Johann Baptist Bartak |
Sternkarte der vorzüglichsten Gestirne unserer Hemisphaere nebst Anweisung zur Kenntniss. . . in Gemeinfaßliche Anleitung zur leichten Kenntniß des gestirnten Himmels mittelst einer beygefügten großen Sternkarte…Mit einer Vorrede von J. J. Littrow…. Als passende Beylage zu dessen populärer Astronomie. Wien 1827
|
Johann Baptist Bartak
Sternkarte der vorzüglichsten Gestirne unserer Hemisphaere nebst Anweisung zur Kenntniss. . .
in
Gemeinfaßliche Anleitung zur leichten Kenntniß des gestirnten Himmels mittelst einer beygefügten großen Sternkarte…Mit einer Vorrede von J. J. Littrow…. Als passende Beylage zu dessen populärer Astronomie. Wien 1827
La grande mappa celeste incisa da Aigner e Duschet, divisa in 18 parti incollate sopra una tela in lino ripiegabile , 72,5 cm per 89,5, era inserita e venduta in una adeguata tasca di cartone insieme ad un volume di 52 pagine, 20,5 cm per 13, che aveva lo scopo di dare gli strumenti teorici per far riconoscere, mese per mese, il cielo stellato boreale con tutte le sue costellazioni opportunamente descritte.
L’opera di Johann Baptist Bartak poteva vantarsi di una introduzione di J. J. Littrow, autore molto conosciuto per i suoi libri di astronomia popolare che nel corso dell’ottocento videro ricorrenti ristampe e nuove edizioni:
http://www.atlascoelestis.com/19.htm
http://www.atlascoelestis.com/lit%201885.htm
Per cortesia di
il volume di Johann Baptist Bartak con la relativa carta celeste é leggibile e scaricabile nella seguente pagina:
La mappa
https://www.swaen.com/zoomV5download.php?id=45440&zif_first=true
Nella tavola sono riportate le costellazioni visibili dall’emisfero boreale fino ad una declinazione negativa di circa 30° (in alto a destra è visibile Fomalhaut, declinazione -29° 37′).
La proiezione utilizzata è quella polare equatoriale stereografica in visione concava con il centro occupato dal polo nord celeste equatoriale. L’unico elemento di un reticolo di riferimento è rappresentato dalla proiezione del circolo equatoriale sul qual insiste una scala graduata al passo di un grado, numerati progressivamente ogni 10, per la misurazione dell’ascensione retta. Al piede sinistro della tavola sono però posti dei reticoli quadrettati in scala che possono essere utilizzati per misurare sia la declinazione che l’ascensione retta di ogni punto della tavola.
Procyon e un arco di equatore
Rete per il calcolo della declinazione
Rete per il calcolo dell' ascensione retta
Sempre sui bordi della carta l’autore ha posto due elenchi parziali, in lingua tedesca e latina, delle costellazioni classiche più importanti e per alcune di esse anche il nome delle stelle più luminose o rilevanti.
Nella tavola troviamo invece tutte le costellazioni utilizzate negli anni venti dell’ottocento, nominate in lingua tedesca, prive del disegno del personaggio mitologico, e riconoscibili attraverso l’unione dei segmenti che uniscono tra loro le relative stelle, in particolare quelle presenti sul confine. Ogni costellazione è descritta nel volumetto che accompagna la tavola.
Le stelle riportate, distinguibili in cinque classi di grandezze, sono quelle visibili ad occhio nudo, prese dal catalogo di Piazzi del 1803 ed aggiornato nel 1814, Praecipuarum Stellarum Inerrantium Positiones mediae ineunte Saeculo XIX.
La carta è attraversata dalla Via Lattea, rappresentata con precisione attraverso un fondo punteggiato.
di FELICE STOPPA
GIUGNO 2021