Eustachio Zanotti, Petronio Matteucci

Osservazioni sopra la cometa dell'anno MDCCXXXXII fatte nella specula dell'Istituto delle Scienze di Bologna Ne' mesi di Marzo, e Aprile da Eustachio Zanotti Professore d'astronomia e da Petronio Mateucci Sostituto nella professione astronomica, Bologna 1742 o 1743

 

 

 

Eustachio Zanotti, Petronio Matteucci

 

 

Osservazioni sopra la cometa dell'anno MDCCXXXXII fatte nella specula dell'Istituto delle Scienze di Bologna Ne' mesi di Marzo, e Aprile da Eustachio Zanotti Professore d'Astronomia e da Petronio Mateucci Sostituto nella professione astronomica, Bologna 1742 o 1743

 

 

  

 

 

La tavola calcografica dell’itinerario della cometa disegnata da Giovanni Fabbri, allegata al testo di Zanotti e Matteucci, viene pubblicata per cortesia di Gallica Bibliothèque Numerique:

  http://gallica.bnf.fr/ark:/12148/btv1b26002215/f1.zoom

 

L’astro chiomato, ora denominato C/1742 C1, è una cometa non periodica che i due astronomi bolognesi riuscirono ad osservare la prima volta soltanto la notte del 4 marzo nella costellazione dell’Aquila: Il perdurare del cattivo tempo su Bologna aveva impedito nei giorni precedenti ai due osservatori di verificare la sua presenza  già annunciata da altri astronomi.  Cassini infatti, in La Comete du mois de Mars 1742,  pubblicato nel volume del 1745 dell’Histoire de l’acadèmie royale des sciences, ne attribuisce la scoperta a M. Grant che la osservò nella costellazione di Antinous la notte del 2 marzo, http://www.atlascoelestis.com/Cass%201742.htm.

Zanotti e Matteucci seguirono l’astro ed il suo percorso, determinandone le caratteristiche e le posizioni, fino al 15 di aprile e ne fanno un ampio resoconto nel breve testo di 24 pagine che di seguito propongo.

Questo è suddiviso in tre parti: nella prima si discute sulla natura della cometa, sulla sua possibile periodicità e sulla sua traiettoria. Questa viene ritenuta parabolica intorno al Sole e gli autori descrivono il metodo di determinarla utilizzando i dati quantitativi di posizione di tre distinte osservazioni: il metodo è lo stesso utilizzato e ideato da Newton.

Nella seconda parte, giorno per giorno, viene descritta la posizione della cometa, l’ampiezza e la direzione della coda, le particolarità del nucleo e della chioma osservabili al telescopio. 

Per la determinazione della posizione dell’astro vengono utilizzati due strumenti: un micrometro accompagnato al telescopio che riduce la posizione della cometa a quella di stelle visibili nello stesso campo o ad esso prossime e la cui posizione è già conosciuta, ed un grande quadrante, di produzione inglese appena acquisito dalla specola, con il quale viene determinata l’altezza sull’orizzonte della cometa, dopodiché, bloccato rigidamente lo strumento sullo stesso meridiano, come si farà successivamente con i telescopi dei passaggi, si aspetterà il passaggio su questo di una stella la cui posizione sia già determinata e, per differenza nei tempi del passaggio tra questa stella e l’astro chiomato, si sarà in grado di determinare anche la posizione in longitudine di quest’ultimo. L’uso di questo complesso metodo era obbligato dal numero limitato di stelle, specialmente nella zona intorno al polo celeste eclittico, di cui all’epoca di Zanotti si conosceva con esattezza la posizione celeste e la cui mancanza di dati non permetteva di utilizzare il micrometro.

In questa seconda parte gli autori descrivono inoltre il metodo utilizzato per determinare della cometa un suo moto di parallasse terrestre che permette loro di stimare la sua distanza dal nostro pianeta, dalla Luna e dal Sole utilizzando come unità di misura il semidiametro terrestre:

Giorno 19 Marzo: Distana della Cometa dal Sole pari a 20268 semidiametri terrestri, distanza della Terra dal Sole pari a 20450 semidiametri terrestri.

Nella terza e ultima parte gli astronomi affermano di non ritenere periodico il movimento della cometa non avendo trovato nella letteratura conosciuta altre comete con gli stessi parametri orbitali. 

La tavola calcografica  di Fabbri, scenario del viaggio della cometa  dalla costellazione dell’Aquila a quella di Cefeo, è costruita in proiezione polare eclittica, la visione è concava. Si presenta come un rettangolo di cielo la cui escursione in latitudine è di oltre 105°.

Il reticolo di riferimento comprende una linea di longitudine passante per il polo eclittico posto nella costellazione del Drago, suddivisa in segmenti di 5° di latitudine, delimitata a nord e a sud da due linee di latitudine , anche queste provviste di una scala graduata al passo di 5° di longitudine.

Le stelle, prive di nomi o di lettere di riferimento, sono riportate con simboli diversificati che ne identificano la magnitudine, probabilmente fino alla quinta, e sono posizionate sul reticolo celeste quasi sicuramente secondo le indicazione del catalogo del Flamsteed, già utilizzato da Zanotti per determinare il percorso della cometa da lui scoperta nel 1739. Il disegno dei personaggi mitologici delle costellazioni è invece fortemente ispirato a quello utilizzato dal Bayer nella sua Uranometria del 1603.

Il tragitto della cometa, la lunghezza e la direzione della sua coda,  le date delle varie posizioni corrispondono in modo preciso e dettagliato alle osservazioni descritte dagli astronomi nella loro relazione.

