Gustav Schwinck |
Mappa coelestis sive tabulae quinque inerrantium septimum ordinem non excedentium et usque ad XXX gradum decl. austr. pertinentium quas pro medio seculo XIX stereographice construxit G. Schwinck, Leipzig 1843
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Gustav Schwinck
Mappa coelestis sive tabulae quinque inerrantium septimum ordinem non excedentium et usque ad XXX gradum decl. austr. pertinentium quas pro medio seculo XIX stereographice construxit G. Schwinck, Leipzig 1843
L’atlante celeste di G. Schwinck, ingegnere, capitano dell’esercito prussiano e componente nominato dal ministero nell’organo direttivo del Landesökonomiekollegium, ha il formato di mm 573 per 650 e consiste in cinque tavole di 42 cm per 48, incise da C. E. Weber, accompagnate da due pagine introduttive.
La produzione di un’opera simile, che si rivolgesse ad un pubblico di professionisti, gli era stata auspicata dall’astronomo tedesco F.W. Bessel
https://de.zxc.wiki/wiki/Friedrich_Wilhelm_Bessel
https://de.wikipedia.org/wiki/Friedrich_Wilhelm_Bessel
pertanto l’autore volle ricordarlo con la pagina di dedica iniziale.
L’opera viene proposta in questa pagina per cortesia di
e può essere consultata per cortesia di
alla seguente pagina:
http://www.opac.inaf.it/bw5ne7/Opac.aspx?WEB=INAF&IDS=29169
https://www.beniculturali.inaf.it/bookReader/index.html?f=29169_OAFI#
Il lavoro di G. Schwinck venne ben accolto dalla comunità astronomica del suo tempo.
Posso presentare la recensione che ne fece F.W. Bessel nel fascicolo N° 482 del 1844 ( pagg. 29-32) del periodico Astronomische Nachrichten pubblicato ad Altona:
Quello di G. A. Jahn alle pagg. 50-52 del capitolo Sterncharten und Himmelsgloben dedicato alla evoluzione negli ultimi cento anni della cartografia celeste (pagg. 37-52 ) del suo testo Geschichte der Astronomie vom Anfange des neunzehnten jahrhunderts bis zu ende des jahres 1842 pubblicato a Leipzig nel 1844:
Ecco ancora una nota sulle carte di Schwinck pubblicata nel volume di Alexander von Humboldt, Kosmos. Entwurf einer physischen Weltbeschreibung, Volume 3, pubblicato a Stuttgart und Tübingen nel 1850
Le cinque tavole rappresentano il cielo stellato boreale in proiezione stereografica concava fino alla declinazione australe di 30°, le stelle, in sette magnitudini, sono riposizionate per il 1850 utilizzando le osservazioni ed i cataloghi dei più importanti astronomi dell’epoca, tra i quali Piazzi, Bayli e Bessel.
Le prime quattro tavole riproducono la fascia celeste tra le declinazioni di + 50° e -30° e ognuna copre una estensione in A. R. di 90° più alcuni altri gradi che le rendono tra loro sovrapponibili.
La quinta tavola è quella destinata alla calotta polare boreale incentrata sulla proiezione polare equatoriale e avente per circonferenza il cerchio di declinazione di 40°.
Il reticolo di riferimento è al passo di due gradi numerati ogni 10 sia per la declinazione che per l’ascensione retta.
Le costellazioni, tutte quelle definite all’epoca, confinate entro una linea curva chiusa irregolare, sono nominate in latino e presentano il disegno del relativo personaggio mitologico finemente delineato con un inchiostro rosso pallido.
Ursa Minor
Antinous
Gemini
Leo
Orion
Telescopium Herscherlii
Mappa coelestis sive tabulae quinque inerrantium septimum ordinem non excedentium et usque ad XXX gradum decl. austr. pertinentium quas pro medio seculo XIX stereographice construxit G. Schwinck, Leipzig 1843
https://iiif.lib.harvard.edu/manifests/view/ids:12106066
https://iiif.lib.harvard.edu/manifests/view/ids:12106067
https://iiif.lib.harvard.edu/manifests/view/ids:12106068
https://iiif.lib.harvard.edu/manifests/view/ids:12106070
https://iiif.lib.harvard.edu/manifests/view/ids:12106071
https://iiif.lib.harvard.edu/manifests/view/ids:12106074
https://iiif.lib.harvard.edu/manifests/view/ids:12106075
di FELICE STOPPA
APRILE 2021