Johann Jacob Zimmermann |
PortenDens graVIa eX aqUILone fUtUra CoMetes. Das ist: Neuer Comet-Stern, Welcher In diesem 1682. Jahr/ im Monat Augusto sich anfänglich von Mitternacht her sehen lassen, Stuttgart 1682
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Johann Jacob Zimmermann
PortenDens graVIa eX aqUILone fUtUra CoMetes. Das ist: Neuer Comet-Stern, Welcher In diesem 1682. Jahr/ im Monat Augusto sich anfänglich von Mitternacht her sehen lassen, Stuttgart 1682
L’astro
chiomato oggetto di studio del saggio di Johann Jacob Zimmermann, scrittore,
astronomo e teologo tedesco controcorrente della seconda metà del seicento,
è la cometa di Halley resasi visibile durante il suo ritorno del 1682.
Fu
proprio dall’esame dei dati ricavati durante questa apparizione
che l’astronomo inglese formulò la sua teoria sull'orbita e la
periodicità dell’astro, teoria che gli permise di predirne il
ritorno.
Troviamo riepilogate le sue considerazione nella
comunicazione pubblicata nel 1704/1705 sull’annuario scientifico
ufficiale della Royal
Society di Londra, Philosophical Transactions: Edmundo Halleio,
Astronomiae Cometicae Synopsis, Autore Edmundo Halleio apud Oxonienses.
Geometriae Professore Saviliano, & Reg. Soc. S.
Possiamo leggere il lavoro di Halley nella seguente pagina di atlascoelestis dove riepilogo anche una serie di osservazioni realizzate da altri astronomi sulla cometa, oggi classificata con il codice 1P/1682 Q1
http://www.atlascoelestis.com/Cometa%201682%20Halley%20base.htm
Il saggio di Zimmerman viene invece proposto
completo alla seguente pagina curata da GDZ-Göttinger
Digitalisierungszentrum
della Niedersächsische Staats- und
Universitätsbibliothek Göttingen:
Questo
testo si conclude con una bella incisione su doppia pagina dove viene
presentato lo scenario celeste sopra la città di
Nürnberg che accoglie la
cometa nella seconda decade di agosto e nella prima settimana di settembre del
1682 (date indicate ancora secondo il calendario giuliano che anticipava di
dieci giorni quelle indicate dalla riforma gregoriana).
La
tavola è costruita in proiezione polare eclittica ed in visione concava e
rappresenta il semicerchio celeste avente come centro il polo eclittico, Polus Eclipt., e semicirconferenza l’eclittica stessa, Ecliptica
sive Orbita Solis, passante per le costellazioni zodiacali dal Cancro a
quella dello Scorpione. Opportune scale graduate al passo di un grado permettono
di rilevare sia la latitudine che la longitudine degli astri. Il reticolo
eclittico è completato da raggi di latitudine disegnati ogni 30°.
Le stelle, ad eccezione di Pollux e Castor, non riportano nomi propri ma sono classificate da lettere dell’alfabeto latino spiegate poi nella disamina testuale attraverso una apposita tabella. Le costellazioni rappresentate sono quelle tolemaiche della zona con l’aggiunta del Fiume Giordano e della Chioma di Berenice, quest’ultima disegnata ancora come un mazzo di spighe di grano seguendo l’interpretazione data dal Bayer nella sua Uranometria del 1603.
Pollux e Castor
Fiume Giordano e Chioma di Berenice
Appena sotto il ginocchio destro dell’ Ofiuco sembra sia disegnato con un simbolo di solito attribuito ad un ammasso nebulare, non previsto però nella tabella delle magnitudini di questa tavola, un oggetto stellare di non facile identificazione.
Gli astri sono posizionati con buona precisione e suddivisi in cinque grandezze secondo la tabella Gröse der Fixsternen posta al margine inferiore della tavola.
Tabella Gröse der Fixsternen
Da notare la doppia interpretazione delle due orse che vengono rappresentate sia dal personaggio mitologico che dall’insieme dei segmenti tratteggiati che uniscono le stelle del Grande e Piccolo Carro.
Il Grande ed il Piccolo Carro
Il tragitto estivo della cometa è disegnato come una curva punteggiata che unisce le posizioni dell’astro chiomato per i giorni in cui è stato rilevato e per i quali viene disegnato completo di coda orientata.
Il tragitto estivo della cometa
La tavola
Il titolo ed il testo
Dello stesso autore leggi anche:
Johann Jacob Zimmermann
Conum hunk Astroscopium geminum ad Catalogum Fixarum Hevelianum, accurate delineavit, concinavit et inutum Astrophilorum luci publicae geossit M. Joh. Jacobus Zimermann, Vayhing a Würtenbergicus sub sculptura Heinrici Irnsingeri Norici, p.t. Hamburgi Anno Christ. 1692
http://www.atlascoelestis.com/Zimmermann%201692.htm
Johann Jacob Zimmermann
Cometo-Scopia oder Himmel-gemäser Bericht, mit müglichstem Fleiß darstellende, beedes die nach der Trigonometria Sphaerica, astronomische Calculation, als auch Astro-Theologische Außdeutung deß mittem im Novembri 1680.sten Jahrs entstandenen, und biß in den Anfang Februarij 1681. Erschienenen großen Wunder-Sterns und Cometens. Nächst einem außführlichen Catalogo aller Cometen, so innerhalb 2160. Jahren gesehen worden und allhier nach müglichst erkundigten Umbständen und erfolgten Effectis und Würckungen eingezeichnet seynd. Auff gnädigstes Anbefehlen, unterthänigst entworffen von M. Johann Jacob Zimmermann, Diacono zu Bietigheim. Stuttgart 1681
http://www.atlascoelestis.com/Zimmermann%201681.htm
di FELICE STOPPA
SETTEMBRE 2017