M. J.-A. Barral

e

 M. Vuillemin

 

Carte des deux hémisphéres celeste

in

Atlas du Cosmos, Parigi 1867

 

 

 

 

M. J.-A. Barral e M. Vuillemin

 

 

Carte des deux hémisphéres celeste

in

Atlas du Cosmos, Parigi 1867

 

https://gallica.bnf.fr/ark:/12148/bpt6k9618179r/f11.item.r=ciel%20carte

 

 

 

 

 

 

La tavola dei due emisferi celesti che presento per cortesia di BnF ed incisa su lastra di acciaio da L. Guiguet  illustra la parte astronomica dell’Atlas du Cosmos, opera diretta e scritta da M. J.-A. Barral con carte progettate da M. Vuillemin  ed inciso da M. Jacobs .

L’atlante  si poneva lo scopo di offrire ad un pubblico vario e vasto la cartografia utile per interpretare le scoperte e le opere di scienze fisiche e sperimentali della seconda parte dell’ottocento, in particolare le opere scientifiche di Alexandre De Humboldt e di François Arago:

 

 HUMBOLDT, Friedrich Wilhelm Heinrich Alexander von (1769-1859):

 Kosmos, Entwurf einer physischen Weltbeschreibung. Cinque volumi, Stuttgart and Tübingen: J.G. Cotta, 1845-1862 [text]; Stuttgart: Krais & Hoffman (n.d.) [atlas].

https://www.christies.com/lotfinder/Books-Manuscripts/humboldt-friedrich-wilhelm-heinrich-alexander-von-6179974-details.aspx?lid=4&from=relatedlot&intobjectid=6179974&sc_lang=zh-cn

 

 

François Arago:

Astronomie populaire, quattro volumi, Paris 1854-1857

https://fr.wikisource.org/wiki/Astronomie_populaire_(Arago)

 https://gallica.bnf.fr/ark:/12148/bpt6k3465r.texteImage

 

 

 

Ogni carta è accompagnata da un testo descrittivo. Quello relativo alla Carte des deux hémisphéres celeste  comprende l’elenco dei nomi in francese di ben 132 costellazioni , tutte riprodotte nei due planisferi senza il disegno del relativo personaggio mitologico ma evidenziate dal nome e dalla zona di competenza tramite un confine tratteggiato.

 

 

 

 

 

Molte di queste costellazioni in uso nella seconda metà dell’ottocento verranno poi eliminate, riducendone il numero alle 88 anche oggi utilizzate, dalla riforma dell’ Unione Astronomica Internazionale, http://www.eanweb.com/2011/breve-storia-della-cartografia-celeste-occidentale/, approvata a Leyden nel 1928 ed illustrata nel testo di E. Delporte pubblicato nel 1930 a Cambridge con il titolo di Délimitation scientifique des constellations (tables et cartes):

http://www.atlascoelestis.com/introduzione2.htm, e

http://www.atlascoelestis.com/21.htm.

 

L’elenco delle costellazioni è seguito nella pagina descrittiva da quello dei nomi propri delle stelle principali.

Nei planisferi le stelle sono evidenziate da simboli che corrispondono a sei diverse grandezze e sono denominate secondo il metodo alfabetico introdotto da  Bayer e quello numerico di Flamsteed. La loro posizione è quella calcolata per il 1850.

Scala delle magnitudini

 

Didascalia per l'emisfero australe e replicata anche per quello boreale

 

 

Introduzione all'atlante

https://gallica.bnf.fr/ark:/12148/bpt6k9618179r/f7.item.r=ciel%20carte

 

 

Carte des deux hémisphéres celeste

https://gallica.bnf.fr/ark:/12148/bpt6k9618179r/f15.item.r=ciel%20carte

 

 

 

Testo descrittivo

https://gallica.bnf.fr/ark:/12148/bpt6k9618179r/f14.item.r=ciel%20carte.zoom

 

 

 

 

 

 

 

www.atlascoelestis.com

di  FELICE STOPPA

NOVEMBRE 2020