Samuel D. M'Cullough |
Map of the visible heavens ; on an equatorial or concave globular projection, Lexington- Kentucky 1840 e Splendid Map of the visible heavens, Lexington- Kentucky 1839
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Samuel D. M'Cullough
Map of the visible heavens ; on an equatorial or concave globular projection, Lexington- Kentucky 1840
e
Splendid Map of the visible heavens, Lexington- Kentucky 1839
I due documenti sono proposti per cortesia di
Il primo documento
riporta la grande tavola, risultante dalla somma di otto fogli, della misura singola di 63 per 59 cm tra loro incollati e poi ripiegati , incisa da J. Knigt che rappresenta tutto il globo celeste in proiezione concava suddiviso in due cerchi aventi come diametro centrale la proiezione dell’equatore celeste, Equinoctial Circle, e per perimetro il cerchio del coluro solstiziale, Solstitial Colure.
Equinoctial Circle e Solstitial Colure
Il centro dei due planisferi è occupato dai punti equinoziali di incontro tra il cerchio dell’equatore celeste e l’eclittica: Il punto vernale, ( primo punto d'Ariete o punto gamma γ) nel primo planisfero e il punto della Bilancia o punto Ω nel secondo.
Il punto vernale, ( primo punto d'Ariete o punto gamma γ) e il punto della Bilancia o punto Ω
Ben incise e disegnate sono riportate le costellazioni conosciute al tempo dell’autore e quasi per tutte oltre al nome latino viene aggiunto quello in inglese.
Vi sono disegnate tutte le stelle visibili ad occhio nudo identificate da 6 diversi simboli secondo una scala delle magnitudini che oltre a riportare la grandezza delle stelle indica anche due diversi simboli per gli ammassi stellari e le nebulose.
Scale of magnitudes
Nebula in Andromeda
Cluster in Coma Berenices
Nova 1572 in Cassiopeia
Nova 1669-1672 in Vulpecola et Anser
Variabile Mira in Cetus
Ben marcato è il percorso della Via Lattea come anche Nubecola Major e Nubecola Minor.
Milky Way Via Lactea
Nubecola Major e Nubecola Minor
Un particolare nella carta che crea un dubbio e chiede una risposta:
La posizione di Eta Virginis
Valutando la posizione in ascensione retta con la quale è riportata nella carta Eta Virginis pari a XII ore e 14’ circa, cioè 183,5°, e utilizzando lo schema di pagina http://www.atlascoelestis.com/introd.precessione.htm, che utilizza la precessione degli equinozi per determinare l’anno per il quale vengono posizionate le stelle, si evince che la carta di S. D. M'Culloug sarebbe studiata per il 1890, cioè ben 50 anni dopo la data della sua presunta pubblicazione: infatti Eta Virginis nel 1839 avrebbe dovuto avere una ascensione retta pari a 12 h e 10,8’. E’ possibile che la tavola sia stata redatta per essere utilizzata con una certa approssimazione per tutti quegli anni, dal 1839 al 1890, ma anche oltre per altri decenni?
http://www.atlascoelestis.com/introd.precessione.htm
Schemi e disegni annessi alla tavola celeste
Una rarissima copia a colori della mappa è descritta alla seguente pagina:
http://www.atlascoelestis.com/M%20Culloug%201840.htm
Il secondo documento è un foglio, fronte e retro, che rappresenta la comunicazione pubblicitaria della tavola celeste e venne pubblicato nel 1939.
di FELICE STOPPA
APRILE 2024