Gilles e Didier Robert de Vaugondy |
Hémisphère
Céleste Arctique ou Septentrional calculé et construit pour l’année
1763. Hémisphère Céleste Antarctique ou Austral… ,
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Gilles e Didier Robert de Vaugondy
Hémisphère
Céleste Arctique ou Septentrional calculé et construit pour l’année 1763. Hémisphère
Céleste Antarctique ou Austral…
,
R. de Vaugondycon suo figlio Didier, Géographe ordinaire du Roi, pubblica i due grandi planisferi celesti nel 1763, soltanto sei anni dopo la prima edizione della sua opera maggiore, l’Atlas Universel, un atlante geografico mondiale di grandi dimensioni, cm 56 per 44, contenente ben 108 tavole, capolavoro dell’epoca.
Atlas Universel
Le
due grandi tavole celesti, cm 67,5 per 64, prodotte con la tecnica
dell’acquaforte in color nero e rosso su due grandi fogli di cm 100 per 67,5,
riproducono i due emisferi in proiezione polare stereografica ed in visione
convessa.
Sebbene
il centro della proiezione sia rappresentato dalla proiezione dei poli celesti
equatoriali, gli autori hanno scelto come riferimento principale il reticolo
eclittico rappresentato dai relativi poli, da
circoli di latitudine ogni 10°, da
archi di longitudine ogni 30° e dal cerchio dell’eclittica intorno alla quale
il reticolo si infittisce per sette gradi a nord e a sud formando una fascia
quadrettata al passo di un grado che mette in evidenza la zona celeste dove è
possibile osservare i pianeti.
La fascia percorsa dai pianeti tra Le Sagittaire e Le Scorpion
Il
reticolo equatoriale comprende i poli, i circoli polari, i tropici, l’equatore
ed i coluri.
Sui
coluri equinoziali è posta una scala graduata che misura la declinazione al
passo di un grado. L’ascensione retta può essere letta sul perimetro delle
tavole dove sono poste tre scale: una divisa in gradi, al passo di un quarto di
grado, una divisa in ore e minuti, al passo di un minuto e l’ultima che
riporta l’intero anno solare scandito per mesi e giorni, questi divisi in
mezze giornate. Per l’emisfero artico, in corrispondenza con il coluro
equinoziale autunnale, sulle tre scale si leggono rispettivamente i 180° di
A.R. le XII ore di A. R. e la data del 22,8 settembre.
Equinozio autunnale o punto Omega, luogo di incontro tra il coluro equinoziale, l'eclittica e l'equatore celeste
In
entrambe le tavole una curva punteggiata
denominata Horizon
de Paris permette di determinare giorno per giorno le stelle che a Parigi
toccano l’orizzonte a Nord per l’emisfero artico e l’orizzonte a sud per
quello antartico.
Horizon de Paris nell'emisfero antartico
Le
stelle vi sono poste fino alla sesta grandezza, riconoscibili da altrettanti
simboli, e sono calcolate per il
1763. Sono denominate da lettere dell’alfabeto greco e romano secondo
il metodo di Bayer. Un ulteriore settimo simbolo identifica le Nébuleuses.
Il
confine delle costellazioni è determinato da una linea continua ma gli autori
non rinunciano a disegnare , delicatamente e con un inchiostro rosso, i
personaggi mitologici che le identificano. Vi sono riportate quelle di origine
tolemaica con l’aggiunta di tutte quelle ideate successivamente fino al 1764.
Sono nominate in lingua francese e curiosamente ulteriormente suddivise con nomi
che corrispondono ai particolari anatomici del personaggio.
Alramech e la suddivisione anatomica di le Bouvier
Numerosissimi
i nomi propri delle singole stelle anche se in alcuni casi vengono utilizzati
non proprio quelli canonici: per esempio nel
le Bouvier troviamoAlramech
anziché Arcturus.
Ben
delineato è il percorso de la Voye lactée.
Lascio
come esercizio al lettore il compito di identificare oggetti celesti particolari
come ad esempio la Nouvelle en
la Nouvelle en
Il planisfero artico è analizzabile al seguente indirizzo della BNF:
http://catalogue.bnf.fr/ark:/12148/cb40673740v
Quello antartico sul sito di Paulus Swaen che l’ha messo in vendita nel dicembre del 2016:
http://www.swaen.com/item.php?id=7001
TAVOLE
ORBIS VETUS
da
Atlas Universel
Hémisphère Céleste Arctique ou Septentrional
Un'altra copia (1763):
https://gallica.bnf.fr/ark:/12148/btv1b53093651t/f1.item.r=ciel%20carte.zoom
Hémisphère Céleste Antarctique ou Austral
Un'altra copia (1763):
https://gallica.bnf.fr/ark:/12148/btv1b530936528/f1.item.r=ciel%20carte.zoom
L’officina
tipografica di de Vaugondy produsse anche globi celesti e terrestri:
Di Didier Robert de Vaugondy
esamina anche:
Globe céleste en douze fuseaux, Paris 1763
http://www.atlascoelestis.com/Vaugondy%20globe%201763.htm
di FELICE STOPPA
GENNAIO 2017