Johann Elert Bode

Astronomisches Jahrbuch für das Jahr 1785, Berlin 1782

 

 

Johann Elert Bode

Astronomisches Jahrbuch für das Jahr 1785, Berlin 1782  

 

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La tavola che presento, e pubblico per cortesia della Biblioteca Nacional de España, è la terza delle tre contenute nell’ Astronomisches Jahrbuch del 1785,  annuario astronomico dell’osservatorio di Berlino che Bode fondò nel 1774 e diresse fino al 1826 per un totale di 54 annate.

L’annuario generalmente contiene le efemeridi per l’anno considerato, in questo caso il 1785, completato da una disamina in sintesi degli articoli e delle comunicazioni astronomiche più rilevanti relativi ai fenomeni celesti degli ultimi anni.

 

     

Calendari                                                         Efemeridi 

  

 

 

La terza tavola allegata al volume riporta due carte celesti, una considera il passaggio della cometa dell’autunno-inverno 1781 e l’altra la zona di cielo della costellazione dei Gemelli dove viene riportato il percorso del nuovo pianeta scoperto da Herschel nel 1781: il tracciato indica la posizione del corpo celeste dal 13 settembre 1781 al 28 giugno 1783. Bode fu decisivo nel denominare il nuovo pianeta con il nome di Urano, Herschel aveva proposto quello di Georgium Sidum, in onore del suo re, ma per diversi anni in molte tavole fu identificato semplicemente con il nome del suo scopritore, Herschel.

 

 

 

Fig.I  Taf. III

La cometa dell’autunno 1781 scoperta da Mechain

http://www.atlascoelestis.com/messier%201781%20I%20e%20II.htm

 

La tavola riporta una fascia di cielo boreale da est a ovest che riproduce tutta la zona percorsa dalla cometa dal momento della sua scoperta nei pressi dell’ammasso del Presepe ( segnalato con un asterisco) nella costellazione del Cancro il 9 ottobre del 1781 fino agli ultimi giorni in cui rimase visibile, nella costellazione dell’Aquila, alla fine di dicembre. La curva percorsa è ottenuta per interpolazione dei dieci punti osservati, curiosamente la posizione del 9 novembre coincide esattamente con la proiezione del polo nord eclittico. La carta è a corredo dell’articolo relativo alla cometa pubblicato da Bode nell’annuario da pag 164 a pag 170 che commenta le comunicazioni di Mechain, scopritore della cometa, e di altri astronomi tra i quali Bernoulli e Kohler.

La zona di cielo interessata è in proiezione stereografica concava, è incentrata sul polo nord eclittico e riporta linee  ogni 10° di longitudine che viene letta sul perimetro esterno dell’eclittica ( a destra nella tavola, quello segnalato a sinistra con le stesse caratteristiche grafiche è invece e stranamente un arco di cerchio dell’equatore) con la precisione di un grado. I cerchi di latitudine sono tracciati ogni 10 gradi. Il reticolo equatoriale è rappresentato solamente dal polo, dal cerchio di declinazione passante per il polo eclittico, dai due archi visibili del circolo del tropico del Cancro e da un arco di equatore.

Le stelle sono differenziate per magnitudine, col nome proprio appaiono Atair (Altair), Wega, Polarstern, Dubhe, Regulus. Tutte in lingua tedesca, oltre alle costellazioni tolemaiche della zona, sono riportate le seguenti non tolemaiche: Cameeleopard, Rennthier, Linx, KL. Löwe e Fuchs. Lo stile utilizzato per rappresentare i personaggi mitologici è una evoluzione da quello utilizzato da Bode nelle edizioni di Anleitung zur Kenntniss des gestirnten Himmels a quello del suo più recente Vorstellung der Gestirne (1782).

 

Fig.VI Taf. III

Il pianeta Urano dal giorno della sua scoperta il 13 Settembre 1781 al 28 Giugno 1783

 

La tavola è un piccolo  rettangolo nella costellazione dei Gemelli esteso per circa 10 gradi di longitudine e per  3,5 gradi di latitudine, è attraversato longitudinalmente da un segmento dell’eclittica sulla quale la longitudine può essere misurata grado per grado. La tavola è quindi in proiezione eclittica concava. E’in lingua tedesca. La traiettoria di Urano è ricavata interpolando le posizioni occupate dal pianeta nei giorni le cui date sono riportate nella carta. Gli articoli di riferimento trovano posto nell’annuario dalla pagina 182 alla pagina 228  dove vengono esaminati i contributi osservativi di astronomi quali Klügel, Lexell, Hennert, Darquier, Mechain, Jacques Silvabelle, Röll, Franz Weiss e altri che hanno osservato il pianeta da tutti i più importanti osservatori astronomici europei.

Il pianeta dispiega il suo movimento tra i piedi e le ginocchia di Castore, le stelle presenti sono distinte per magnitudini, le più luminose riportano la lettera greca di Bayer, soltanto Propus è nominata col nome proprio ma per errore l’incisore lo pone vicino ad una stella ai margini della tavola (1 Geminorum, magnitudine 4,76) e non, come si dovrebbe, a fianco della ben più luminosa Eta dei Gemelli, magnitudine 3,48 variabile. Urano tra l’8 Marzo ed il 21 Aprile 1782 fu in congiunzione con l’ammasso aperto M35, ben segnalato nella tavola.

 

Urano in congiunzione con l’ammasso aperto M35

 

 

 

 

LE ALTRE TAVOLE

Le altre due tavole contenute all’annuario sono dedicate rispettivamente ad occultazioni di stelle luminose ad opera della Luna e alla descrizione precisa di strumenti per la misurazione micrometrica in dotazione ad un telescopio dell’Osservatorio di Berlino, quest’ultima tavola riporta come esempio indagato la zona di cielo, un cerchio di 2,5 gradi di diametro, intorno alla stella Arturo nella quale vengono fissate con precisione le posizioni e le magnitudini di una cinquantina di stelle.

 

 

Taf. I

 

 

 

 

Taf. II

 

 

 

 

www.atlascoelestis.com

di  FELICE STOPPA

GIUGNO 2013