Christlieb Benedict Funk, |
Anweisung zur Kenntniß der Gestirne vermittelst zweener Sternkegel, nach Doppelmayers Himmels-Charten, Leipzig 1770
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Christlieb Benedict Funk
Anweisung zur Kenntniß der Gestirne vermittelst zweener Sternkegel, nach Doppelmayers Himmels-Charten, Leipzig 1770
C. B. Funk insegnò fisica all’università di Lipsia ma fornì in quella sede anche lezioni di matematica occupandosi inoltre di scienze della terra e naturali.
Coniglobo terrestre di Funk
Il
testo che presento in questa pagina è una descrizione approfondita
dell’intera volta celeste. Descrizione, come dice il titolo, basata
sull’utilizzo di due grandi carte stellari a proiezione conica che diventano
pertanto centrali nella fruizione del testo.
Sempre
nel titolo l’autore sottolinea che le carte
celesti si ispirano alla produzione
di Doppelmayer: http://www.atlascoelestis.com/7.htm
L’intero libro viene proposto alla pagina seguente per cortesia di
BSB, Bayerische StaatsBibliothek:
http://reader.digitale-sammlungen.de/de/fs1/object/display/bsb10060932_00003.html
Le
due grandi tavole, diametro
Le
tavole hanno per centro la proiezione dei poli terrestri e per circonferenza la
proiezione dell’equatore terrestre dotata di due scale graduate: una in gradi
di A. R. al passo di un grado e numerati ogni 10 e l’altra suddivisa in ore di
A. R. provvista di tacche al passo di
Il
reticolo equatoriale si completa con i raggi dei coluri e con la proiezione dei
circoli dei due tropici e dei due circoli polari.
Il
reticolo eclittico è rappresentato dalla sola eclittica sulla quale insiste una
scala graduata provvista di tacche al passo di un grado di longitudine numerata
ogni 10.
In
entrambi i coniglobi è presente una
scala delle magnitudini stellari, Groessen
der Sterne, suddivisa in sei simboli di grandezza.
Nel coniglobo australe, in un cartiglio, è riportato in lingua tedesca il titolo delle due mappe: Vorstellung des gestirnten Himmels auf zween Sternkegeln nach den Doppelmaierischen Himmel-Charten entworfen von M. C. B. Funk. Tutte le altre indicazioni delle tavole, compreso il nome delle costellazioni, sono in lingua latina.
Groessen der Sterne e titolo delle due mappe
Le costellazioni sono descritte nel libro, suddivise in tre gruppi: boreali, eclittiche ed australi.
Fascia dell'Eclittica nel cielo boreale
Numerose quelle di origine non tolemaica, tra le quali:
Coma Berenices , Crux, Columba
ideata da Bartsch, Camelopardalus ideata da
Habrecht II con Monoceros, quelle
ideate da Hevelius: Leo minor, Lynx, Canes
Venatici ( con la suddivisione ora obsoleta di Asterion und Chara), Lacerta,
Lynx, Sextans Uraniae, Vulpecula (et
anser), Scutum (nella forma obsoleta di Scutum
Sobiescianum), quelle dell’emisfero australe inserite da Bayer nella sua
Uranometria del
http://www.atlascoelestis.com/introduzione2.htm
http://www.atlascoelestis.com/introduz%20cost.%20attuali.htm
Canes Venatici ( con la suddivisione ora obsoleta di Asterion und Chara), Coma Berenices
http://www.atlascoelestis.com/introduz.%20desuete.htm
Caput Medusae, Triangulum minus, Musca (boreale)
Nubecula Major e Nubecula
Minor
nel Circulus Antarcticus
Nel
1777 Funk diede alle stampe un secondo volume, più ricco di tavole, ispirandosi
questa volta ai lavori di Bayer e di Vaugundy: Anweisung
zur Kenntniss der Gestirne auf Zwey
Planiglobien und Zween Sternkegeln, nach Bayern und Vaugondy.
http://www.atlascoelestis.com/4.htm
http://www.atlascoelestis.com/Vaugondy%201764.htm
Titolo
Pagine che descrivono le costellazioni
Coniglobo Australe
Coniglobo Boreale
di FELICE STOPPA
GENNAIO 2018