Leon Jaubert |
Observatoire populaire du Trocadéro. Nouveau planisphère céleste, reproduisant l'aspect concave et le mouvement diurne apparent du ciel de France, divisé en régions géométriques dont les étoiles sont individuellement dénommées à l'aide d'une nouvelle notation / par Léon Jaubert, Enseignement populaire de l'astronomie. e Observatoire populaire du Trocadéro. Nouvelle carte céleste reproduisant l'aspect concave du ciel austral divisé en régions géométriques, et dont les étoiles sont individuellement dénommées à l'aide d'une nouvelle notation / par Léon Jaubert, Enseignement populaire de l'astronomie, Parigi 1889
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Leon Jaubert
Observatoire populaire du Trocadéro. Nouveau planisphère céleste, reproduisant l'aspect concave et le mouvement diurne apparent du ciel de France, divisé en régions géométriques dont les étoiles sont individuellement dénommées à l'aide d'une nouvelle notation / par Léon Jaubert, Enseignement populaire de l'astronomie.
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Observatoire populaire du Trocadéro. Nouvelle carte céleste reproduisant l'aspect concave du ciel austral divisé en régions géométriques, et dont les étoiles sont individuellement dénommées à l'aide d'une nouvelle notation / par Léon Jaubert, Enseignement populaire de l'astronomie, Parigi 1889
Già dal titolo delle presenti due tavole possiamo avere importanti informazioni sul loro contenuto:
- Innanzi tutto sulla destinazione: un pubblico di non esperti da inserire in una scuola popolare a Parigi (Institut populaire du Progrès, http://adsabs.harvard.edu/full/1946LAstr..60...89B) la cui sede sarebbe stata costruita, completa di strumenti osservativi, in un osservatorio popolare da collocare nella struttura parigina dell' Ancien Palais Du Trocadéro .
- Poi i contenuti propri delle tavole celesti: composte da costellazioni suddivise secondo una nuova suddivisione in regioni geometriche numerate le cui stelle sono classificate secondo un nuovo e originale tipo di notazione.
Sulla vita e l’opera di Leon Jaubert, quasi per niente considerato nella storia dell’astronomia, propongo i seguenti documenti tratti rispettivamente da
Wilfrid de Fonvielle, La Science Illustrée N°531 — (29 janvier 1898), © : Sciences.gloubik.info,
https://sciences.gloubik.info/IMG/pdf/louis_jaubert.pdf
https://sciences.gloubik.info/IMG/pdf/louis_jaubert.pdf
e la voce “JAUBERT, Léon (1829-1897)” in
http://www.obs-hp.fr/dictionnaire/par_lettre/lettres_IJ.pdf
http://www.obs-hp.fr/dictionnaire/par_lettre/lettres_IJ.pdf
Dal seguente aticolo di F. Baldet apparso sul volume 60 del 1946 del periodico L’Astronomie:
possiamo invece capire come operava ed insegnava L. Jaubert nella sede del suo osservatorio:
Relativamente all’ Ancien Palais Du Trocadéro, sede dell'osservatorio e dell' Institut populaire du Progrès, può essere letta la seguente voce:
https://fracademic.com/dic.nsf/frwiki/98290
Le tavole
Quelle proposte di seguito sono di proprietà della BNF e facevano da sfondo ad uno strumento astrolabico le cui reti sono ora andate perdute ma in parte ancora visibili in un esemplare di proprietà del National Maritime Museum, Greenwich, London:
https://collections.rmg.co.uk/collections/objects/10771.html
Le due tavole, proposte in diverse edizioni, da:
https://gallica.bnf.fr/ark:/12148/btv1b53025091q
https://gallica.bnf.fr/ark:/12148/btv1b53025291g.r=ciel%20carte?rk=2532201;2
https://gallica.bnf.fr/ark:/12148/btv1b53024911g
Le due tavole propongono rispettivamente il cielo boreale e quello australe in proiezione polare equatoriale ed in visione concava. Al centro troviamo la proiezione del polo celeste e sulla circonferenza esterna il cerchio di declinazione posto a 50 ° oltre l’equatore per l’emisfero boreale (20° per quello australe) in modo tale che dai rispettivi emisferi terrestri possa essere visibile in un anno l’intero volta celeste per ogni osservatore che scruti il cielo da una posizione tra i 40° e i 90° di latitudine nell’emisfero boreale e tra -70° e -90° nell’ l’emisfero australe.
