José Francisco Arias López |
Proyecciones estereográficas de la bóveda sideral a una latitud austral de 35°, Montevideo 1909
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José Francisco Arias López
Proyecciones estereográficas de la bóveda sideral a una latitud austral de 35°, Montevideo 1909
L’autore delle tavola che presento in questa pagina, José Francisco Arias López (Montevideo 1885-1970), di estrazione proletaria, medico, docente di cosmografia e uomo politico uruguaiano, si impegnò per tutta la vita nel settore dell’educazione con l’intento di allargarla alla fruizione dei ceti sociali più poveri e agli studenti portatori di difficoltà fisiche ed intellettive. Scopo che lo portò, come Ministro dell’Industria del suo paese, a fondare nel 1878 l’ Universidad del trabajo del Uruguay.
Per molti anni fu il direttore di Evolucion, rivista di arte, scienze e lettere:
A partire dal numero di Evolucion; Diciembre de 1911, Josè F. Arias iniziò a curare una rubrica sulle costellazioni ed i fenomeni celesti visibili nel mese accompagnata da una tavola del cielo notturno visibile in Sud America da una latitudine di -35°:
http://anaforas.fic.edu.uy/jspui/bitstream/123456789/87/1/Evolucion_06_t06_n02_diciembre_1911.pdf
Sulla sua vita e le sue opere può essere letto il seguente articolo di Héctor Brazeiro Diez:
In campo cosmografico produsse nel 1902 l’opera Mapa Celeste, nel 1905 la Mapa del Mundo Sideral e sempre nel 1905 il testo Cosmografia, opere accompagnate anche da tavole simili a quella che di seguito proponiamo e che furono negli anni successivi riproposte mensilmente nella rivista Evolucion.
Nella tavola che esaminiamo per cortesia di BnF ( https://gallica.bnf.fr/ark:/12148/btv1b8446082w/f1.item.r=ciel%20carte.zoom) del formato di 46 x 65 cm sono contenute quattro mappe, costruite in proiezione stereografica ed in visione concava, del cielo stellato visibile nelle ore serali del mese di settembre, ottobre, novembre e dicembre da una latitudine meridionale di -35° il cui centro è occupato dallo zenit di un osservatore di Montevideo per le ore 21.
Il reticolo principale è quello polare equatoriale che presenta l'Ecuador, il Polo Sur, il coluro equinoziale, cerchi di ascensione retta e cerchi di declinazione ogni 15°, leggibili rispettivamente con la cadenza di un’ora e di 15° sul cerchio perimetrale.
Ecuador e, perpendicolare a questo, il coluro equinoziale con il loro punto di intersezione: il punto gamma dell'Ariete
Scale dell'ascensione retta e della declinazione
Il cerchio di declinazione di 35°, Estrellas Zenitales, è tratteggiato, così come lo è il cerchio contenente le stelle che non tramontano mai, Limite Circunpolares e la linea diametrale che unisce i punti cardinali Este ed Oeste, Vertical Primario.
Il reticolo eclittico ci presenta la sola indicazione del Polo Sur E..
Limite Circunpolares
Estrellas Zenitales, Vertical Primario ed il loro punto di intersezione: Zenit dell'osservatore
Vertical Primario, Este
Le stelle riportate sono quelle visibili ad occhio nudo e sono distinte in simboli per la magnitudine fino alla sesta.
Le costellazioni, tutte quelle utilizzate all’epoca ancora antecedente alla riforma dell’UAI, sono nominate in lingua spagnola, sono prive del disegno del personaggio mitologico che le rappresenta e sono riconoscibili dal tratteggio che unisce le loro stelle principali.
Polo Sur e Polo Sur E., Le due Nubi di Magellano
La tavola
di FELICE STOPPA
LUGLIO 2020