H. Sultzer

 

Figurliche Darstellung des erschrockenlichen Cometen/ wie solcher under der Elevatione Poli von 47. gr 30'. den 7.8.9.10.19.22.23.25. und 30. tag Christmonats styl. et diß 1664.jahrs gesehen worden, Schaffhausen? 1664-1665

 

 

 

 

H. Sultzer

 

Figurliche Darstellung des erschrockenlichen Cometen/ wie solcher under der Elevatione Poli von 47. gr 30'. den 7.8.9.10.19.22.23.25. und 30. tag Christmonats styl. et diß 1664.jahrs gesehen worden, Schaffhausen? 1664-1665

 

 

 

 

 

L’incisore del foglio volante che presento in questa pagina è H. Sultzer che nell’anno in cui apparve la cometa operava nella città Svizzera di Schaffhausen, località posta ad una latitudine quasi identica a quella indicata nel titolo. In questa città e nello stesso anno lavorò su altri libri tra i quali il Theatrum Historicum di Leonhardt Meyer per il quale realizzò la complessa antiporta.

 

 

      

Theatrum Historicum di Leonhardt Meyer: titolo e antiporta di H. Sultzer

 

 

 

La firma di H. Sultzer nelle due incisioni

 

Il foglio volante viene presentato per cortesia di e-rara che lo presenta alla seguente pagina dove però erroneamente viene citato come autore un altro incisore del periodo, Johann Jakob Sulzer:

http://www.e-rara.ch/zuz/doi/10.3931/e-rara-50577

 

La grande cometa descritta nel foglio volante attraversò i cieli della Terra nei mesi invernali del 1664-1665. Venne scoperta in Spagna il 17 novembre 1664 e rimase visibile fino all’ultima decade del febbraio 1665.

L’astro chiomato, oggi classificato con la sigla C/ 1664 W1, fu oggetto di decine di importanti studi da parte di osservatori, astronomi, poeti e curiosi di tutta Europa e di buona parte del mondo.

Diede lo spunto a Stanislaus Lubienietski per comporre il suo Theatrum Cometicum, forse il libro più bello mai scritto sul fenomeno delle comete, illustrato con decine di splendide incisioni realizzate da diversi artisti europei. Lo stesso Johannes  Hevelius la immortalò nel suo Prodromus Cometicus disegnando ed incidendo personalmente le tavole che lo corredano.

Fu osservata anche dal giovane Newton del quale ci rimangono degli appunti autografi che ne attestano le osservazioni.

 

Nella  pagina  che indico di seguito propongo una antologia di osservazioni che la ebbero come tema di studio:

 

Antologia delle osservazioni di C/1664 W1, la grande cometa del  1664-1665 di Hevelius e Lubienietzki  

 

http://www.atlascoelestis.com/Cometa%201664%20antologia%20base.htm

 

 

Il foglio volante, cm 31 per 37, è suddiviso in due parti: Nella parte superiore si trova la carta  con lo scenario celeste  dove fu possibile osservare l’astro chiomato dal giorno 7 al giorno 30 del dicembre 1664 (date secondo il calendario giuliano non ancora riformato che anticipa di dieci giorni le date di quello della riforma gregoriana). Nella parte inferiore vi è il testo descrittivo del fenomeno che non manca di soffermarsi a considerare gli aspetti ed i pronostici inquietanti e di cattiva sorte che in quel secolo si era soliti associare ai fenomeni cometari.

 

La tavola è costruita in proiezione cilindrica tangente all’equatore celeste ed è in visione concava. Ha come riferimento principale il reticolo eclittico del quale presenta tutta la proiezione boreale dell’ arco dell’eclittica compresa tra i due nodi degli equinozi. L’arco, ogni 60° di longitudine, è intercettato da raggi di longitudine che convergono verso la direzione del polo sud eclittico. Sull’arco eclittico è posta una scala graduata al passo di un grado di longitudine e numerata con progressione di dieci in dieci.

Il reticolo equatoriale presenta longitudinalmente alla tavola, tra Occidens e Oriens, la proiezione dell’equatore per una ampiezza di 180° di A.R, metà della circonferenza celeste totale, di modo che i due lati opposti della tavola vanno a coincidere con la proiezione del coluro equinoziale sul quale una scala graduata al passo di un grado permette di misurare la declinazione stellare per 23,5° verso nord e 28,5° verso sud. Il lato superiore della tavola, Septentrio, tangente all’eclittica, coincide con la proiezione del semicircolo del Tropicus Cancri. La proiezione del semicircolo del Tropicus Capricorni è disegnata nella parte meridionale della tavola.

Le stelle sono posizionate con precisione e sebbene manchi la scala delle grandezze sono suddivise in cinque classi di luminosità. Soltanto per alcune, che non coincidono sempre con le più luminose, è riportato il nome proprio: Cor Hydra, Pollux, Castor, Rigel.

 

   

Cor Hydra, Pollux, Castor, Rigel.

 

 

Le costellazioni presenti sono quelle tolemaiche della zona con l’aggiunta di Monoceros Unicornu, figura introdotta da Habrecht II, Bartsch e Plancius, e di quelle oggi non più utilizzate di Gallus e Nodus, la parte centrale del nastro che collega i due Pesci.

 

Monoceros Unicornu

 

 

Gallus e Nodus

 

La cometa vi viene riportata per i giorni indicati nel titolo del foglio volante, i primi e gli ultimi completa di coda dimensionata ed orientata. Una curva collega i punti delle osservazioni ricostruendo la traiettoria dell’astro.

 

La traiettoria della cometa dal 22 al 30 dicembre

 

 

Nella costellazione del Corvo viene disegnata inoltre la cometa apparsa nel 1618 e in Cetus Balena quella del 1585. Entrambi gli oggetti celesti furono significativi nel dibattito che si era acceso tra chi sosteneva che le comete fossero corpi celesti posti oltre l’orbita lunare e quelli che le ritenevano fenomeni atmosferici, vedi a tal proposito Miguel A. Granada, University of Barcelona, Spain, Adam Mosley, Swansea University, UK and Nick Jardine, Cambridge University, UK: Christoph Rothmann's Discourse on the Comet of 1585, Brill 2014.

 

 

Nel Corvo  la cometa apparsa nel 1618 e in Cetus Balena quella del 1585

 

 

Tavola

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

www.atlascoelestis.com

di  FELICE STOPPA

OTTOBRE 2017