Maximilian Hell e Anton Jungnitz

Drey neue Sternbilder, die als ewige Denkmäler..., Wien 1789

 

 

Maximilian Hell e Anton Jungnitz

 


Drey neue Sternbilder, die als ewige Denkmäler, am gestirnten Himmel errichtet werden sollten Das Eine, Seiner Majestät dem Könige von England, Georg III. Die zwey Andern, dem berühmten Herrn Friederich Willhelm Herschel

 

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TAB. II

 

 

 

 

 

Drey neue Sternbilder… è la versione in tedesco, elaborata con la collaborazione di Anton Jungnitz  del testo in latino Monumenta, aere perenniora, inter astra ponenda primum, serenissimo regi angliae Georgio III. alterum viro celebrimo, Friderico, Wilhelmo Herschel, Vienna 1789, con il quale l’astronomo gesuita Maximilian Hell, primo direttore dell’ Universitats-Sternwarte di Vienna, introduce le nuove costellazioni da lui ideate in onore di William Herschel  e del re d’Inghilterra George III col nome del quale, in un primo momento, l’astronomo inglese di origine tedesca aveva denominato il pianeta da lui scoperto nel 1781(Georgium Sidus successivamente ribattezzato Urano).

 

   

Drey neue Sternbilder…                        Monumenta, aere perenniora             

 

George III viene celebrato con la costellazione Psalterium Georgianum della Tab. III.  Ad Herschel ed alla sua scoperta del pianeta Urano (URANIA Planeta novus detectus ab Herschelio Anno 1781. die 13 Mar., descrizione posta tra le corna del Taurus dove venne osservato e riconosciuto per la prima volta il pianeta) vengono dedicati le costellazioni Tubus Herschelii Minor (Tab II) e Tubus Herschelii Maior ( Tab. I) per ricordare i due strumenti ottici, rispettivamente di sette e venti piedi, utilizzati dall’astronomo durante la sua scoperta.

Nella Tab. IV, di formato più ampio delle altre, vengono raccolte in una unica immagine le nuove costellazioni e l’oggetto della scoperta.

Le prime tre tavole, 16 cm x 21, sono costruite utilizzando la proiezione Sanson-Flamsteed, sono in visione concava e riportano le stelle, posizionate per l’anno 1790 e denominate da lettere secondo il metodo introdotto da Bayer, suddivise e graduate in classi di sei magnitudini.

La prima tavola copre una zona di cielo dai 52° ai 118° di A.R. e dai 20° ai 65° di declinazione, contiene anche le costellazioni non tolemaiche di Linx, Camelopardalus e Tubus Herschelii Major.

 

La seconda si estende dai 40° ai 100° di A.R. e dai 52° ai 98° di declinazione, contiene anche le costellazioni non tolemaiche del Tubus Herschelii Minor, Psalterium Georgianum ed i disegni senza nome della Musca e di Monoceros, tra le corna del Taurus la frase URANIA Planeta Novus detectus ab Herscheli Ana K 1781 die 13 Martii  ricorda la scoperta del nuovo pianeta.

               

 

La terza tavola, tra 26° e 40° di A. R. e 77° e 123° di declinazione presenta anche la nuova costellazione Psalterium Georgianum.

 

 

Nelle tre tavole al reticolo di riferimento equatoriale sopra descritto ne viene sovrapposto anche uno in proiezione eclittica.

La quarta tavola, quadrata  e di 28,5 cm di lato, sempre in visione geocentrica, estesa dai 33° ai 107° di A. R. e dai 33° ai 117° di declinazione, riassume le tre precedenti e riporta anche le seguenti costellazioni non tolemaiche: Musca, Linx, Triangulum minus, Monoceros, Psalterium Georgianum, Tubus Herschelii Major e Tubus Herschelii Minor.

 

Le tavole si ispirano a quelle riprodotte nell’ Atlas Celeste di Fortin del 1776 e le nuove costellazioni proposte trovarono posto nell’edizione del 1795 dello stesso, nell’atlante di Bode del 1801 e in quelli ottocenteschi da questi derivati.  

 

 

 

 

 

 

 

TAB. II

 

 

 

 

 

 

Sulla vita e le opere di Maximilian Hell consulta la seguente voce di

 WIKIPEDIA

http://en.wikipedia.org/wiki/Maximilian_Hell

 

 

 

www.atlascoelestis.com

di  FELICE STOPPA

OTTOBRE 2013