John Russell Hind e Richard Farley |
Diagram of the Comet of 1858 Discovered by Donati, June 2nd, London 1858
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John Russell Hind e Richard Farley
Diagram of the Comet of 1858 Discovered by Donati, June 2nd, London 1858
L’astrolabio a due volvelle, cm 33 per 30,5, riportante il percorso della grande cometa C/1858 L1 scoperta da G. B. Donati a Firenze il 2 giugno del 1858 è presentato per gentile cortesia del
Royal
Museums Greenwich
dove
è depositato e catalogato con il codice di riferimento PAJ4028.
http://collections.rmg.co.uk/collections/objects/242198.html
Lo
strumento venne pubblicato da Waller & Deacon il 5 ottobre 1858,
appena cinque giorni prima del massimo avvicinamento della cometa alla Terra.
Pertanto le posizioni occupate dall’astro chiomato sulla carta non sono
soltanto determinate da osservazioni reali ma tengono conto , almeno dal cinque
ottobre in poi, di calcoli previsionali stimati dai due suoi autori.
La cometa viene riportata sulla mappa, provvista di coda dimensionata e orientata, per 28 volte a partire dal 4 settembre e fino al 22 di ottobre.
La carta celeste è costruita in proiezione polare equatoriale ed in
visione concava. La proiezione del polo nord dell’asse terrestre ne occupa il
centro e la tavola si estende fino alla declinazione sud di 30°: permette
pertanto di vedere il cielo stellato per tutto l’anno ad un osservatore posto
non più a sud della latitudine boreale di 60°. Scelta abbastanza
particolare perché esclude agli abitanti di Londra,
dove lo strumento è stato prodotto, di riconoscere le stelle poste al loro orizzonte per una fascia di
quasi 10°.
Il
reticolo di riferimento equatoriale, composto da cerchi di declinazione ogni 10
gradi e da raggi di A. R. ogni 10°, è privo di scale di riferimento. Il
reticolo eclittico è completamente assente.
Le scale di riferimento orarie e temporali poste sulla circonferenza delle due volvelle, tra loro tangenti, permettono all’osservatore, posto oltre i 60° di latitudine nord, di costruire il cielo visibile per tutto l’anno e ad ogni ora della notte.
Lo scopo dello strumento è comunque quello di osservare la cometa e non di conoscere a fondo il cielo stellato. Infatti le stelle non sono denominate, sono riportate grosso modo e solo fino alla quarta-quinta magnitudine e delle costellazioni appare il nome in latino soltanto per le più importanti: curiosamente, tra queste, troviamo anche Antinous, la costellazione ideata dall’imperatore romano Adriano nel 132 d. C. e oggigiorno non più utilizzata.
The Comet of 1858
in opere artistiche d'epoca
The Comet of 1858
in
Adolf Stieler's
Hand Atlas über alle theile der erde und über das Weltgebäude,
http://www.atlascoelestis.com/Stieler%201817%20Pagina%20base.htm
di FELICE STOPPA
APRILE 2017