Domenico De Rossi (Matteo Greuter) |
In hoc coelesti globo notantur omnes stellae fixae ad annum 1636 accomodatus…., Roma 1695 |
Domenico De Rossi
(Matteo Greuter)
In hoc coelesti globo notantur omnes stellae fixae ad annum 1636 accomodatus…., Roma 1695
In
questa pagina presento i 12 fusi celesti che Matteo Greuter produsse nel 1636
per realizzare un globo la cui circonferenza raggiungeva i
Le
due serie di fusi de ‘36 e del ‘95 sono identiche, cambia soltanto e in
parte la descrizione posta sul cartiglio dedicatorio sistemato tra le
costellazioni di Ursa Maior e Gemini, nell’edizione del 1636 vi è scritto:
Nell’
edizione del 1695 la parte finale Romae,
1636, M: Greuter è sostituita con: Romae
ex Calcographia Dominici De Rubeis ad templum S. Mariae De Pace, cum privilegiis
Sum: Pont: Anno 1695
Cartiglio dedicatorio
Gli
originali sono di proprietà del National
Maritime Museum di Greenwich, London che si ringrazia per la cortesia:
http://collections.rmg.co.uk/collections/objects/19920.html
Oltre
al cartiglio dedicatorio troviamo, a sud della costellazione di Cetus, quello con la tabella delle variazioni in longitudine
provocate dal fenomeno della precessione degli equinozi e, sempre a fianco di Ursa
Maior, la tabella delle Magnitudo
Stellarum comprendente sei diversi simboli più quello dedicato alle
nebulose; un ulteriore simbolo, Stellae
min apparentia , è dedicato a tutte le stelle di luminosità inferiore alla
sesta grandezza e non valutate. L’autore aggiunge inoltre, caso molto raro
nella cartografia celeste, a fianco di quasi tutte le stelle, il numero
indicante la grandezza della loro luminosità.
Tabella delle variazioni in longitudine Magnitudo Stellarum
Sebbene
il globo sia costruito in proiezione polare eclittica ed in visione convessa, il
reticolo principale è quello polare equatoriale, rappresentato dal Circulus Aequinoctialis, provvisto di una scala graduata al passo di
un grado di Ascensione Retta con gradi numerati di dieci in dieci da 0° a 360°
partendo dal punto gamma dell’equinozio primaverile, dal Tropicus Cancri, dal Tropicus
Capricornis, dal Circul Arcticus,
dal Circul Antarcticus, dal Colurus
Equinoctiorum e quello solstiziale.
Anche
l’eclittica è provvista di una scala graduata, ma non numerata, con tacche al
passo di un grado di longitudine. I poli eclittici non sono presenti essendo i
fusi troncati intorno agli 80° nord e sud di latitudine. I dodici circoli di
longitudine, che corrisponderebbero con i margini degli spicchi, non sono
evidenti nei fusi ma si riconoscono bene negli esemplari conosciuti dei globi a
tre dimensioni.
Le
stelle sono posizionate per l’anno 1636 seguendo però, come è menzionato nel
titolo, le osservazioni ed i calcoli di Tycho
Brahe, il modello del globo di Janson
( Guglielmo Blaeuw) del 1622 e le osservazioni operate nell’emisfero
meridionale da
Petro Theodori (P. T. Keyser).
Oltre
alla supernova del
Supernova del
Cometa del
Cometa del 1577 in Sagittarius e del 1586(?) in Cetus.
Nell’emisfero
meridionale è disegnata e nominata la Nubecula
Minor.
Nubecula Minor Via Lactea
Numerose
le costellazioni non tolemaiche:
Nell’emisfero
nord troviamo: Coma Berenices, Jordanus
Flu., Antinous, Tigris Fl., Caput
Medusae, Apis e Camelopardalis. Le
sette stelle del Carro dell’Orsa Maggiore sono ancora definite Plaustrum
e rappresentate da un carro sormontato da un arciere.
Coma Berenices e Jordanus Flu. con evidenziate le due fonti Ior e Dan dalle quali origina il fiume sui monti del Libano
Antinous, Tigris Fl.
Caput Medusae, Apis e Camelopardalis
Plaustrum
Nell’emisfero
sud sono presenti: Columba Noe, Unicornis,
il disegno di Gallus, senza nome, Cruzero,
Triangulum Aust., Musca, Chameleon,
Piscis Volucris, Avis Paradisi,
Dorado, Indus,
Pavo, Hydrus, Phoenix,
Grus, Toucan.
Columba Noe e Dorado di Petro Theodori (P. T. Keyser)
Unicornis, il disegno di Gallus
Cruzero e le altre costellazioni di Petro Theodori (P. T. Keyser)
Bibliografia:
Matteo
Fiorini, Sfere terrestri e celesti di
Autore Italiano, Roma 1899, Capitolo VI, paragrafo 43, pagg. 282-294 e Cap
VII, paragrafo 50, Pagg 367-370
Edward Luther Stevenson, Terrestrial and Celestial Globes, London 1921, pagg-54-65
http://www.atlascoelestis.com/Greu%20testo%2054.htm
M. Calisi, D. Fagiani, P. Marraffa, Un globo celeste greutiano del Museo Astronomico e Copernicano di Roma: tra ricerca, conservazione e valorizzazione, Museologia Scientifica nuova serie, 3-2009.
Di
Matthaeus Greuter leggi anche:
Globo
celeste: 1626, Avenioni per Matheum
Greuterii sculpt. excudebat Gulielmus Nicolai...
http://www.atlascoelestis.com/Greu%20Pagina%20base.htm
e
1626,
Avenioni per Matheum Greuterii sculpt. excudebat Gulielmus Nicolai. C.
Savary et B. Gaultier excudit (Tavole riprodotte da incisioni), 1626
http://www.atlascoelestis.com/Greu%20tav%201626.htm
LA
TAVOLA
I
FUSI
di FELICE STOPPA
NOVEMBRE 2016