Autore da identificare |
Vorstellung des. den 8 Christm. 1664 bey [bei] früher Morgenzeit zu Zürich gesehen sehr grossen Cometsternens, Zurigo 1664-1665
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Autore da identificare
Vorstellung des. den 8 Christm. 1664 bey [bei] früher Morgenzeit zu Zürich gesehen sehr grossen Cometsternens, Zurigo 1664-1665
Nel volume N° 19 del 1874 della rivista di scienze naturali
Il paragrafo 138 è intitolato Abbildungen der Cometen von 1664 und 1680. – Von Prof. Wolf geschenkt.
Le due tavole, identificate dallo stesso titolo
del 1874, sono ancora oggi reperibili in coppia e sono archiviate presso l’Image
Archiv ETH Bibliothek Zürich che le propone
alle seguenti pagine del proprio sito:
http://ba.e-pics.ethz.ch/latelogin.jspx?records=:3275&r=1494754897432#1494754906635_1
La tavola relativa alla cometa del 1664 porta il
titolo Vorstellung
des. den 8 Christm. 1664
bey [bei] früher Morgenzeit zu Zürich gesehen sehr grossen Cometsternens.
Quella del 1680 il seguente:
Eygendlicher Abriss des Anno 1680 entstandenen Cometen. La
xilografia contiene un commento al
fenomeno celeste curato da P. Megerlin.
Vorstellung des. den 8 Christm. 1664 bey [bei] früher Morgenzeit zu Zürich gesehen sehr grossen Cometsternens, Zurigo 1664-1665
La tavola, cm 28 per 18, di autore sconosciuto, viene citata anche a pagina 418 di un annuario-calendario zurighese edito tra il 1774-77 e curato da David von Moos: Astronomisch-politisch-historisch und kirchlicher Calender für Zürich.
Si compone di due parti ben distinte: La carta celeste che riporta la cometa per il solo giorno indicato dal titolo, l’otto di dicembre secondo il calendario giuliano non ancora riformato ( dieci giorni in meno rispetto alla stessa data riformata del calendario gregoriano), seguita da un commento composto da citazioni tratte dall’ Antico e dal Nuovo Testamento Biblico che illustrano il pensiero cristiano sul fenomeno cometario: Christliche zedanken uber obigen Comet-Sternen.
L’astro
chiomato che vi viene rappresentato, oggi classificato con la sigla C/
1664 W1, venne scoperto in Spagna il 17 novembre 1664 (Calendario
gregoriano) e rimase visibile fino all’ultima decade del febbraio 1665.
Fu oggetto di
decine di importanti studi da parte di osservatori, astronomi, poeti e
curiosi di tutta Europa e di buona parte del mondo.
Diede
lo spunto a Stanislaus Lubienietski per comporre il suo Theatrum
Cometicum, forse il libro più bello mai scritto sul fenomeno delle comete,
illustrato con decine di splendide incisioni realizzate da diversi artisti
europei. Lo stesso Johannes Hevelius lo immortalò nel suo Prodromus
Cometicus disegnando ed incidendo personalmente le tavole che lo
corredano.
Fu
osservato anche dal giovane Newton del quale ci rimangono degli appunti
autografi che ne attestano le osservazioni.
Questi e altri lavori degli astronomi dell’epoca possono essere consultati nella seguente pagina, antologia dedicata alla cometa:
http://www.atlascoelestis.com/Cometa%201664%20antologia%20base.htm
La
nostra carta rappresenta la zona di cielo teatro della cometa visibile prima del
sorgere del Sole del giorno 8/18 dicembre 1664 ed è costruita in visione
concava ed in proiezione polare equatoriale.
La cometa, con la lunga coda orientata, è posta tra la testa del Corvus ed una delle anse del Crater Vas. Completano la zona di cielo osservata le porzioni di competenza del Leone, dell’Idra e della Vergine.
La cometa
Le stelle sono posizionate con precisione pur non rispettando in pieno le differenze di magnitudine. L’unica stella nominata è Spica Virginis.
Spica Virginis
TAVOLA
di FELICE STOPPA
AGOSTO 2017