Jean Baptiste Nolin II

Globe Celeste da Atlas Général, Parigi, 1783

 

Jean Baptiste Nolin II

 

Globe Celeste

 

 da

 Atlas Général à l'usage des collèges et maisons d'éducation, pour l'intelligence de l'Histoire ancienne et moderne.

 

 

 

 

segue dalla pagina principale

 

La tavola dedicata alla volta celeste e alle sue costellazioni è tratta dall’atlante di Nolin II pubblicato postumo a Parigi nel 1783 a cura di Louis Joseph Mondhare.

Sulla produzione di Nolin e del padre leggi una breve nota tratta dal seguente sito dedicato alla storia degli incisori cartografi:

 

http://www.antiquemaps.co.uk/book/chapter14.asp

 

JEAN BAPTISTE NOLIN (father) c. 1657-1708

JEAN BAPTISTE NOLIN (son) 1686-1762

J. B. Nolin set up the family publishing business in Paris in the Rue St Jacques where he engraved and sold a wide variety of maps, on some of which he wrongfully used the titles 'Engraver to the King' and 'Geographer to the Duke of Orleans'. On a complaint by Guillaume Delisle he was accused and convicted of plagiarism but his business continued to flourish. Many of his maps were based on the work of Vincenzo Coronelli, the Italian cartographer and of another French geographer, Sieur de Tillemon (Nicholas de Tralage). His most notable work was the publication in 1696 of a World Map on one sheet based on J. D. Cassini's 24-ft planisphere housed in the Paris Observatory. His son continued the business for many years and prepared an Atlas General which was published posthumously in 1783.

 

 

 

La tavola, cm 22,2 x 27,5, sommariamente colorata a mano in rosa e giallo, si presenta suddivisa in due parti, quella superiore riporta i due planisferi stellati, l’inferiore gli schemi per la lettura della stessa: il titolo, il tipo di proiezione utilizzata, l’elenco di sessantotto costellazioni suddivise tra le dodici zodiacali (rappresentate anche dal relativo simbolo) le ventisette settentrionali e altre ventinove meridionali (numerate alfanumericamente con lettere dell’alfabeto latino) ed infine un elenco con i nomi delle quindici stelle più luminose.

Delle costellazioni presenti quattro non sono ora  più utilizzate Navire, Antinous, Fleur de Lys e Tete de la Meduse ; curiosamente il Grande Carro è denominato Chariot de David e le tre stelle della cintura di Orione sono  Les Trois Rois, retaggio delle costellazioni cristiane introdotte da Schiller nel suo Coelum Stellatum Christianum del 1627. Nelle tabelle delle costellazioni trovano posto anche alcuni nomi di stelle o gruppi di stelle, Vega, Castor et Polux, Etoile Polaire e i già ricordati Chariot de David e Les Tres Rois. Una sessantanovesima costellazione Mont Menal, non compresa nelle tabelle, è nominata e disegnata ma non ai piedi di Bootes dove l’aveva collocata il suo ideatore Hevelius nel 1690, bensì erroneamente nel planisfero australe tra le costellazioni della Nave ed il Centauro. Anche Mont Menal attualmente non è più utilizzata. La Via Lattea è delimitata da confini tratteggiati.

Lo scopo della tavola, compresa in un atlante geografico scolastico, è quello di informare lo studente sulla dislocazione in cielo delle costellazioni, le stelle pertanto non hanno bisogno di essere collocate in modo preciso e non sono identificate per ordine di grandezza. Nonostante questo è possibile leggere con precisione la posizione delle costellazioni utilizzando i cerchi di longitudine che suddividono l’eclittica in archi di 30 gradi. La proiezione utilizzata è quella eclittica, pertanto le costellazioni zodiacali sono tagliate in due sui bordi esterni dei planisferi in corrispondenza del cerchio dell’eclittica. Sono riportati anche i coluri, l’equatore celeste, i circoli polari e quelli dei tropici.

 

Altre tavole tratte dallo stesso atlante

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

www.atlascoelestis.com

di

FELICE STOPPA