Il reticolo principale è quello equatoriale comprendente i poli, l’equatore, i coluri, i cerchi di declinazione ogni 10 °, con scala graduata al passo di un grado posta sul coluro equinoziale, e raggi di A. R. ogni 15° con scala graduata al passo di un grado posta sul cerchio esterno.
Nell’emisfero boreale due cerchi di declinazione posti a 41° e a 49° indicano rispettivamente le Limite des étoiles toujours visibile sur l’Horizon de Paris ed il Cercle zenithal della stessa città.
Il reticolo eclittico è rappresentato dal solo cerchio dell’eclittica.
Sempre nell’emisfero boreale un cerchio tangente al polo e di diametro di circa 47° indica le Conoide ondulé décrit par le pôle de la Terre en 25.758 ans. Nei pressi di Vega è indicata la Région vers laquelle le Soleil parait présentement se diriger.
Cercle zenithal e Limite des étoiles toujours visibile sur l’Horizon de Paris
Conoide ondulé décrit par le pôle de la Terre en 25.758 ans
Région vers laquelle le Soleil parait présentement se diriger
Oltre il bordo esterno del cerchio perimetrale opportune scale graduate in gradi, in ore e nei giorni suddivisi nei diversi mesi, permetterebbero (se la carta possedesse ancora la sua rete) di utilizzare la mappa come un astrolabio. L’autore per tale scopo elenca le opportune Indications d’uso nelle note poste nell’angolo inferiore destro della tavola. In quello in basso a sinistra viene descritto invece il sistema reticolare utilizzato (Tracés) che permette all’autore di dividere il globo celeste in 100 zone geometriche dove si estendono, opportunamente confinate entro una curva irregolare chiusa e puntinata, le singole costellazioni. Queste sono numerosissime e comprendono quasi tutte quelle utilizzate nell’ultima parte dell’ 800 molte delle quali eliminate successivamente dalla UAI (E. Delporte, Délimitation scientifique des constellations, tables et cartes, Cambridge University Press, London 1930, http://www.atlascoelestis.com/21.htm): sono richiamate con il loro nome proprio classico in lingua francese e sono prive del disegno del personaggio mitologico il cui nome si riferisce.
Scale graduate oltre il cerchio perimetrale
Indications d’uso
Tracés
Le stelle sono identificabili per luminosità e suddivise in 20 categorie (Ėclate des Ėtoiles-Signes de leur dénomination individuelle) numerate da lettere dell’alfabeto a secondo dello Spectres des étoiles-types chimiques le cui caratteristiche vengono elencate da un testo posto nell’angolo destro in alto della tavola che riporta anche i simboli con il quale si riconoscono le stelle multiple e diverse tipologie di nebulose ed ammassi. Le stelle più luminose riportano anche il loro nome proprio, mancano invece tutti i riferimenti ai sistemi di classificazione tradizionale (Bayer e Flamsteed).
Ėclate des Ėtoiles-Signes de leur dénomination individuelle
La zona intorno ad Orione
L’autore nell’introduzione nell’angolo in alto a sinistra della tavola ( Exposé général de ce planisphère et des objets quil renferme) ricorda che gli stessi criteri utilizzati per l’emisfero boreale sono stati replicati per costruire anche quello australe.
Exposé général de ce planisphère et des objets quil renferme
Observatoire populaire du Trocadéro. Nouveau planisphère céleste, reproduisant l'aspect concave et le mouvement diurne apparent du ciel de France, divisé en régions géométriques dont les étoiles sont individuellement dénommées à l'aide d'une nouvelle notation / par Léon Jaubert, Enseignement populaire de l'astronomie.
Observatoire populaire du Trocadéro. Nouvelle carte céleste reproduisant l'aspect concave du ciel austral divisé en régions géométriques, et dont les étoiles sont individuellement dénommées à l'aide d'une nouvelle notation / par Léon Jaubert, Enseignement populaire de l'astronomie
di FELICE STOPPA
APRILE 2020