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William Godson

A New and Correct Map of the World : Laid down according to the Newest Observations & Discoveries In several different Projections: Including ye Trade Winds Monsoons, Variation of the Compass, and Illustrated with a Coelestial Planisphere, the various Systems of Ptolomy, Copernicus, and Tycho Brahe. Together with ye Apearances of the Planets &c. W. Godson, Sold by George Willdey., London 1702

William Godson

La tavola di William Godson, pubblicata a Londra nel 1702 è stata prodotta in almeno due formati:

La prima di dimensioni notevoli, cm 115 per 165, è conosciuta in un unico esemplare, stampata su 16 fogli tra loro collegati, ed è presentata nel seguente sito:

https://www.yumpu.com/it/document/read/23758547/mappe-e-carte-antiche

La seconda, cm 65 per 96, è più comune e venne ristampata più volte. La possiamo esaminare in copie diverse proposte da:

Library Of Congress

https://www.loc.gov/item/2006629779/

http://www.atlascoelestis.com/Wildey%201702%20base.htm

da David Rumsey Map Collection, che la riprende da un atlante pubblicato nel 1732 da George Wildey, Composite World Atlas, London (http://www.atlascoelestis.com/Willdey%201721.htm)

https://www.davidrumsey.com/luna/servlet/detail/RUMSEY~8~1~329362~90097829:No--1--A-new-and-correct-map-of-the

da Maps Perhaps che ne ha messo in vendita una copia del 1702 ulteriormente colorata a mano:

https://www.mapsperhaps.com/products/new-and-correct-map-world-laid-down-according-newest-observa

da Stanford Libraries che presenta una edizione del 1785 compresa in una raccolta di stampe antiche di proprietà della Glen McLaughlin Collection of California

https://searchworks.stanford.edu/view/md377hq5426

Il tema centrale della tavola è la rappresentazione della superficie della Terra aggiornata a tutte le scoperte realizzate fino alla fine del XVII secolo. I continenti vengono proposti nei due planisferi centrali accompagnati da ampi testi di commento sulle scoperte dei vari viaggiatori e in planisferi più piccoli posti sui quattro lati esterni che evidenziano il pianeta nelle due proiezione centrate sui poli e in particolarità delle zone polari.

Il contorno è completato da inserti che rappresentano la visione dell’Universo secondo Tolomeo, Copernico e Tycho Brahe, da diagrammi delle stagioni, delle fasi lunari, da rappresentazione della Luna, di tutti i pianeti conosciuti e del Sole secondo osservazioni curate da Cassini e per il Sole da Kircher.

Troviamo inoltre due belle rappresentazioni degli emisferi celesti costruiti in proiezione polare equatoriale.

L’autore ha come riferimento, sia per la rappresentazione artistica dei personaggi mitologici che per le costellazioni che riporta negli emisferi celesti, il Firmamentum Sobiescianum, sive Uranographia, in Prodromus astronomiae di Joannes Hevelius pubblicato a Danzica nel 1690.