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André Noel Chrysologue de Gy

Planisphere céleste projeté sur le plan du parallele a l’équateur qui passe par le 33° degré de Déclination Australe tiré des deux grands Planispheres du R. P. Chrysologue de Gy, Capucin. Par le même auteur. 1779. Parigi

La tavola celeste, come viene anche indicato nel titolo, è il risultato di una semplificazione e della somma parziale dei due planisferi celesti prodotti dall’autore nel 1778:

Planisphere céleste boréal [et austral] projeté su le plan de l'équateur : avec l'approbation et sous le privilege de l'Académie Royale des Sciences / dédié et présenté au Roi, par le R.P. Chysologue de Gy, en Franche-Comté, Capucin 1778. Paris 1778

Inoltre, come si può leggere nella nota posta nella parte destra della tavola “ Il y à une petite brochure, par le même auteur, pour la description et pour les Usages de ce Planisphére.”,

saggio pubblicato nel 1779 dove il nostro planisfero lo possiamo trovare replicato come tavola allegata:

Planisphere Celeste Portatif in Extrait de l'abrégé d'astronomie du P. Chrysologue de Gy…Pour servir d'instruction relativement a deux petits planispheres par le mème auteur ; ouvrage mis à la portée des Commençans & mème des jeunes Gens qui desirent avoir quelqes connoissances d' Astronomie, Paris 1779

Non mancano comunque delle innovazioni rispetto alle tavole del 1778: ad esempio l’introduzione del Taureau de Poniatowskyi, costellazione ora caduta in disuso, e ideata da M. Poczobut, astronomo di corte del re di Polonia, soltanto due anni prima: nel 1777 (http://www.atlascoelestis.com/desu%20poczobut.htm).

Nella tavola sono riportate le stelle visibili ad occhio nudo e disegnate con 8 diversi simboli secondo lo schema Grandeurs des Ėtoiles riportato alla base del planisfero.

L’autore è molto attento a riportare oltre alle costellazioni tolemaiche tutte quelle ideate successivamente.

Posso citare come esempio Le Solitaire, ora desueta, da poco ideata da Pierre Charles Le Monnier nel 1776 (Presente comunque anche nel planisfero meridionale del 1778 del nostro autore) :

La costellazione della Lyra è doppiamente nominata Le Vautour (Avvoltoio) et La Lyre dando così un nome al volatile che, a partire dalla rappresentazione della costellazione introdotta da Hevelius nella sua Uranographia del 1690, porta lo strumento musicale:

Il planisfero è costruito in proiezione polare convessa e si estende dal suo centro occupato dal polo nord equatoriale celeste fino alla declinazione australe di -33° il cui cerchio fa da perimetro: ben segnalati, partendo dal centro, il circolo polare artico, il circolo del tropico del Cancro, quello dell’equatore e quello del tropico del Capricorno.

Sul cerchio dell’equatore è posta una scala graduata che misura l’ascensione retta al passo di un grado. La declinazione è leggibile al passo di 5° sull’asse del coluro solstiziale.

Altri due cerchi di declinazione posti rispettivamente a circa 41° e 48° indicano la fascia annuale zenitale per un osservatore posto in territorio francese:

Il reticolo eclittico è composto dal cerchio dell’eclittica graduato al passo di un grado di longitudine numerati ciclicamente da 0° a 30°e da raggi di longitudine partenti dal polo eclittico ogni 15°.

Sul perimetro sono poste le varie scale affinché la tavola possa essere utilizzata come astrolabio o Planisphere Celeste Portatif.

Planisphère Céleste Boréal Projeté Sur le Plan de l'Equateur e Planisphère Céleste Austral Projeté sur le Plan de L'Équateur, Paris 1852 circa