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Pietro Apiano

Ursa Minor e Ursa Major in Cosmographicus Liber Petri Apiani Mathematici studiose collectus, Landshut 1524

Pietro Apiano

Ursa Minor e Ursa Major in Cosmographicus Liber Petri Apiani Mathematici studiose collectus, Landshut 1524

L’incisione che esaminiamo in questa pagina è contenuta nella ventunesima pagina del suo primo libro che Apiano dedica alla descrizione grafica del Cosmo, della Terra e degli strumenti utilizzati per indagarli.

In proiezione polare convessa ci presenta due rappresentazioni in coppia delle costellazioni delle due orse inserite in circonferenze di cm 5, 3 di diametro.

Nella prima le sette stelle dell’Orsa Maggiore vi sono raffigurate nel Plaustrum o Grande Carro e coincidono con i tre cavalli da tiro e con le quattro ruote del carro, delle quali le due posteriori indicano, tramite il prolungamento del loro asse, il Polo situato presso la Stella Polaris.

Nella seconda rappresentazione il Plaustrum viene sostituito dall’Ursa Major. Anche in questa il Polo situato presso la Stella Maris (La Vergine Maria, Polaris) viene raggiunto dal prolungamento del segmento che unisce le due stelle posteriori del rettangolo. Per la prima volta in una pubblicazione occidentale appare con il suo nome la stellina compagna di Mizar: Alcor.

Un altro segmento partente dalla Stella Polare supera la circonferenza della mappa e si allinea con un orologio notturnale (ideato da Appiano e descritto nel testo) indicandoci come deve essere orientato lo strumento per il suo giusto utilizzo.