Peter Neutard

 

Kurtze Delineation und Beschreibung Deß Grossen Cometen / so 16/26. Decembris zum erstenmal observirt worden. Aufgezeichnet und beschrieben von Petro Neütard, Med. & Math. Cult. von Memmingen ..., Memmingen? 1681

 

 

 

 

Peter Neutard

 

Kurtze Delineation und Beschreibung Deß Grossen Cometen / so 16/26. Decembris zum erstenmal observirt worden. Aufgezeichnet und beschrieben von Petro Neütard, Med. & Math. Cult. von Memmingen ..., Memmingen? 1681

 

 

 

La breve comunicazione di Neutard, pubblicata in proprio dall’autore, si distingue dalle numerose e consimili pubblicazioni del periodo vertenti sullo stesso tema per la cura tecnico-scientifica dell’incisione che la illustra, preceduta da una ampia e dettagliata pagina didascalica.

La tavola ed il breve testo vengono di seguito riprodotti per cortesia di e-rara che la presenta alla seguente pagina:

http://www.e-rara.ch/zuz/doi/10.3931/e-rara-51005

 

 

La cometa oggetto del testo di P. Neutard e che appare nella tavola per il giorno 16/26 dicembre 1680 (Calendario Giuliano/Calendario Gregoriano) venne scoperta da Kirch al telescopio il 14 novembre 1680 (giorno 4 nelle tavole, dove tutte le date anticipano di 10 giorni conformandosi ancora al calendario giuliano). Rimase visibile fino alla notte del 19 marzo 1681. Per la sua luminosità e l’estensione della coda viene ricordata come la Grande Cometa del 1680 o cometa di Kirch. E’ classificata con il codice C/1680 V1 e riporta inoltre il primato di essere il primo astro chiomato scoperto con l’ausilio di un telescopio. 

C/1680 V1 è uno degli astri chiomati più appariscenti che siano mai stati visti, al massimo della estensione la sua coda si estendeva per oltre 90°, venne riprodotta da diversi artisti, apparve su moltissimi fogli di informazione volante e venne studiata in tutta Europa da diversi astronomi: Friedrich Büttner da Danzica,  Jean de Fontaney da Parigi, Johann Heinrich Voigt da Amburgo, Jakob Honold da Ulm…  Venne studiata indipendentemente dal Padre Gesuita Eusebio Francesco Chini (Eusebius Franz Kühn) di Segno in Val di Non, che la osservò da Cadice durante il suo viaggio che lo avrebbe portato in missione nel nuovo mondo in California dove pubblicò il suo saggio scientifico firmandolo con il nome di Eusebio Francisco Kino.

Nella seguente pagina propongo un antologia di osservazioni storiche effettuate da tutto il mondo durante il suo passaggio prima nel cielo mattutino e poi in quello vespertino:

 

C/1680 V1

Antologia delle osservazioni di C/1680 V1, la grande cometa del  1680-1681, la cometa di Kirch e del Padre Gesuita Eusebio Francesco Chini.  

http://www.atlascoelestis.com/Cometa%201680%20base.htm

 

La tavola, 31 cm circa per 33, è costruita in proiezione polare equatoriale ed in visione concava. È priva di scale graduate e riporta del reticolo equatoriale solamente i segmenti di competenza della proiezione del circolo dell’Aequator (a.a.) e di quello del Tropicus Cancri (c.c.). Il reticolo eclittico è rappresentato dal solo arco di competenza dell’eclittica: Zodiacus (b.b.).

La cometa vi viene disegnata, completa di coda orientata, per il giorno 16/26 dicembre 1680 (Calendario Giuliano/Calendario Gregoriano), come era possibile vederla nelle ore subito dopo il tramonto nel cielo di Memmingen posizionata tra Ganymedes (Antinous) (h), Sagittarius (d) e Capricornus (e).

 

La cometa tra Ganymedes (Antinous) (h), Sagittarius (d) e Capricornus (e)

 

Manca la tabella delle magnitudini ma le stelle sono posizionate con precisione rispettandone la differenza in luminosità.

Le costellazioni disegnate nello scenario celeste sono quelle tolemaiche con l’aggiunta di Ganymedes (lettera h) e Fluss Tigris (ββ). Non sono riportati i loro nomi ma lettere identificatrici che vengono spiegate nell’ampia didascalia riportata nella pagina che precede la tavola.

La Via Lactea (ααα), che si divide in due parti nella costellazione del Cigno, è confinata entro a delle linee punteggiate. 

 

 

 

 

Il cielo stellato verso sud come era possibile vederlo da Memmingen alle ore 17.30 del 26 dicembre 1680

Sono riportate le stelle fino alla sesta magnitudine

Ricostruzione tramite Programma Perseus

 

 

Testo

 

 

 

 

Tavola

 

Didascalia

 

 

 

 

www.atlascoelestis.com

di  FELICE STOPPA

SETTEMBRE 2017