Eusebio Francisco Kino (Eusebio Francesco Chini, Eusebius Franz Kühn) |
Exposición astronómica del cometa, que el año de 1680, por los meses de noviembre, y Diciembre, y este año de 1681, por los meses de Enero y Febrero, se ha visto en todo el mundo, y se ha observado en la ciudad de Cádiz, México 1681 |
Eusebio Francisco Kino (Eusebio Francesco Chini, Eusebius Franz Kühn)
Exposición
astronómica del cometa, que el año de 1680, por los meses de noviembre, y
Diciembre, y este año de 1681, por los meses de Enero y Febrero, se ha visto en
todo el mundo, y se ha observado en la ciudad de Cádiz / el P. Eusebio
Francisco Kino, de la Compañía de Jesús, por Francisco Rodríguez Lupercio,
México 1681
La
cometa di cui si fa oggetto nella presente memoria fu scoperta da Kirch al
telescopio il 14 novembre 1680 (giorno
http://ssd.jpl.nasa.gov/sbdb.cgi?sstr=C/1680+V1.
La
cometa C/1680 V1 è uno degli
astri chiomati più appariscenti che siano mai stati visti, venne
riprodotta da diversi artisti, apparve su moltissimi fogli di informazione
volante e venne studiata in tutta Europa da molti astronomi: Kirch
da Coburg, Friedrich Büttner da Danzica, Jean de Fontaney da Parigi, Johann
Heinrich Voigt da Amburgo, Jakob
Honold da Ulm. La cometa fu seguita indipendentemente dal Padre
Gesuita Eusebio Francesco Chini (Eusebius Franz Kühn) di Segno in Val di Non,
che la osservò da Cadice durante il suo viaggio che lo avrebbe portato in
missione nel nuovo mondo in California dove pubblicò la sua Exposición
astronómica del cometa con il nome di Eusebio Francisco Kino.
Nella tavola che accompagna il testo è importante notare che il tragitto della
cometa è trattato come un fenomeno unico sia per il periodo in cui fu vista al
mattino che dopo il tramonto.
http://it.wikipedia.org/wiki/Eusebio_Francesco_Chini
http://www.padrekino.org/docassociation/conferenza_san_sebastian.pdf,
A Kino e al suo libro Exposicion Astronomica de el Cometa, pubblicato in Mexico nel 1681 in un contesto separato da quello della comunità astronomica europea, viene riconosciuta dagli storici dell’astronomia una sorta di primogenitura nella scoperta e studio della cometa e pertanto il suo nome è affiancato a pari titolo a quello di Kirch. Nel 2011 l’Associazione Astronomica Gemini di Taio, Trento, ha presentato con il volume Celeste incontro la traduzione completa del volume messicano di Chini:
Exposicion Astronomica de el Cometa Celeste incontro
http://www.geminisky.it/Articoli.html.
La
mappa è disegnata in proiezione polare equatoriale, in visione concava. Si
estende tra la costellazione della Vergine e quella dell’Ariete per
un’ampiezza di 220° di Ascensione retta, la declinazione è compresa tra i 60°
nord e i 30° sud. Del reticolo
equatoriale riporta l’Aequator, il Tropicus Capricorni, il Tropicus
Cancri (nel nostro esemplare risulta
cancellato dall’usura causata da una piega della carta) e il Colurus
Solstitiorum, ogni 30° è tracciata una linea di Ascensione Retta. I lati
della tavola riportano scale graduate con il passo di 1° di Declinazione o A.R..
Del reticolo eclittico è riportata la sola eclittica (Zodiacus)
che, come l’equatore, è suddivisa in tacche di 1°.
Le costellazioni disegnate sono quelle tolemaiche alle quali va aggiunta Caput Medusae; sono nominate in lingua latina, il Cigno in modo curioso con il termine Zignus. Non ci sono nomi propri o denominazioni da catalogo per le stelle che sono identificate da simboli che corrispondono a cinque Magnitudo Stellar la cui scala è riportata a fianco del riquadro della Madonna alla quale la mappa è dedicata: O Gloriosa Virginum Sublimis Inter Sidera (Simbolicamente posta proprio sopra la costellazione della Virgo).
Aequator e Zodiacus
Caput Medusae Zignus Magnitudo Stellar
O Gloriosa Virginum Sublimis Inter Sidera
Kino dedica alla lingua castigliana il secondo nome con il quale nomina la Via Lactea: Camino de S. Tiago. Ancora oggi in Spagna e nell’America Latina vive la leggenda che la Via Lattea indichi ai pellegrini il cammino per raggiungere il Santuario di Santiago di Compostela (Campo della stella), luogo dove ci sarebbero i resti della tomba dell’apostolo Giacomo il Maggiore.
Via Lactea: Camino de S. Tiago
http://it.wikipedia.org/wiki/Cammino_di_Santiago_di_Compostela
http://www.youtube.com/watch?v=V8oF6RuLfYM
Differentemente da quanto appare nelle tavole degli altri astronomi
europei, in quella di Kino il tragitto della cometa risulta continuo essendo
collegati i due periodi, quello mattutino e quello vespertino,
durante i quali l’astro si manifestò. Questa considerazione è
importante perché supera la visione, ancora imperante in quell’epoca, secondo
la quale le comete si dovevano muovere in linea retta e non secondo una curva
o orbita intorno al Sole. Il simbolo di una stella con affiancato il
numero che identifica la data di riferimento segnala , giorno per giorno, la
posizione occupata nel cielo dal nucleo della cometa a partire dal 21 novembre
del 1680 fino al 14 febbraio del 1681. Della
coda si può apprezzare per ogni data la lunghezza e la direzione,
quest’ultima sempre convergente verso uno stesso punto posto sull’arco del
Sagittario dove l’autore pone il simbolo del Sole,
Z.
Il
piede della tavola è occupato da dieci figure i cui grafici interpretano i
momenti notevoli dell’orbita della cometa intorno al Sole e rispetto alla
Terra.
Nel testo l’autore compara l’apparizione della cometa con quella apparsa nel 1664-1665 della quale disegna alcune posizioni nelle costellazioni del Corvo e dell’Ariete.
Il simbolo del Sole, Z
TESTO
per
cortesia Biblioteca Nacional Mexico
di FELICE STOPPA
MAGGIO 2014