Tobias Nisslen |
Tobiæ Nissleni Helio-Cometes : oder kurtz- und einfältiger Bericht, so wol von dem entsetzlichen, zu Ende deß abgewicheneu 1680sten, und Anfang dieses nunmehr lauffenden 1681sten Jahrs, erschienenen Cometen : als auch dergleichen Schein- und Strahl-Sternen insgemein, Nahmen, Wesen, Lauff, Bedeutungen &c. das wahr-scheinlichste aus verschidenen Autoribus zusammengetragen. Im Jahr Christi. Non frVstra apparet, LVXItque CoMeta VerenDVs, Nuremberg 1681
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Tobias Nisslen
Tobiæ Nissleni Helio-Cometes : oder kurtz- und einfältiger Bericht, so wol von dem entsetzlichen, zu Ende deß abgewicheneu 1680sten, und Anfang dieses nunmehr lauffenden 1681sten Jahrs, erschienenen Cometen : als auch dergleichen Schein- und Strahl-Sternen insgemein, Nahmen, Wesen, Lauff, Bedeutungen &c. das wahr-scheinlichste aus verschidenen Autoribus zusammengetragen. Im Jahr Christi. Non frVstra apparet, LVXItque CoMeta VerenDVs, Nuremberg 1681
https://searchworks.stanford.edu/view/11920036
per cortesia di
L'esteso saggio di Tobias Nisslen (Ulm 1636 - Weiltingen 1710), teologo evangelico, astronomo e predicatore, conosciuto anche con lo pseudonimo di Agathus Carion, verte sulla grande cometa apparsa nel 1680-81: C/1680 V1 la cometa di Kirch e del Padre Gesuita Eusebio Francesco Chini:
http://www.atlascoelestis.com/Cometa%201680%20base.htm
Il testo, come in quasi tutti gli interventi di altri autori del periodo, verte non solo sul fenomeno astronomico in termini tecnici e sulla descrizione della sua posizione giorno per giorno, ma si dipana dalla sua storia mitologica fino all’aspetto religioso e predittivo di catastrofi.
L’esemplare che esaminiamo contiene tre tavole:
La prima, pieghevole, descrive la parte di volta celeste interessata dall’attraversamento della cometa, porta il titolo di Astromomischer Abriss, wieund in Welchenhimlischen Zeichen der Comet von den 16/26 Decembr. A. 1680 biss 6/16 febr. 1681 geloffen und Observiret worden: la doppia data indica gli stessi giorni secondo il calendario giuliano e quello della riforma gregoriana.
Le altre due tavole, non presenti in altre copie dello stesso volumetto, sono decorative e propongono la visione della cometa diretta verso il globo terrestre e la stessa che attraversa il cielo sopra un villaggio con tutta la sua coda dispiegata.
Astromomischer Abriss, wieund in Welchenhimlischen Zeichen der Comet von den 16/26 Decembr. A. 1680 biss 6/16 febr. 1681 geloffen und Observiret worden
È costruita in proiezione polare equatoriale ed in visione concava. Il reticolo principale è quello equatoriale rappresentato dal rispettivo polo, dal circolo polare, da quello del tropico del Cancro, dal circolo dell’equatore che fa da circonferenza esterna e dagli assi dei due coluri. Il reticolo eclittico è composto dalla parte visibile dell’eclittica, dal rispettivo polo e da assi di latitudine ogni 30° che dal polo eclittico si dirigono sul cerchio dell’equatore agli incroci con il quale viene indicato non la longitudine ma il segno zodiacale.
Polo artico dal quale si dipartono i coluri tra loro perpendicolari. Circolo polare
Aequator e circolo del tropico del Cancro
Ecliptica, Zodiaci pars
Polo nord eclittico e assi di latitudine tratteggiati
La carta è costruita per il centro Europa ed è orientata verso l’orizzonte nord- ovest nella direzione in cui sta sorgendo la costellazione di Hercules. Non è rappresentata tutta la volta celeste ma soltanto quella interessata dal passaggio della cometa della quale è tracciato l’orbita con una curva punteggiata tra Ganimedes e Aries. Altre due curve punteggiate delimitano l’Estremitas Austral e l’Estrem. Boreal del probabile sviluppo della coda della cometa.
Orizzonte nord- ovest
Percorso tratteggiato della cometa tra Ganimedes e Aries
L’Estremitas Austral e l’Estrem. Boreal
Le stelle sono distinguibili grossolanamente per magnitudine pur mancando la relativa scala e non sono denominate. Le costellazioni sono riconoscibile dal nome in latino e dal disegno del relativo personaggio mitologico. Tra quelle rappresentate troviamo quelle ora obsolete di Apis, di Cap. Medusae e di Antinous nominato però con il suo nome alternativo ma raro di Ganymedes.
Apis e Cap. Medusae
Ganymedes
di FELICE STOPPA
MARZO 2022