Johann Heinrich Voigt |
Cometa Matutinus & Vespertinus, Hamburg 1681 |
Johann Heinrich Voigt
Cometa Matutinus & Vespertinus, Hamburg 1681
La carta celeste che presentiamo accompagna il volumetto che raccoglie le considerazioni, anche di
tipo astrologico, che Voigt redasse dopo l’osservazione della doppia grande
cometa del novembre e dicembre 1680 e gennaio 1681. Il fenomeno fu argomento di
attenta considerazione anche da parte di Halley e Newton, in particolare rispetto al fatto di considerare l’apparizione vespertina e quella mattutina
relativa ad un unico oggetto celeste o a due distinte comete: nel primo caso si
sarebbe dovuto abbandonare l’ipotesi che le comete si muovessero in linea
retta, come si sospettava fino a quel momento, in favore di un movimento più
complesso, il cui modello doveva essere costruito, atto a descrivere il fenomeno
della seconda ipotesi.
Sebbene la tavola di Voigt risulti a prima vista una unica visione del cielo stellato per un determinato momento ad un esame più attento ci si accorge che vi vengono rappresentati due diversi scenari accostati uno all’altro: l’autore li separa utilizzando due linee parallele punteggiate in corrispondenza del decimo grado di longitudine posto all’interno del segno zodiacale del Sagittario. La parte a sinistra della doppia linea, Cometa Vespertinus, rappresenta lo scenario della cometa per le sere dal 17 dicembre 1680 al 14 gennaio 1681 appena dopo il tramonto, la parte a destra, Cometa matutinus, quello per le mattine dal 19 al 21 novembre del 1680. La fascia in longitudine compresa tra gli ultimi 10 gradi del segno della Bilancia, tutta la zona di quello dello Scorpione e i primi dieci gradi del segno del Sagittario, è priva di stelle, corrisponde infatti alla zona di cielo occupata dal Sole in quel periodo.
Zona priva di stelle
La tavola è un rettangolo (11,7 x 28,5 cm) che riproduce il cielo interessato dal fenomeno in proiezione polare eclittica
concava, l’eclittica è il segmento AB che l’attraversa dal segno zodiacale
del Toro a quello della Vergine, è delimitata in longitudine da una scala
graduata con il passo di cinque gradi di longitudine e in latitudine da una
scala graduata, sempre di cinque gradi, dagli 80° di latitudine nord ai 30 di
latitudine sud. La cometa vi appare, con la sua coda attentamente riprodotta,
per il suo periodo serale sempre con latitudine boreale, sempre con latitudine
australe per il periodo precedente l’alba.
Nella tavola
le costellazioni, nominate in latino, sono prive del disegno del personaggio
mitologico che le rappresenta che viene però ricordato definendo le posizioni
delle stelle attraverso le loro ubicazioni anatomiche: Cygnus-Ala Superior, Cap. Cephei, Genu
Antinoi, Pes Ophiuchi…
Nella tavola viene citata la costellazione non tolemaica di Antinoo, le stelle sono identificate da simboli distinti per magnitudine, manca però la relativa scala, alcune sono ricordate col nome proprio: Algol, Arcturus, Spica, Mirach…. e, nella costellazione di Cassiopea, con una grande stella cerchiata, è ricordata la Nova del 1572: Locus Stellae mirabil. Ao 1572.1573.
La Nova del 1572
La cometa osservata da Voigt ora viene definita come la C/1680 V1 e ricordata con il nome del suo scopritore, Gottfried Kirch, vedi:
http://en.wikipedia.org/wiki/Great_Comet_of_1680
http://www.jwwerner.com/history/Comet.html
Bibliografia:
Basil Brown: Astronomical Atlases, Maps & Charts, pagina 44, London 1932
Cometa matutinus
Il cielo all'alba del 20 Novembre 1680, ricostruzione da programma Perseus
Cometa Vespertinus
La cometa nel cielo di Rotterdam in una stampa d'epoca
La Tavola
Im Gebrauch mus das Angesicht gegen Sud-Westen gekehret, die Figur über sich gehalten, und gleich als der Himmel angesehen werden
Joachim Wichmann fecit. Hamb.
https://searchworks.stanford.edu/view/11920021
Per cortesia di
Bibliothek Hamburg
consulta l'intero volume di Voigt
Di Voigt consulta anche
http://www.atlascoelestis.com/Voigt%201677%20base.htm
e
http://www.atlascoelestis.com/Voigt%201676%20base.htm
La cometa del 1680/1681 fu oggetto di studio anche da parte del Padre Gesuita Eusebio Francesco Chini (Eusebius Franz Kühn) di Segno in Val di Non, che la osservò da Cadice durante il suo viaggio che lo avrebbe portato in missione nel nuovo mondo in California dove pubblicò il suo resoconto con il nome di Eusebio Francisco Kino. Nella tavola, che di seguito riportiamo con la copertina del libro, è importante notare come il tragitto della cometa la indichi come un fenomeno unico sia per il periodo in cui fu vista al mattino che dopo il tramonto. http://it.wikipedia.org/wiki/Eusebio_Francesco_Chini
Sulla stessa cometa vedi anche
Jakob Honold
Novus hominum excitator. Das ist: Kurze Worstellung...Cometen ... 1680
http://www.atlascoelestis.com/Honold%20novus%201680%20base.htm
OSSERVAZIONI DI
ALTRI ASTRONOMI
C/1680 V1
Antologia delle osservazioni di C/1680 V1, la grande cometa del 1680-1681, la cometa di Kirch e del Padre Gesuita
Eusebio Francesco Chini.
http://www.atlascoelestis.com/Cometa%201680%20base.htm
di FELICE STOPPA
FEBBRAIO 2014