A. de Cesaris, F. Reggio, B. Oriani |
Observationes
cometae qui apparuit mensibus Martio, Aprile etc 1779: Via apparens
Cometae Observati Mediolani an.
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A. de Cesaris, F. Reggio, B. Oriani
Observationes cometae qui apparuit mensibus Martio, Aprile etc 1779
Via
apparens Cometae Observati Mediolani an.
in
Effemeridi Astronomiche di Milano per il 1782, Milano 1781
L’incisione rappresentante la traiettoria della cometa osservata e studiata a Milano nel 1779, ora denominata C/1779 A1, correda il volume delle Effemeridi Astronomiche di Milano per il 1782 che riporta le due memorie composte da F. Reggio e da B. Oriani relative alle loro osservazioni sull’astro chiomato. Della stessa cometa si occupò anche A. de Cesaris e le sue osservazioni furono pubblicate in un’altra memoria apparsa un anno prima nel numero per il 1781 dello stesso bollettino milanese.
pubblicato in
La tavola, a doppia pagina, presenta lo scenario celeste del passaggio della cometa nel cielo di Milano tra il 18 gennaio ed il 9 aprile del 1779. L’astro chiomato vi è posizionato nove volte, ognuna con la relativa data di osservazione: la prima il 16 di gennaio quando si trovava vicinissimo ad Albireo nel Cigno, l’ultima il 9 di aprile non lontano da Vindemiatrix nella Vergine. Le posizioni intermedie sono interpolate tramite una linea curva che unisce quelle realmente osservate. La cometa è disegnata priva di coda come un oggetto nebulare.
La carta è costruita in proiezione polare equatoriale ed in visione concava. Le costellazioni rappresentate, con le relative immagini dei personaggi mitologici, sono quelle che fanno da scenario all’astro chiomato e sono rappresentate sia da quelle di origine tolemaica che da tutte quelle successivamente ideate. Tra quelle ora non più utilizzate segnalo Mons Menalus, Cerberus, Anser.
http://www.atlascoelestis.com/introduz.%20desuete.htm.
Il reticolo di riferimento è rappresentato da cerchi di declinazione e
raggi di ascensione retta corredati da due
scale che li misura
rispettivamente al passo di 10 gradi
di declinazione e un grado di A. R. Sono riportati inoltre gli archi di competenza della tavola relativi
alla proiezione del circolo dell’equatore e del tropico del Cancro.
Le stelle non sono denominate e appaiono divise con simboli diversi secondo la loro magnitudine. Da chiarire la magnitudine esagerata di alcuni astri, come ad esempio i due riportati rispettivamente in Vulpecola e in Cygnus che appaiono più luminosi di Albireo e Deneb a loro relativamente vicini.
L’immagine della tavola della cometa che pubblico è tratta da un articolo di Conrad Bohem su Rudjer Boskovic pubblicato dalla rivista l’Astronomia di M. Hack e C. Lamberti nel N° 67 del Giugno 1987.
Le
osservazioni dei tre astronomi di Brera che si occuparono dell’astro ed il suo
percorso sono ben considerate nella seguente pagina dove Giangi Caglieris ci
presenta un approfondito resoconto, sotto forma di diapositive commentate, dei
contributi osservativi degli astronomi italiani e di altri europei. Caglieris
elenca ed analizza inoltre le numerose scoperte di oggetti nebulari ( M56, M57,
M58, M59, M60, M61, M64) effettuate durante le osservazioni della cometa:
http://web.infinito.it/utenti/c/caglieris_gm/comete/cometa1779/slides/sld001.htm
La cometa fu oggetto di studio anche da parte di E. Bode che nel numero di Astronomisches Jahrbuch oder Ephemeriden für das Jahr 1782: nebst einer Sammlung der neuesten in die astronomischen Wissenschaften einschlagenden Beobachtungen, Nachrichten, Bemerkungen und Abhandlungen ne fa un ampio resoconto allegando due tavole che ne interpretano il moto e descrivono gli strumenti utilizzati per determinarne la posizione.
Tab I
Tab II
Quasi tutti i volumi degli annali di Astronomisches Jahrbuch, tra i quali quello sopra citato, possono essere esaminati per cortesia di Pomorska Biblioteka Cyfrowa della Gdansk University of Technology nella seguente pagina:
http://pbc.gda.pl/dlibra/publication/26911
Confronta con:
94) Charles Messier | La Comète de 1779, Histoire de l'Académie (Royale) des sciences, Paris 1782 | Dettagli e foto |
di FELICE STOPPA
APRILE 2017