Garrett
Putnam Serviss |
Astronomy
with the naked eye; a new geography of the heavens, with descriptions and
charts of constellations, stars, and planets, New York,
London
1908
|
Garrett
Putnam Serviss
Astronomy
with the naked eye; a new geography of the heavens, with descriptions and charts
of constellations, stars, and planets,
New York,
London
1908
Il
volume di G.P. Serviss è una guida divulgativa alla descrizione del cielo
stellato e al riconoscimento delle relative costellazioni senza l’ausilio di
strumenti ma con l’uso del solo occhio nudo.
La
parte centrale del volume consta di dodici capitoli che hanno lo scopo di
descrivere il firmamento, mese per mese, incentrando la visione sul meridiano
celeste visibile da una zona di latitudine centrale dell’emisfero terrestre
boreale.
Mese
per mese e costellazione per costellazione l’autore spiega come riconoscerle
nel cielo e ne descrive gli oggetti più rilevanti. Opportuni riferimenti
rimandano alle carte dove le costellazioni sono riprodotte.
Nel
volume si possono riscontrare dodici tavole che tassellano per fasce di
declinazione tutto il cielo stellato fino alla declinazione negativa di 30°.
Due
ulteriore tavole sono dedicate rispettivamente al cielo stellato dell’emisfero
australe e alla Luna. Anche per il nostro satellite l’autore si limita a
disegnare e nominare i soli particolari visibili ad occhio nudo.
Il saggio di G. P. Serviss può essere letto nella sua completezza al seguente
indirizzo: https://www.archive.org/stream/astronomywithna00servgoog?ref=ol#page/n17/mode/thumb.
Pur essendo pubblicato nella prima decade del novecento, non tanto prima
che l’Unione Astronomica Internazionale riformasse e riducesse la suddivisione
del cielo alle 88 costellazioni che oggi riconosciamo, http://www.atlascoelestis.com/21.htm,
possiamo trovare ancora nelle carte
di Serviss il disegno dei personaggi mitologici che interpretano le
costellazioni.
Sono disegnati con un tratto netto e semplice
così come sono rappresentati nell'atlante a cui Serviss si ispira quasi a
copiarlo, cioè il Neuer Himmels-Atlasc
di Heduard Heis,
pubblicato a Coeln nel 1872:
http://www.atlascoelestis.com/heis%20pagina.htm.
La
stessa zona di cielo in Serviss ed in Heis
I confini delle costellazioni sono disegnati con
una linea punteggiata.
In
ogni tavola le stelle vengono riportate e distinte in sei diverse magnitudini.
Mancano quasi tutti i nomi propri degli astri, anche quelli più luminosi, ma
ogni oggetto fino alla terza magnitudine è identificato da un simbolo
alfanumerico secondo il metodo di Bayer.
Un
trattamento particolare è dedicato alle stelle di luminosità variabile, anche
queste suddivise in sei magnitudini, ognuna con un suo simbolo.
Il
reticolo di riferimento è quello polare equatoriale rappresentato da linee di
declinazione e ascensione retta tracciate ogni 10°.
Titolo
Indice
Chart
I
Chart
II
Chart
III
Chart
IV
Chart
V
Chart
VI
Chart
VII
Chart
VIII
Chart
IX
Chart
X
Chart
XI
Chart
XII
Chart
XIII
Chart
XIV
Dello stesso autore leggi:
Star and Planet Finder —
Northern Hemisphere , New York: 1906- Settima edizione
del 1926
http://www.atlascoelestis.com/Barritt%201926.htm
www.atlascoelestis.com
di FELICE
STOPPA
FEBBRAIO 2017