Jacob von der Heyden, Lazarus ab Heyden |
Globus
Coelestis Concavus, recens inventus, et exquisita cura elaboratus ad usus
Astrophilorum accomodatissim.. per Iac.ab Heiden, Argentinae 1625 in Globus
Concavus, Et Quidem Coelestis Stellatus, Cui Simul Annexa Est Instructio
Brevis ... atque prolixa eundem apparandi & componendi: Nec Minus
Doctrina Augusta De Eiusdem Usu ... Argentinae 1625 e
in Hole Gestirnte Himmels Kugel : Sampt einem kurtzen Bericht wie solche zuzurichten unnd zugebrauchen ; Sehrnutzlich und dienstlich allen Astrophilis so des Gestirn begeren zuerkennen lernen.. Strassburg 1625 |
Jacob von der Heyden, Lazarus ab Heyden
Globus Coelestis Concavus, recens inventus, et exquisita cura elaboratus ad usus Astrophilorum accomodatissim.. per Iac.ab Heiden, Argentinae 1625
in
Globus Concavus, Et Quidem Coelestis Stellatus, Cui Simul Annexa Est Instructio Brevis ... atque prolixa eundem apparandi & componendi: Nec Minus Doctrina Augusta De Eiusdem Usu ... Argentinae 1625
e
in
Hole
Gestirnte Himmels Kugel : Sampt einem kurtzen Bericht wie solche zuzurichten
unnd zugebrauchen ; Sehrnutzlich und dienstlich allen Astrophilis so des Gestirn
begeren zuerkennen lernen.. Strassburg 1625
I dodici fusi celesti che
presento in questa pagina, prodotti a Strasburgo nel
La novità più evidente della tavola è quella di non presentare il disegno dei personaggi mitologici rappresentanti le singole costellazioni ma quella di insistere sulla correlazione delle stelle principali in esse contenute onde facilitare l’esercizio dell’apprendimento della loro dislocazione nel cielo. A questo fine le stelle più evidenti ed efficaci sono collegate tra loro da linee tratteggiate ed il tratteggio è limitato al cuore più evidente delle singole costellazioni.
Zona di Orione
La mancanza dei personaggi mitologici e l’attenzione particolare alle configurazioni stellari, vedi ad esempio il Grande Carro, Plaustrü, nell’Orsa Maggiore, anticipa di oltre un secolo e mezzo la stessa scelta presente nel lavoro di Alexandre Ruelle che con la sua Nouvelle Uranographie del 1786 propose tra i primi ciò che sarà di consuetudine, dopo la metà dell’ottocento, nel costruire le carte stellari rivolte sia ad astrofili che ad astronomi.
Plaustrü, il Grande Carro in Ursa Maior
Alexandre Ruelle, Nouvelle Uranographie, Parigi 1786
http://www.atlascoelestis.com/ruelle%201787.htm
Ho sottolineato come la
tavola, ma anche lo sviluppo del saggio che ne descrive l’uso, sia destinato
alla conoscenza pratica del firmamento. Tale destinazione è sottolineata dal
tipo di proiezione scelta dagli autori che è concava e non convessa come ci si
aspetterebbe da fusi destinati ad essere incollati sulla superficie esterna di
un globo: L’utilizzatore di un tale strumento, tenendolo tra le mani, vedrebbe
pertanto sulla sua superficie esterna il cielo come lo osserverebbe nella realtà
dal centro dell’Universo, ribaltando la sua posizione di osservatore.
I dodici fusi sono tra loro
tangenti in altrettanti punti dislocati sull’eclittica, Zodiacus,
che diventa pertanto la linea di riferimento del reticolo principale utilizzato.
Sull’eclittica è posta una scala graduata al passo di cinque gradi di
longitudine, numerati di
Il reticolo eclittico è completato dai due rispettivi poli e da dodici linee di longitudine che perimetrano i singoli fusi.
Parte dell'eclittica, Zodiacus
Il reticolo equatoriale è composto dalle
proiezioni dei due poli, dai due cerchi dei tropici, Tropicus
Cancri e Trop. Capric., dai due
circoli polari e dalla linea dell’equatore,
Aequator, provvista di una scala graduata al passo di cinque gradi di
ascensione retta e numerata progressivamente ogni 10 da 0° a 360°
partendo dal punto gamma, luogo di incontro con l’eclittica al
momento dell’equinozio autunnale, e proseguendo in direzione del solstizio
invernale.
Nella
tavola non appare la scala delle magnitudini stellari sebbene le stelle sembrino
distinte da cinque o sei diversi segni che indicano la loro diversa luminosità.
I nomi utilizzati, sia per le stelle che per le costellazioni, sono in lingua latina. Ma anche in questo caso non si rispetta la tradizione canonica perché inframmezzati ai nomi tradizionali possiamo trovarne altri che amplificano l’uso didattico della tavola: Ocul Tauri per Aldebaran, nel Leone Cor e Cauda anziché Regulus e Denebola, Cor Scorpii per Antares…
Ocul Tauri per Aldebaran, nel Leone Cor e Cauda anziché Regulus e Denebola
Cor Scorpii per Antares
Nella scelta delle costellazioni rappresentate, tolemaiche, di nuova costituzione e altre cadute poi in disuso, l’autore segue l’opera di Isaac Habrecht II che, nel 1621 e sempre a Strasburgo e con la collaborazione quale incisore , stampatore ed editore dello stesso Jacob von der Heyden, aveva prodotto un bellissimo e più approfondito Globus Coelestis.
da Isaac Habrecht II, Globus Coelestis, Strasburgo 1621
http://www.atlascoelestis.com/Habrecht%201621.htm
TAVOLA
TESTI
Globus Concavus, Et Quidem Coelestis Stellatus, Cui Simul Annexa Est Instructio Brevis ... atque prolixa eundem apparandi & componendi: Nec Minus Doctrina Augusta De Eiusdem Usu ... Argentinae 1625
Hole Gestirnte Himmels Kugel : Sampt einem kurtzen Bericht wie solche zuzurichten unnd zugebrauchen ; Sehrnutzlich und dienstlich allen Astrophilis so des Gestirn begeren zuerkennen lernen.. Strassburg 1625
di FELICE STOPPA
NOVEMBRE 2016