alla distanza dal polo artico è tracciato un semicerchio, in direzione Septentrio, suddiviso in 90 parti, il cui uso non viene spiegato. Il reticolo eclittico è rappresentato dal relativo polo e dall’eclittica sulla quale viene posta una scala graduata con tacche ampie un grado di longitudine.
Vjstien Duydsche Mylen
Un terzo reticolo ha come riferimento l’Horizon Obliquus del luogo di osservazione con il relativo centro rappresentato dallo Zenit, anche questo cerchio porta una scala graduata con tacche di un grado. Passanti sullo Zenit sono tracciati tre archi di cerchio ognuno dei quali va ad intercettare in due punti opposti il cerchio dell’Orizon Obliquus.
Reticolo dell’Orizon Obliquus
Sei cerchi incentrati sul Polus Arcticus identificano altrettante probabili orbite planetarie, non spiegate, nella seguente successione: Mercurius omloopt dit in 88 dagen, Jupiter omloopt dit rond in 140 Maenden, Venus omloopt dit rond in 225 dagen, Dwen Aerdkloop in 365 dagen, Saturnus omloopt dit in 353 Maenden, Mars omloopt dit rond in 687 dagen. L’orbita di Mercurio è leggermente eccentrica rispetto alle altre.
Orbite dei pianeti
Nel perimetro esterno della mappa è posta un’altra scala graduata, relazionata alla declinazione del Sole, con tacche di un grado di ascensione retta, sulla quale sono posti i giorni ed i mesi secondo il calendario Gregoriano che permette di fare ipotesi, giorno per giorno, delle rispettive configurazioni celesti.
Negli angoli della tavola, simmetricamente rispetto al cartiglio del titolo, trovano posto due diagrammi riportanti rispettivamente il modello cosmologico planetario e le stagioni terrestri secondo la visione copernicana. Corredano infine la tavola alcune rappresentazioni di strumenti scientifici utilizzati per il computo del tempo e per la determinazione della posizione delle stelle sulla volta celeste. Questi ultimi elementi decorativi non sono presenti nella tavola riportante i personaggi mitologici dove vengono sostituiti da putti che interpretano la direzione dei venti principali. In quest’ultima troviamo inoltre, quale ulteriore differenza, il coluro solstiziale sul quale è posta una scala graduata con il passo di un grado.
Modelli cosmologici copernicani
LA TAVOLA SENZA I PERSONAGGI MITOLOGICI
https://www.swaen.com/zoomV5e.php?id=18621&referer=antique-map-of.php
LA TAVOLA COMPLETA DEI PERSONAGGI MITOLOGICI
https://catalogue.bnf.fr/ark:/12148/cb40673731w
https://gallica.bnf.fr/ark:/12148/btv1b8491006b
http://www.arthermitage.org/Prints/New-Celestial-Map-A-Training-Table.big.html
http://www.atlascoelestis.com/Kipry%201717%20base.htm
di FELICE STOPPA
LUGLIO 2013