John Senex |
Stellarum fixarum Hemisphaerium Boreale, In quo omnes stellae in Catalogo Britannico descriptae in plano eclipticae, eo situ quem anno 1690 habuerunt, delineantur; Asterismi autem ad mentem veterum Astronomorum depinguntur. Delineavit et sculpsit Johan Senex, R.S.S., London 1721
|
continua da
John Senex
Atlas Coelestis, or charts of the Heavens. Nonce collection of 10 celestial charts by Thomas Wright, John Senex, and Joseph Harris, London 1700-1768
http://www.atlascoelestis.com/Senex%20atlas%20coelestis.htm
John Senex
Stellarum fixarum Hemisphaerium Boreale, In quo omnes stellae in Catalogo Britannico descriptae in plano eclipticae, eo situ quem anno 1690 habuerunt, delineantur; Asterismi autem ad mentem veterum Astronomorum depinguntur. Delineavit et sculpsit Johan Senex, R.S.S., London 1721
Il planisfero celeste boreale di Senex, 60 cm di diametro, è costruito in proiezione polare eclittica stereografica, la visione è concava.
Le stelle, suddivise in sette magnitudini e designate da lettere secondo il metodo di Bayer, vi sono posizionate per il 1690, anno di riferimento utilizzato da Flamsteed per le sue osservazioni al telescopio dal cui catalogo, tramite Halley, prende spunto Senex. Le stelle più luminose portano il loro nome proprio.
Nella tavola trovano posto anche numerose nebulose e le stelle nove storiche. Vedi per le stesse:
John Senex, Edmund Halley,
Stellarum Fixarum Hemisphaerium Boreale, the Northern Hemisphere Projected on the Plane of the AEquator in which all the Stars contain'd in the Britannick Catalogue (as Publish'd by Dr. Halley) are carefully laid down and adapted to the beginning of the year 1690. the Asterismes being drawn to answer the description of the Ancients. London 1721-1728
http://www.atlascoelestis.com/SenexN%20Pagina.htm
http://www.atlascoelestis.com/SenexN%20base.htm
Andromeda con M31, Caput Medusae, Musca e Triang min.
Cassiopea e la Nova di Tycho Brahe del 1572
http://www.atlascoelestis.com/Hagecius%20Pagina.htm
Hercules e M13
Lyra e la Nova del 1686, Hercules con M13
Le Nove del 1600, del 1670 e del 1686
Serpentarius e la Nova del 1604 di Keplero
http://www.atlascoelestis.com/Keplero%201606%20Pagina%20base.htm
Nel planisfero sono rappresentate le costellazioni comprese tra il polo nord eclittico e la proiezione dell’eclittica che fa da circonferenza perimetrale alla mappa. Sull’eclittica troviamo una scala graduata che misura la longitudine al passo di 10’.
Auriga
Oltre alle costellazioni tolemaiche sono disegnate le boreali introdotte da Hevelius ( http://www.atlascoelestis.com/6.htm e http://www.atlascoelestis.com/88%20hevelius.htm ), Coma Berenices e Camelopardalus alle quali si aggiungono le seguenti oggigiorno non più utilizzate: Antinous, Musca, Anser, Cor Caroli, Asterion e Chara, Mons Maenalus, Ramus e Cerberus, Triang. min., Caput Medusae (http://www.atlascoelestis.com/introduz.%20desuete.htm ).
Camelopardalus
Antinous e M11 nello Scudo
Bootes e Cor Caroli, Canes Venatici viene denominata tramite il nome dei due cani che la compongono: Asterion e Chara
Il reticolo eclittico è composto dalla proiezione del polo e dell’eclittica, da raggi di longitudine disegnati ogni 10° e da circoli di latitudine ogni 10°. La latitudine stellare è leggibile tramite la scala graduata al passo di 20’ posta sul coluro dell’equinozio vernale.
Il punto vernale gamma
Il reticolo equatoriale è ridotto al polo, al circolo artico, al circolo del Tropico del Cancro e alla porzione di competenza dell’equatore.
I due poli nord, eclittico ed equatoriale
TAVOLA
Vedi altra copia in
https://gallica.bnf.fr/ark:/12148/btv1b53093740b
di FELICE STOPPA
APRILE 2018