Didier Robert de Vaugondy

 

Globe céleste en douze fuseaux, Paris 1763

 

 

 

 

 

Didier Robert de Vaugondy

 

 

Globe céleste en douze fuseaux, Paris 1763

 

 

 

 

D. R. de Vaugondy diresse con suo padre Gilles Robert de Vaugondy  un laboratorio grafico-editoriale a Parigi in Quai de l’Horloge du Palais, près le Pont-Neuf .

In un loro catalogo del 1777, che di seguito propongo, possiamo esaminare l’ampia produzione di carte e strumenti geografici che vi avevano prodotto:

 

Catalogue des ouvrages qui composent le fonds de Géographie du Sieur Robert de Vaugondy, Géographe ordinaire du Roi, du feu Roi de Pologne, Duc de Lorraine & de Bar, Associé de l’Académie Royale des Sciences & Belles-Lettres de Nancy, & Censeur Royal. A Paris, Quai de l’Horloge du Palais, près le Pont-Neuf, 1777

 

 

 

D. R. de Vaugondy, ottenuto nel 1750 il titolo di geografo ordinario reale di Luigi XV, produsse su commissione dello stesso re nel 1751 una coppia di grandi globi, terrestre e celeste, del diametro di 18 pouces, misura equivalente a circa 45,5 cm. I due strumenti furono presentati al re accompagnati da una copia speciale della sua celebre opera sull’uso degli stessi: Usages des Globes, Paris 1751

 

 

 

I due globi furono recensiti ed elogiati in un articolo apparso sul numero dell'agosto 1752 del periodico Mercure de France:

 

 

 

Il globo celeste, che era stato inciso da Gobin, venne riprodotto in una nuova edizione nel 1764 e poi ancora nel 1773 con l’aggiunta delle nuove costellazioni che Lacaille aveva presentato nel numero dell’ Histoire  de l’Académie Royale des Sciences del 1756,

 

http://www.atlascoelestis.com/88%20lacaille.htm

 

Globe céleste dressé par ordre du Roi en 1751. Nouvelle édition augmentée des constellations de Lacaille / par Didier Robert de Vaugondy, edizione del 1764

per cortesia di BnF,

 

http://gallica.bnf.fr/ark:/12148/btv1b55008721c/f1.item.zoom  

 

Particolari ed ingrandimenti

 

 

 

 Vedi anche per cortesia di BNF:

 

Didier  Robert de Vaugondy, Parigi 1754

http://www.atlascoelestis.com/Vaugondy%201764.htm

https://gallica.bnf.fr/ark:/12148/btv1b550087611.r=ciel%20carte?rk=6738230;4

https://gallica.bnf.fr/ark:/12148/btv1b550087611/f1.item.r=ciel%20carte.zoom

https://gallica.bnf.fr/ark:/12148/btv1b550087611/f2.item.r=ciel%20carte.zoom

https://gallica.bnf.fr/ark:/12148/btv1b550087611/f3.item.r=ciel%20carte.zoom

https://gallica.bnf.fr/ark:/12148/btv1b550087611/f4.item.r=ciel%20carte.zoom

https://gallica.bnf.fr/ark:/12148/btv1b550087611/f5.item.r=ciel%20carte.zoom

 

 

 

 

 

 

Di seguito esaminiamo dello stesso autore il progetto di un grande globo celeste redatto su quattro  fogli manoscritti, 40 cm per 60, depositati ora presso la BnF che ringrazio per la cortesia concessami di riprodurli.

I documenti sono esaminabili alla seguente pagina:

http://gallica.bnf.fr/ark:/12148/btv1b55004925j

 

I quattro fogli manoscritti sono incompleti e non definitivi: presentano il disegno del personaggio mitologico della costellazione sul quale le stelle sono parzialmente riportate, rispettando si la posizione relativa ma non la loro effettiva grandezza.

Degli appunti posti a mano dall’autore indicano all’incisore come dovrà comportarsi rispetto a certe soluzioni grafiche: in relazione ad esempio a certe costellazioni introdotte di recente, che dovranno distinguersi da quelle di origine tolemaica, de Vaugondy indica di tracciarle tramite un trait simple.

 Un trait simple per tracciare la nuova costellazione di Camelopardalis

 

Ogni foglio propone tre fusi celesti disegnati in proiezione polare eclittica ed in visione convessa, tangenti tra loro sulla proiezione dell’eclittica. Ogni fuso è ampio 30° in longitudine.

L’unione dei quattro fogli riproduce tutto il cielo stellato ad esclusione delle due piccole calotte intorno ai poli eclittici che, una volta incollati i fusi sopra un globo, coinciderebbero con gli eventuali fori di uscita dell’ asse polare eclittico.

 

Il reticolo equatoriale è rappresentato dalla sola proiezione del circolo equatoriale e da alcuni tratti dei coluri e dei circoli tropicali.

 

 

Sviluppo delle quattro tavole

 

 

 

 

Tavola I

 

 

 

 

 

Tavola II

 

 

Tavola III

 

 

 

 

Tavola IV

 

 

 

 

Per un approfondimento sulle opere e la vita di D. R. de Vaugondy leggi la seguente pagina tratta dal libro di Monique Pelletier, Cartographie de la France et du monde de la renaissance au siècle des lumiere, Editions de la Bibliothèque nationale de France, Paris 2002

 http://books.openedition.org/editionsbnf/1063?lang=it

 

 

Di Gilles e Didier Robert de Vaugondy esamina anche:

 Hémisphère Céleste Arctique ou Septentrional calculé et construit pour l’année 1763. Hémisphère Céleste Antarctique ou Austral… , Paris 1764

http://www.atlascoelestis.com/Vaugondy%201764.htm

 

 

 

 

 

www.atlascoelestis.com

di  FELICE STOPPA

GIUGNO 2018