Elert
Johann Bode |
Von
dem neuen zwischen Mars und Jupiter entdeckten achten Hauptplaneten des Johann
Elert Bode Astronom der Königlichen Akademie der Wissenschaften und
Mitglied der Gesellschaft Naturforschender Freunde in Berlin Von dem neu
entdeckten Planeten, Berlin 1784 |
Elert
Johann Bode Von
dem neuen zwischen Mars und Jupiter entdeckten achten Hauptplaneten des Il testo dell’astronomo
tedesco, dedicato all’esame del sistema solare allora conosciuto alla
luce della scoperta operata da Piazzi il primo gennaio 1801 di un pianeta
nuovo, Cerere Ferdinandea, collocabile tra le orbite di Marte e Giove, è
completato da una bella incisione (17 per Nella figura 1, posta sul
margine sinistro della tavola, è raffigurato uno schema del sistema
solare in scala a partire dal
Sole centrale fino all’orbita esterna di Urano, scoperto da Herschel
soltanto venti anni prima. Ceres è disegnato due volte tra le orbite di
Marte e Giove evidenziando la sua posizione relativa al 1 gennaio 1801,
data della scoperta effettuata all'Osservatorio di Palermo, e il primo
gennaio 1802. Le due date corrispondono ad un intervallo di un anno
terrestre preciso in modo tale che, venendo annullata la possibile
componente del moto della Terra, lo spostamento sulla volta celeste di
Cerere possa essere considerato reale così come la frazione di orbita
percorsa dallo stesso. Con il suo interesse per
il nuovo corpo celeste Bode intendeva confermare una legge che lo vedeva
come coautore, la legge di Titius-Bode, tesa a determinare i valori dei
semiassi maggiori delle orbite planetarie secondo una precisa progressione
aritmetica, già verificata
fino a comprendere l’orbita di Urano e che prevedeva
anche un altro possibile pianeta proprio per la distanza che il
Cerere di Piazzi sembrava assumere tra Marte e Giove. Nella figura 2, che
occupa la porzione superiore a destra della tavola, è rappresentata una
frazione della volta celeste in proiezione polare equatoriale concava tra
la costellazione dell’Ariete e quella del Toro (sono parzialmente
disegnati anche i personaggi mitologici secondo lo stile utilizzato per il
Vorstellung
der gestirne) tra i 42° e i 62° di Ascensione Retta e i +10° e i +27°di
Declinazione. Il reticolo di riferimento, calcolato per il 1801-1802
riporta linee di Dec e A. R. ogni 5°. La linea dell’Eclittica, che
attraversa tutta la mappa, è alternata da tacche in
bianco e nero di un grado di ampiezza. Con una curva a forma di esse
rovesciata vi è disegnato il
movimento di Cerere dal primo luglio 1800 al 25 marzo 1801. Sulla curva
sono datate 18 posizioni, tra il 1 gennaio 1801 e l’11 febbraio 1801
sono quelle effettivamente osservate da Piazzi e sono collegate da una
curva continua. La curva che collega gli altri punti è invece
tratteggiata. Tra le stelle, suddivise in magnitudini e parzialmente
denominate con lettere greche e latine secondo il metodo di Bayer,
soltanto per Aldebaran e per il gruppo delle Plejades viene riportato il
nome proprio. Sul reticolo in proiezione equatoriale ne è sovrapposto un
altro in proiezione polare eclittica di 10° di ampiezza. Nella figura Nella parte in alto della
figura 3 troviamo una ulteriore traiettoria di un altro corpo molto
veloce, 10° di declinazione in un mese, che taglia il percorso di Cerere:
sei posizioni unite da una linea tratteggiata tra il 28 marzo ed il 26
aprile. Si tratta di Pallas, scoperto da Olbers il 28 marzo 1802. La tavola è firmata I. Serrurier Sculpt 1802.
Per cortesia di e-rara consulta l'intera opera di Bode
e quella di Piazzi
Con le stesse caratteristiche della tavola dedicate a Cerere l’astronomo aveva pubblicato nel 1784 una tavola dedicate al pianeta Urano, scoperto da Herschel soltanto tre anni prima, nella seguente sua opera che
riproduciamo per cortesia di E-rara
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TAVOLA
TITOLO
ANTIPORTA
FIGURA 1
FIGURA 2
FIGURA 3
COMMENTO ALLA TAVOLA
APPENDICE SU PALLADE
di Felice Stoppa
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