Thomas Tegg, J. Shury |
Astronomy, Northern Hemisphere, Southern Hemisphere, London, Published by Thomas Tegg, 73, Cheapside Januari, 2nd, London 1826 |
Thomas Tegg, J. Shury
Astronomy,
Northern Hemisphere, Southern Hemisphere, London, Published by Thomas Tegg, 73,
Cheapside Januari, 2nd, 1826
Le due incisioni di J.
Shury, 15,2 x
Dall’esame della posizione delle stelle con il punto di intersezione
tra l’eclittica e la proiezione dell’equatore celeste si può verificare che
il cielo che vi viene rappresentato è quello del secondo secolo avanti Cristo,
essendoci una differenza di circa 30° rispetto alla rappresentazione del cielo
attuale.
Le
due tavole rappresentano pertanto il cielo dell’epoca di Eratostene e
manifestano inoltre caratteristiche proprie delle descrizioni contenute nei
testi dell’astronomo greco, quali il cavallo Pegaso (nominato Equus)
senza ali, il Sagittario sotto forma di satiro, la mancanza della Bilancia e del
Cavallino e la presenza della Chioma di Berenice. Queste stesse caratteristiche
le troviamo nelle tavole che corredano due opere importanti che traducono
l’opera di Eratostene:
Eratosthenis Catasterismi cum interpretatione latina et
commentario, Gottingae, 1795 di J. C. Schaubach,
http://www.atlascoelestis.com/Schaubach%20Pagina.htm
e
Eratosthenis,
Catasterismi, in Libraria Hermanniana, Francofurti ad Moenum 1816
di Friedrich Christian Matthiae,
http://www.atlascoelestis.com/Matt%20Pagina.htm,
alle cui rispettive pagine dedicate in Atlas Coelestis rimando per approfondire il rapporto tra l’iconografia delle tavole con il modello propugnato da Eratostene e l’indipendenza di questo modello da quello che ci proporrà due secoli dopo l’Almagesto di Tolomeo.
mancanza della Bilancia tra le chele dello Scorpione
Le due tavole rappresentano in proiezione polare equatoriale concava i due
emisferi celesti a partire dai rispettivi poli fino alla circonferenza
dell’equatore dove può essere letta l’A. R. con l’approssimazione del
grado. Sono presenti, uno sovrapposto all’altro, sia il reticolo di
riferimento equatoriale che quello eclittico.
Del
reticolo equatoriale oltre all’equatore sono presenti i poli, i circoli polari
e i due tropici, sui segmenti che collegano i poli con i punti relativi
all’equinozio primaverile è posta
una scala graduata al passo di un grado di declinazione.
Il
reticolo eclittico è più ricco ed oltre ai poli e all’arco di eclittica di
pertinenza dell’emisfero comprende raggi di longitudine ogni 10° e cerchi di
latitudine ogni 10°. I gradi di longitudine sono leggibile su di una scala al
passo di un grado posta sull’arco dell’eclittica.
Le stelle sono identificabili per magnitudine, probabilmente sette come indica la scala delle Magnitudes
of the stars posta nell’emisfero meridionale. Sono nominate secondo il
metodo di Bayer tramite lettere dell’alfabeto greco e di quelle principali è
riportato il nome proprio.
Nonostante le costellazioni elencate facciano riferimento al modello di Eratostene abbiamo nell’emisfero sud la presenza delle nuove costellazioni di Phoenix, Toucan, Pavo ed il disegno della Croce del Sud. Nell’emisfero boreale, oltre alle costellazioni con le caratteristiche sopra riportate, appare anche la costellazione di Caput Medusae.
La
voce dedicata a The London Encyclopaedia
1829 in Wikipedia
http://en.wikipedia.org/wiki/London_Encyclopaedia_(1829)
Il
terzo volume dell’enciclopedia contenente la voce Astronomy digitalizzato:
https://archive.org/details/londonencyclopa19unkngoog
Leggi
anche: A New
Royal and Universal Dictionary of Arts
and
Sciences,
http://www.atlascoelestis.com/Universal%20dictionary%20pagina.htm
Northern Hemisphere
Southern Hemisphere
Elenco delle costellazioni, non ha riscontro con le tavole
Le altre tavole
di FELICE STOPPA
AGOSTO 2014