 

 

TAVOLA

 

VIAGGIO APPARENTE DELLA COMETA

osservata in Bologna l'anno 1742

 

 

 

 

TESTO 

  

     

     

     

     

        

       

 

 

 

C/1742 C1

https://books.google.it/books?id=Umxbb68tmZMC&pg=PA405&lpg=PA405&dq=comet+1742&source=bl&ots=QHL4SE5h_l&sig=sNEVHF9i4t0yrxihQ8xr082H5Zo&hl=it&sa=X&ei=oK1xVanmBMKnygPCs4PwCg&ved=0CDsQ6AEwBDgK#v=onepage&q=comet%201742&f=false

 

 

 

 

 

 Cefeo, Cigno, Lira e Aquila nell'Uranometria del Bayer

http://www.atlascoelestis.com/4.htm


 

 

 Cefeo, Cigno, Lira e Aquila nell'Atlas Coelestis del Flamsteed

http://www.atlascoelestis.com/10.htm


 

 

 

 

 

Eustachio Zanotti (1709-1782)

Ingegnere e astronomo bolognese, fu allievo di Eustachio Manfredi (1674-1739). Già assistente presso l'Osservatorio di Bologna all'età di vent'anni, ne assunse la direzione alla morte del maestro, avvenuta nel 1739. Tra i più noti astronomi dell'epoca, Zanotti fu membro di numerose accademie italiane ed estere tra cui la Royal Society di Londra e l'Accademia delle Scienze di Berlino. Autore prolifico, effettuò numerose osservazioni sul Sole, la Luna, i pianeti e le comete. Tra le sue opere si ricordano uno tra i primi cataloghi stellari improntati a criteri moderni, del 1750, e i tre volumi di Effemeridi bolognesi redatte a partire dal 1751 in collaborazione con gli assistenti Petronio Matteucci e Gabriele Brunelli, oltre a molteplici studi di matematica e ingegneria idraulica.

(http://brunelleschi.imss.fi.it/itinerari/biografia/EustachioZanotti.html).

 

Sulla vita e la produzione scientifica di Zanotti leggi la seguente relazione prodotta da Fabrizio Bonoli e Daniela Piliarvu in I lettori di astronomia presso lo studio di Bologna dal XII al XX secolo, Bologna: CLUEB, 2001:

http://www.archiviostorico.unibo.it/System/95/295/zanotti_eustachio.pdf

 

Sulla vita e la produzione scientifica di Matteucci propongo la lettura della relativa  voce compilata nel Dizionario Biografico degli italiani, Volume 72, della Treccani:

 http://www.treccani.it/enciclopedia/petronio-matteucci_%28Dizionario-Biografico%29/

 

 

 

Di Eustachio Zanotti leggi anche

La Cometa dell'anno 1739, osservata nella specula dell'Istituto delle scienze di Bologna, ne' mesi di maggio, giugno,

 luglio, e agosto da Eustachio Zanotti e compagni. - (In Bologna : nella stamperia di Lelio dalla Volpe). Bologna 1739.


 http://www.atlascoelestis.com/Zanotti%201739%20base.htm

 

 

Eustachio Zanotti, Petronio Matteucci

 

Osservazioni sopra la Cometa dell'anno 1744 fatte nella specula dell'Istituto delle Scienze di Bologna ne' mesi di

 Gennaio, Febbrajo, e Marzo da Eustachio Zanotti Professore d'astronomia e da Petronio Mateucci Sostituto nella

 professione astronomica. - In Bologna : nella stamperia di Lelio dalla Volpe, Bologna 1744-45

 

 

  

http://www.atlascoelestis.com/Zanotti%201744%20base.htm

 

 

 

Eustachio Zanotti (Attribuito)

 

Osservazioni d'una Cometa  fatte nell'Osservatorio dell’Istituto delle Scienze di Bologna ne' mesi di febbraio, e marzo 1737  Verona 1738

 

anche in

 

Il pronostico avverato fatto da Monsignore Antonio Ghislieri, vescovo d’Azoto e posto ora avanti il suo libro intitolato Predizione della Cometa MDCCXXXVI , Bologna 1737

 

http://www.atlascoelestis.com/Ghislieri%201737.htm

 

 

 

 

Sulla cometa del 1742 esamina i seguenti lavori:

 

Johann Bernhard Wiedeburg

Astronomische Beschreibung und Nachricht von dem Cometen, welcher im Monath Mertz dieses jetztlauffenden

 Jahres 1742, Jena 1742


http://www.atlascoelestis.com/Wiedeburg%201742%20base.htm

 

 

Mattheus Seutter

Cometa qui Anno Christi 1742. Apparuit, Ex Observationibus, a die 13 Marty usque ad 15 Aprilis, plusquam. Vigesies quinquies institutis,...Augsburg 

1743-1745

http://www.atlascoelestis.com/Seutter%201743%20cometa%20base.htm

 

 

Johann Heyn
Johann Heyns, Rectors der Saldrischen Schule zu Alt-Brandenburg, Versuch Einer Betrachtung über die Cometen, die Sündflut und das Vorspiel des jüngsten Gerichts, Nach astronomischen Gründen und der heiligen Schrift angestellet, und mit Herrn Johann Christoph Gottscheds, Berühmten Lehrers der Weltweisheit zu Leipzig,Vorrede begleitet. Berlin und Leipzig, Ambrosius Haude 1742

 

http://www.atlascoelestis.com/Heyn%201742.htm

 

 

 

e

 

J.Cassini, J.D.Maraldi, De La Caille, De Mairan

La Comete du mois de Mars 1742, Paris 1745

http://www.atlascoelestis.com/Cass%201742.htm

 

 

 

 

 

 

www.atlascoelestis.com

di  FELICE STOPPA

GIUGNO 2015