Georg Samuel Virling |
Der wackere Stab des Herren, oder Frischgrünende, und zur Straffe bereitete Ruthe, Jeremiæ cap.I. vers.II. über die, in Sünden und Sicherheit schlaffende Welt-Menschen: vorgestellet durch den Am 18. (28_ Decembr. dieses zu End laufenden 1680. Jahres, mit viel grösserem, als erstmals; daher desto mehr erschrecklicherm Schwantz oder Schweiff, hervorstrahlenden Cometen : Welchen ... Seinem, durch etliche Himmels-Zeichen oder Sternen-Bilder sich erstreckenden Lauff nach, vom Anfang, biss zum Ende, nebens Herrn Hiob Lüdolffs Observationibus, dem Abriss nach, erstlich entworffen: hernach ... einen kurtzen, noch nöthigen Bericht beygethan: Endlich eine besondere Abbildung derer, von A. 1652. biss daher erschienen Scwantz- und Haar-Sternen, Erfurt 1681 e seconda edizione Würzburg 1681
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Georg Samuel Virling
Der wackere Stab des Herren, oder Frischgrünende, und zur Straffe bereitete Ruthe, Jeremiæ cap.I. vers.II. über die, in Sünden und Sicherheit schlaffende Welt-Menschen: vorgestellet durch den Am 18. (28_ Decembr. dieses zu End laufenden 1680. Jahres, mit viel grösserem, als erstmals; daher desto mehr erschrecklicherm Schwantz oder Schweiff, hervorstrahlenden Cometen : Welchen ... Seinem, durch etliche Himmels-Zeichen oder Sternen-Bilder sich erstreckenden Lauff nach, vom Anfang, biss zum Ende, nebens Herrn Hiob Lüdolffs Observationibus, dem Abriss nach, erstlich entworffen: hernach ... einen kurtzen, noch nöthigen Bericht beygethan: Endlich eine besondere Abbildung derer, von A. 1652. biss daher erschienen Scwantz- und Haar-Sternen, Erfurt 1681 e seconda edizione Würzburg 1681
La grande cometa studiata da Virling nel saggio che presento in questa pagina venne scoperta da Kirch al telescopio il 14 novembre 1680 (giorno 4 in quelle tavole che anticipano le date di 10 giorni conformandosi ancora al calendario giuliano). Rimase visibile fino alla notte del 19 marzo 1681. Per la sua luminosità e l’estensione della coda viene ricordata come la Grande Cometa del 1680 o cometa di Kirch. E’ classificata con il codice C/1680 V1 e riporta inoltre il primato di essere il primo astro chiomato scoperto con l’ausilio di un telescopio.
C/1680 V1 è uno degli astri chiomati più appariscenti che siano mai stati visti, al massimo della estensione la sua coda si estendeva per oltre 90°, venne riprodotta da diversi artisti, apparve su moltissimi fogli di informazione volante e venne studiata in tutta Europa da diversi astronomi: Friedrich Büttner da Danzica, Jean de Fontaney da Parigi, Johann Heinrich Voigt da Amburgo, Jakob Honold da Ulm… Venne studiata indipendentemente dal Padre Gesuita Eusebio Francesco Chini (Eusebius Franz Kühn) di Segno in Val di Non, che la osservò da Cadice durante il suo viaggio che lo avrebbe portato in missione nel nuovo mondo in California dove pubblicò il suo saggio scientifico firmandolo con il nome di Eusebio Francisco Kino.
Nella pagina che indico di seguito presento una antologia delle sue osservazioni:
Antologia delle osservazioni di C/1680 V1, la grande cometa del 1680-1681, la cometa di Kirch e del Padre Gesuita Eusebio Francesco Chini.
http://www.atlascoelestis.com/Cometa%201680%20base.htm
Il testo di Georg Samuel Virling von Eisenach
https://digital.staatsbibliothek-berlin.de/werkansicht?PPN=PPN796389691&view=overview-tiles
è illustrato da due incisioni su rame firmate da Johann Borcking:
La prima
verte sulla cometa del 1680 e ne indica la traiettoria tra le costellazioni di Virgo e Andromeda unendo in una curva la posizione di nove diverse osservazioni numerate da lettere dell'alfabeto.
La cometa in Andromeda
La zona di cielo è molto ampia e l’autore la presenta in proiezione convessa disegnata su due porzioni dell’ emisfero boreale tangenti tra loro sull’eclittica nel punto attraversato dal Colurus Solstitiorum. Oltre all’eclittica ed al coluro vi vengono evidenziati due segmenti della porzione del cerchio dell’equatore ed un reticolo eclittico che evidenzia le latitudini e le longitudini. Poche sono le stelle indicate limitandosi solo a quelle in Cygnus e Cassiopeia. Tutte le altre costellazioni presentano, in posizione corretta, soltanto il disegno del relativo personaggio mitologico.
La seconda tavola
serve da confronto tra la cometa del 1680 con quella apparsa nel 1652 (C/1652 Y1, vedi Cassini http://www.atlascoelestis.com/Cassini%201652.htm e Weigel http://www.atlascoelestis.com/Weigel%20cometa%201652%201653.htm) ed è illustrata tra le costellazioni di Antinous, Pegasus, Andromeda, Perseus, Taurus, Cetus ed Eridanus. Il cielo stellato di questa ultima tavola riporta pochissime stelle, in particolare quelle di Cygnus, Delphinus e Cassiopeia nella quale è ancora indicata la Nova Stella A:1572. Le altre costellazioni, pur essendo posizionate correttamente, sono rappresentate dal solo disegno del personaggio mitologico.
Nova Stella A:1572
L’opera di Virling vide una seconda edizione pubblicata a Würzburg nello stesso anno 1681 dove però le due tavole vennero riunite in una unica pagina in formato più piccolo mantenendo comunque tutte le precedenti informazioni.
https://archive.thulb.uni-jena.de/ufb/receive/ufb_cbu_00006019?derivate=ufb_derivate_00005297
https://archive.thulb.uni-jena.de/ufb/rsc/viewer/ufb_derivate_00005297/Math-4-00123-124-21_0009.tif
La prima tavola della prima edizione
La seconda tavola della prima edizione
La tavola della seconda edizione
https://archive.thulb.uni-jena.de/ufb/rsc/viewer/ufb_derivate_00005297/Math-4-00123-124-21_0009.tif
Per visionare testi antichi sulle comete consulta la pagina
in
http://kallimachos.de/fachtexte/index.php/Kometen
di FELICE STOPPA
MARZO 2020