Johann Elert Bode

Johann Elert Bode Astronom der Königlichen Akademie der Wissenschaften und Mitglied der Gesellschaft Naturforschender Freunde in Berlin Von dem neu entdeckten Planeten, Berlin 1784

 

 

 

Johann Elert Bode

 

Johann Elert Bode Astronom der Königlichen Akademie der Wissenschaften und Mitglied der Gesellschaft Naturforschender Freunde in Berlin Von dem neu entdeckten Planeten, Berlin 1784

 

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Per cortesia di

E-rara

 

Titolo

 

 

Tavola e particolari

 

 

 

 

 

Didascalie

 

 

 

 

La scoperta di Urano

dalla voce Urano in 

Wikipedia

Urano è il primo pianeta scoperto che non fosse conosciuto nei tempi antichi; era già stato osservato in molte occasioni precedentemente, ma fu sempre scambiato, erroneamente, per una stella. La prima osservazione visiva registrata è quella del 1690 di John Flamsteed, che la catalogò come stella 34 della costellazione del Toro. Flamsteed osservò Urano altre due volte, nel 1712 e nel 1715James Bradley la osservò nel 17481750 e 1753Tobias Mayer nel 1756Pierre Charles Le Monnier la osservò quattro volte nel 1750, due nel 1768, sei nel 1769 e un'ultima volta nel 1771. Egli fu una vittima del suo stesso disordine: una delle sue osservazioni fu trovata consegnata su una carta da pacchi usata per conservare la polvere per capelli.

Sir William Herschel scoprì il pianeta il 13 marzo 1781, ma non lo riconobbe come tale: rese pubblica la notizia soltanto il 26 aprile 1781 registrandolo come una "cometa". (Account of a Comet di Mr. Herschel, F. R. S.; comunicato dal Dr. Watson, Jun. of Bath, F. R. S., Philosophical Transactions of the Royal Society of London, Volume 71, pp. 492–501).

Herschel in origine gli diede come nome Georgium Sidus (la stella di George) in onore del re della Gran Bretagna Giorgio III. Quando fu provato non essere una cometa, ma un pianeta, allora Herschel lo ribattezzo come Georgian Planet (il pianeta Giorgiano). In ogni caso questo nome non venne accettato all'esterno della Gran Bretagna. Jérôme Lalande propose, nel 1784, di chiamarlo Herschel e creò anche il simbolo del pianeta (un globo sormontato dalla sua iniziale: 'H'); la sua proposta fu prontamente accettata dagli astronomi francesi. Erik Prosperin, di Uppsala, propose il nome di AstreaCibele e Nettuno (ora nomi detenuti da due asteroidi e un pianeta, rispettivamente: 5 Astraea65 Cybele e Nettuno).Anders Johan Lexell, di San Pietroburgo, propose come compromesso il nome Nettuno di Giorgio III e Nettuno di Gran Bretagna. Daniel Bernoulli, da Berlino, suggerì Hypercronius e Transaturnis. Georg Christoph Lichtenberg, da Gottinga, intervenne proponendo Austräa, una dea menzionata da Ovidio (ma che è tradizionalmente associata con la Vergine). Anche il nome Minerva è stato proposto. Infine, Johann Elert Bode, come editore del Berliner Astronomisches Jahrbuch, optò per Urano, nome di un dio grecoMaximilian Hell usò tale nome nella prima effemeride pubblicata a Vienna. Esaminando le pubblicazioni del Monthly Notices of the Royal Astronomical Society dal 1827 si nota che il nome Urano era già il più comunemente usato dagli astronomi britannici. Il nome assegnato dallo scopritore fu usato in modo saltuario e solo da alcuni britannici. L'ultimo a recepire il nome Urano è stato il HM Nautical Almanac Office nel 1850.

 

Nella Fig. 1 della tavola è documentata l'osservazione del pianeta da parte di Tobias Mayer avvenuta la notte del 25 settembre 1756. Vedi la prima nota nella didascalia di Bode.

Sulla osservazione inconsapevole di Flamsteed leggi:

La tavola del Toro in Flamsteed, Bode, Fortin, Jamieson e la scoperta di Urano 

 

 

 

Pag. 53

Schema della legge di Bode

Lo schema di pag. 53 propone una prima formulazione della legge di Titius-Bode  tesa a determinare i valori dei semiassi maggiori delle orbite planetarie secondo una precisa progressione aritmetica. La scoperta di Urano rappresenta una prima conferma di questa legge che tra l’altro individua uno spazio tra i pianeti Marte e Giove dove sarebbe possibile presumere l’esistenza di un altro corpo planetario. La scoperta di Cerere, collocabile proprio in questa fascia, nel 1801 ad opera dell’astronomo di Ponte in Valtellina Piazzi fu una ulteriore conferma della legge.

Di Cerere Bode si occupò in:

 

Von dem neuen zwischen Mars und Jupiter entdeckten achten Hauptplaneten des  Sonnensystems ,Berlin , Himburg, 1802   

 

http://www.atlascoelestis.com/cerere%20tavola.htm

 

 

 

www.atlascoelestis.com

di  FELICE STOPPA

MARZO 2014