Pierre Le Clerc, Covens & Mortier |
Planisphère Céleste – Nieuwe Hemel-Kaart, Amsterdam 1780
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Pierre Le Clerc
Covens & Mortier
Planisphère Céleste – Nieuwe Hemel-Kaart, Amsterdam 1780
Il rarissimo planisfero che descrivo in questa pagina, realizzato nelle officine grafiche di Covens & Mortier ad Amsterdam e progettato dal sacerdote giansenista Pierre Le Clerc appartiene alla Bibliothèque de l’Observatoire de Paris che lo presenta alle seguenti pagine:
http://obspm-bibliotheque.skin-web.org/fr/museum/?q=pierre+le+clerc
https://alidade.obspm.fr/img-viewer/sn/iipviewer.html?name=0004112.jpg&ns=0004112.jpg
Il planisfero celeste non era allegato ad un libro o ad un atlante e veniva venduto autonomamente come strumento per riconoscere il cielo stellato ed era rivolto ai giovani e ai non professionisti. E’ lo stesso autore che ci dà queste informazioni nelle didascalie in francese e olandese poste ai lati superiori del planisfero nelle quali sottolinea che le stelle vi sono posizionate per il 1780 e che lo strumento permette, utilizzando una griglia di cartone o di cuoio che riproduca l’opportuno Orizzonte e Meridiano, di riconoscere ogni giorno dell’anno tutte le costellazioni da ogni luogo della Terra, luogo che abbia comunque come limite massimo di osservabilità i 55° di latitudine sud.
Introduzione
Rimangono pertanto escluse dal planisfero le costellazioni meridionali poste intorno al Polo australe per un raggio di 35° di latitudine. Questa mancanza viene parzialmente superata dalla presenza di un piccolo planisfero posto nella tavola nell’angolo in basso a destra che riproduce il cielo australe.
Planisfero australe
Nell’angolo a sinistra troviamo invece un diagramma della sfera celeste che ci presenta, opportunamente elencate nell’ Explication, le proiezioni dell’equatore, dell’eclittica e gli orizzonti di alcune città europee.
Diagramma della sfera celeste ed Explication
Sempre nella sua introduzione l’autore ci informa che tutte le indicazioni per utilizzare al meglio la sua carta celeste sono contenute nella sua opera L ʹastronomie mise à la portée de tout le monde, pubblicato ad Amsterdam nello stesso anno del planisfero. Il saggio di Le Clerc, un’ampia e ricchissima introduzione descrittiva e pratica all’astronomia in due volumi, può essere consultato al seguente indirizzo:
Sulla vita e le altre opere di Pierre Le Clerc si legga:
La bibliothèque de Pierre Le Clerc, Étude du catalogue de vente aux enchères. Schipper, C.A. (Lotte) 2016-2017, Sous direction de Prof. Alicia C. Montoya.
Il planisfero celeste
Inserito in una incisione di dimensione 72 cm x 60 è costruito in proiezione polare equatoriale stereografica ed è in visione convessa, rappresenta pertanto le stelle e le costellazioni come sono viste da un osservatore non posto al centro della sfera celeste ma al suo esterno.
La proiezione del polo celeste equatoriale occupa il centro del planisfero che è delimitato dalla circonferenza esterna coincidente con il cerchio di declinazione di -55°. Pertanto vi sono rappresentate tutte le stelle del cielo, riconoscibili in cinque gradi di grandezza, ad esclusione di quelle presenti intorno al polo equatoriale sud per un raggio di 35° di declinazione.
Il reticolo equatoriale presenta:
Il polo equatoriale, i due coluri, il circolo polare boreale, i cerchi dei tropici del Cancro e del Capricorno, il cerchio annuale dell’orizzonte di Amsterdam ed il cerchio di proiezione dell’equatore sul quale troviamo un’altra scala graduata che misura l’A. R. al passo di un grado.
Raggi di ascensione retta ogni 7,5° con una scala al passo di un grado posta sul perimetro esterno.
Cerchi di declinazione ogni 5° con scala al passo di un grado posta sul raggio di ascensione retta coincidente con il coluro equinoziale passante per il primo punto di Ariete (punto Vernale).
Polo eclittico, polo equatoriale e circolo polare boreale
Tropico del Capricorno
Orizzonte di Amsterdam
Il reticolo eclittico comprende il relativo polo, l’eclittica con scala graduata al passo di un grado di longitudine, raggi di longitudine tracciati ogni 30° e soltanto due cerchi di latitudine posti intorno al polo eclittico alla distanza di 5° e 10° di latitudine.
L’eclittica incontra l'equatore celeste ed il coluro equinoziale nel punto gamma di Ariete (punto Vernale)
Le diverse scale graduate poste nei cerchi esterni al perimetro del planisfero permettono di utilizzarlo anche come un astrolabio.
Ricchissimo di costellazioni, denominate in francese, il planisfero presenta quelle tolemaiche con l’aggiunta di tutte quelle ideate fino all’epoca della sua stesura.
Per le stelle più luminose è riportato il nome proprio in francese e per alcune altre anche il nome cristiano ispirato dal Coelum Stellatum Christianum di Julius Schiller:
http://www.atlascoelestis.com/epi%20schiller%20cellario.htm
Les 3 Rois ou le Baton de S. Jacques e Arcturus
L'Aquila porta in volo Antinous (costellazione attualmente non più utilizzata)
Alcune altre costellazioni, ingrandimenti
Sulla storia delle costellazioni leggi:
Breve storia della cartografia celeste occidentale
http://www.atlascoelestis.com/introduzione2.htm
http://www.eanweb.com/2011/breve-storia-della-cartografia-celeste-occidentale/
Gli indici e le relative tavole annesse ai due tomi di
L ʹastronomie mise à la portée de tout le monde
Primo tomo
Secondo tomo
di FELICE STOPPA
FEBBRAIO 2019