Ignace-Gaston Pardies

 Christopher Weigel

 

Globi Coelestis in sex tabulas planas redacti descriptio auctore R. P. Ignatio Pardies Societatis Iesu Mathematico. Excudit Norimbergae Christophorus Weigelius cum Privilegio S. C. M., Norimberga 1725 circa

 

 

 

 

Ignace-Gaston Pardies

Christopher Weigel

 

Globi Coelestis in sex tabulas planas redacti descriptio auctore R. P. Ignatio Pardies Societatis Iesu Mathematico. Excudit Norimbergae Christophorus Weigelius cum Privilegio S. C. M., Norimberga 1725 circa

 

 

 

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Le tavole che presento per cortesia di Barry Lawrence Ruderman

https://www.raremaps.com/archive/Maps/Celestial_&_Space/Celestial_Maps?order_by=title&page=1

https://www.raremaps.com/gallery/detail/65621/6-celestial-maps-globi-coelestis-in-sex-tabulas-planas-re-weigel

 

rappresentano la nuova edizione pubblicata intorno all’anno 1725 da Christopher Weigel dell’opera pubblicata per la prima volta da Ignace-Gaston Pardies a Parigi nel 1674.

 

 

Il gesuita francese I. G. Pardies ( 1636-1673), professore di matematica presso il College de Louis-le-Grand di Parigi, pubblica in Francia nel 1674 la prima edizione della raccolta di sei mappe che hanno il pregio di rappresentare tutta la volta celeste raccogliendo la posizione di 1481 stelle, tratte da cataloghi e rassegne di Keplero, Bayer e Riccioli, la cui posizione è calcolata per il 1673. Vi vengono raccolte 63 costellazioni: le 48 tolemaiche accompagnate da Columba, Coma Berenices, Antinous, le dodici meridionali segnalate da Keyser et Houtman, Lilium ( che appare per la prima volta in una mappa celeste identificando alcune stelle informatae dell’Ariete tolemaico) e Cruzero, le ultime due sono soltanto disegnate e non appaiono nell’elenco che accompagna le mappe. Gli astri sono graduati e suddivisi in sei magnitudini, vengono segnalate anche alcune nebulose  e diverse orbite di comete apparse tra il 1577 e il 1672 così come le seguenti Stelle Novae: 1596 in Cetus, 1600 in Cygnus, 1604 in Serpentarius, 1572 in Cassiopea.  I reticoli utilizzati sono sia quello di proiezione polare eclittica che quello di proiezione polare equatoriale, uno sovrapposto all’altro. Le linee di ascensione retta ed i cerchi di declinazione sono disegnati e numerati con intervalli di 10 gradi, così come  le linee di longitudine che  i cerchi di latitudine. I coluri degli equinozi e dei solstizi, l’eclittica e l’equatore riportano tacche ampie un grado. Nelle tavole inoltre troviamo sia i circoli polari che le linee dei tropici.

  La prima e l’ultima mappa sono dedicate ai due poli che vengono disegnati in proiezione gnomonica fino alla latitudine di 45 gradi, rispettivamente Nord e Sud. Il centro delle due mappe è occupato dai due poli equatoriali.

Le altre quattro mappe che hanno per centro l' incrocio tra i coluri e l’equatore celeste rispettivamente nel punto equinoziale primaverile e autunnale e in quello solstiziale invernale ed estivo, rappresentano la fascia di cielo a nord e sud della linea equatoriale per una ampiezza di 45°N e 45° S di declinazione e di 90° di ascensione retta.

Le mappe vere e proprie originali sono quadrate con lato di 44 centimetri , ognuna è accompagnata da due bande laterali che accolgono il commento dell’autore in lingua latina e francese, le dimensioni complessive delle tavole sono di cm 76,2 per 52. 

 

 

 

Intorno al 1725 Christopher Weigel pubblica a Norimberga una ulteriore edizione delle sei mappe, quasi identiche alle edizioni precedenti ( vi è disegnata anche Robur Carolinum ed il tragitto di comete apparse dopo il 1674) e soltanto leggermente più piccole, un quadrato di circa 36 cm di lato. C. Weigel ha  però l’accortezza di non incorniciare le carte celesti nel testo descrittivo che viene relegato in due tavole separate, in lingua latina, dove sono elencate 65 costellazioni.

Robur Carolinum

 

  

Comete 1680-81 e 1682

 

 

 

Le tavole

Introduzione

 

 

 

 

 

I

 

II

 

III

 

 

IV

 

V

 

 VI  

 

 

 

 

 

 

 

www.atlascoelestis.com

di  FELICE STOPPA

MARZO 2021